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Morte
Le 6899 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Il corpo mio non interessa
sformato di pelle
ricoprente ossa e muscoli
no
non giova al mio alto gradimento
Il senso è dentro
nascosto e presente
campanello d'allarme
acceso e spento
vivo e morto sempre.
Serve forse
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Ho solo un occhio
per guardare il cielo
tutto mi ha tolto
il demone del mondo
Nuvole fonde
come il male antico
ho solo un giorno
per dividere il mio vento
Presto sarò
come i fiori della terra
debole inganno
che attende la sua
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Dalle mani veniva l'idioma delle tue ferite,
dagli occhi lo scavo profondissimo dell'aria
e scavavo e mi lasciavo prendere
aereo intermittente
nei pochi centimetri di lontananza
dall'amore alla paura
di capirti al volo,
ed eravamo assenti
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Quello che ho perduto
è l’ultimo tramonto
non avevo tempo
di maledire il mondo
Non avevo sogni
per morire sul sentiero
e qualche volta ho scelto
di rimandare il mio destino
Questo cielo scuro
non ha segni di tormento
ogni ricordo se
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Ridatemi il mio letto
ch'io possa pregarvi il mio Dio
come l'ultimo dei peccatori.
Ridatemi uno straccio
ch'io possa coprire
le mie carni nude.
Ridatemi un sorriso
ch'io possa alla fine
addormentarmi felice.
Sono giorni che nella
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Finirò all’inferno
ho atteso troppo tempo
per vivere il mio giorno
e respirare il vento.
Morirò in un antro buio
perché ho amato tanto
ma non ho fatto nulla
per meritarmi un sogno.
Giocherò nel fuoco
sulla pelle ho solo inverno
e la pioggia
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Lo strazio negli occhi incollati
ad un corpo spento – composto -
Il grido ad eco ritorna sulle radici
strappate dal ventre della terra
L’anima si tiene distante
in preghiera ... vana è la speranza
che un gesto o una sillaba
appena
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Ho visto spegnere il tuo sorriso
lentamente,
cancellare il presente...
la nostra vita.
Non ero più tuo figlio,
ma tua madre...
e ti stringevo la mano
ti donavo amore,
sempre più.
Svanivano i ricordi,
velocemente,
la sofferenza
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E l'eco degli spari
arriva sin qui,
un pianto di bimbo
si sente vicino.
La paura impalpabile,
come aria di aprile
ti avvolge, la respiri.
Vorrei che il vento
soffiasse violento,
ma che fosse di pace.
Che portasse lontano
fino a
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Sono entrato all’obitorio
per dovere e per amore,
m’è mancato un grande amico
che portavo dentro il cuore.
Stava lì, dentro la bara,
con il volto smorto, bianco ...,
lo ricordo sempre attivo,
senza mai vederlo stanco!
Col
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Dapprima il silenzio
come la buia presenza
delle cose a sè stanti, una
perfetta neve;
poi il sentimento del freddo
appreso ovunque esitasse la lingua
a dirla interamente
la parola morte.
Non fu neanche tristezza
o quel che dicono
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È la notte che ti aspetta
il velo di buio
che cela ogni cosa
prima della luna
È il volto coperto
dal lutto senza più pena
il cuore arroventato
dall’assenza di speranza
È la terra che si apre
e la pietra ormai
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 | In un riposo senza risveglio
scende il silenzio
sul nome non più detto,
e l’uragano urla ancora.
Farò una collana infinita
dei paesaggi sterminati
scoperti nelle mobili linee
dei tuoi occhi d’antico amico;
passi di velluto su
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Piangete, voi
per le vostre anime sospese
pregate per voi:
col respiro interrotto
per scuse che si son arrese;
parole a metà, viso corrotto.
-Avrei voluto dirti...-
E non lo hai fatto:
con lo sguardo, tradirti.
-A me non
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Se mai le montagne riflettessero su loro stesse
se i laghi potessero raccontare delle morti
se Dio scegliesse fiori meno colorati
e magari le api avessero il senso della vita.
Se tutto questo potesse essere ma non è
allora tutti saprebbero
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Portarono la mia
sollevando dalla terra
l'umida armonia
ancor scossa dalla guerra...
si scatenò nel segno
d'un mare d'indolenza
e battiti di legno
nel torace un cuore senza...
e abbandonati i sogni al molo
di una vita in balia
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"The game is over", si salta il fossato
verso l'ingresso nel cupo mistero,
nebbie, silenzi, strani lampi e il
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Ho portato
dei fiori grigi
perché il cielo
non aveva lacrime
E la pioggia
era rimasta fuori
ad aspettare
le nuvole stanche
La pietra
era ancora fredda
perché il vento
aveva soffiato via
Le poche parole
che avevo
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 | Di quel giorno ricordo la nebbia
che si mangiava gli alberi e le case
l’odore liquido di terra fradicia
su, nei vapori freddi che dal fiume
toccavano le sponde erbose e il cielo
ed io sentivo quel freddo dentro
mentre guardavo l’uomo nella bara
il
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| Uno sparo a un vecchio barattolo
e via che ci si diverte col giocattolo;
dare voce alla pistola è il mestiere
di
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| I giorni del dolore sono ami da estrarre,
pesci che abboccano senza usare vermi.
Le ceneri dei morti passano dalle suole
-raggirando la gomma-
e ci penetrano come trapani
dissanguando anoressici ricordi.
I giorni del dolore sono battimani
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Le piume di cristallo
sono il ghiaccio dei giorni
il sogno malato
che mi porta lento alla sera
Niente più
che freddo nelle stanze
il buio che deride
le mie rughe sulla pelle
Le rose di corallo
sono le nuvole rosse
verso la fine del
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Mare sterminato
di un popolo antico
cara immensa Sicilia mia
pacifica raccoglie storie
di storici marinai
quasi respira
l’immenso mare vivo
movimentato da barche
gelide e squallide che portano in deriva
fantasmi d’anima
in ginocchio
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Stanchi di approdi traversate e bufere
abbiamo abbandonato il timone, alla deriva
chissà dove ci arenerà il
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Statue di pietra vecchie, sgretolate
immagini senz'anima, annerite;
il tempo non le lava, inaridite;
del sangue della
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Lungo il bordo del bosco
non hanno mai
sentito parlare di te
dei tuoi sorrisi senza nuvola
Non hanno mai letto
le tue parole scritte al vento
e non sanno che amavi
la luce del tramonto
Le ombre non sembrano
le stesse di quel giorno
e
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Delicatamente,
la dolce sposa attraversa la navata
decorata con splendide rose
e vestita di alabastro e di perle.
le sue
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ti uccido in battaglia
qualcuno uccide me
silenzio improvviso e sereno
qualcosa che mi abbandona
lento risale il
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Tra tanti numeri in fila
tu, deportato ignoto,
matricola laterale
dal nome usurpato,
involucro d'uomo
su telaio ghiacciato
di cielo sporco
in righe cineree
tremante ramoscello
appeso flebile
al vento gelido del Buran
- nella notte
nella
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Ferro, legno
baracche
dove
la speranza
di un'aurora di sole
si spegneva
sull'erba bagnata di
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6899 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 1531 al n° 1560.
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