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♦ rita damonte | |
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Introspezione
Le 46467 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Non mi aspetto niente,
solo promesse mormorate,
cadono a terra violate,
disprezzate.
Prendo il presente della giornata
anche male allestita,
intanto tace la tempesta,
il cuore langue a distanza.
Già sento la sua assenza.
In un sussurro
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Vigilia incatenata al passato
vorrebbe dare una svolta al momento
non riesce in alcun modo a guardarsi attorno
carpendo quei colori che luccicando
in maniera spropositata feriscono e non poco
per una mancanza insostituibile
tirando dritto cercando
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Sogno il vecchio Natale del paese
raccolti nella vigilia della sera
ad aspettare con le luci accese
in un’intimità sempre più vera.
Vorrei un Natale sereno,
riportare sulla retta via
chi erra, niente di meno,
senza più ferire, in pace e
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La facile preda nella foresta antropica
si aggira tra oscuri scranni alla ricerca
di cavalieri erranti persi nei gironi del male.
Tu che di verità perdute accendi
un cuore in cerca d’amore, e illudi.
Giro e rigiro la clessidra per fermare il
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Spirale de mots,
ouverts aux lendemains;
prisme de l’espérance,
happé par le doute;
ici règne la confusion
et le chaos des funambules.
Le fil d’Ariane s’emmêlerait- il,
À l’entrée de ce labyrinthe?
Noceurs et farceurs,
Gardez vos fausses
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Les aiguilles d’une boussole,
orientent mes pas,
vers une direction inconnue.
Au sud fleurissent les entrailles de la terre,
semblables aux racines des baobabs,
qui tissent l’ancrage d’un édifice humain.
À l’est, se profile le berceau de la
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Scannez mon esprit,
yeux de la conscience.
Jusqu’au fond de l’âme
à la recherche d’une énigme,
puisez dans mes profondeurs.
Logique dans vos pensées,
vous guettez tel un loup,
de remarquables indices
gérés par mes vicissitudes.
Ouvrir de
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Ad annebbiar la vista son ibride andature,
corpo instabile, ed un dolor da trainare,
son anni ed anni or grigi or rossi,
croce ad albeggiar tra giorni.
Anima sola, irriverente delusione
d’aver amato tanto,
un vecchio stanco sulla strada del
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Niente puoi dire o fare se non accorgerti
di quanto quelle parole abbiano scalfito il cuore
inattese ritornano ad illuminare il giorno
per un desiderio a suo tempo pensato
lasciato ora lì su di un piatto pronto per essere servito
gioia e
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Perdre la voix des silences,
où l’ombre regarde,
tout en creusant derrière chaque pas,
les voyages de l’inconscient,
accroché à une enigme.
Le long des déserts humains,
se profilent ces eaux cristallines,
qui étanchent ma soif,
des notes de
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Ad invader l’anima è dolce desio,
un senso di pace,
una verde oasi ove nascono gigli e orchidee,
libellule e gabbiani, a volar su spazi infiniti,
suoni sinfonici a divulgar al corpo giocosa ebrezza.
Ad ombre mute il mar dondola e
nel suo brillio
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Regnerà il vento
in questa terra desolata,
dove i pensieri
sono prigioni a cielo aperto.
Malinconie,
aprono sentieri
tra le fronde abbarbicate
e le spine del tuo giardino.
Riscopro il profumo
dei fiori acerbi
che crescono
sulle sponde del
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Scansioni la mia mente,
occhi della conscienza.
Fin in fondo all’anima
in cerca della mia enigma,
attingi nel mio profondo.
Logica nel pensiero,
aspetti tale una lupa,
notevoli indizi,
gestiti dal mio vivere.
Apri nuovi sentieri da
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 | La stanchezza vince su di me
mi riduce ad uno straccio,
non posso alzare un braccio
e le mie gambe si piegano da se
Mi cadono le cose dalle mani
il tremore non mi lascia in pace
butterei le medicine nella brace
tanto i risultati sono
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 | L’avervo avuta vinta in quei frangenti,
in cui ciascuno lotta e poi soccombe...
Invece, senza storie e dolcemente,
in me fermai d’azion sospiro e spasmo.
Deciso e plateal davver defunsi:
di certo mi lasciai in quel momento;
e penso proprio, son
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Disperso nella notte,
racconto istanti rubati alla mia confusione,
immischiando sogni e malinconie...
Accarezzo la riva di un mare logoro e triste,
mi zittisco davanti all’immensità del domani.
Io uomo solo cammino dentro la meraviglia della
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impalpabile nebbia
bussa alla porta
-dove l’acqua circonda l’anima
annega il silenzio
specchi di un lago dorato
come stelle riflesse lungo il fondo-
germina un seme
e ostruisce ogni cammino
-vuoti da rendere
sporcano frasi buttate
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 | Quando il silenzio nasconde un grido
è da lì che nasce l’angoscia e il dolore.
Un mare in tempesta è il mio cuore,
tradito, scalfito e indurito dal timore.
Le ultime lacrime intrise di sale
cadono tra le onde senza far rumore.
E nelle sere
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| Smarrire la voce dei silenzi,
ove l’ombra si affaccia.
frugando dietro ogni passo,
i viaggi dell’inconscio,
appeso ad un’enigma.
Lungo i deserti umani.
arriva un’acqua cristallina che disseta;
note musicali in re minore,
gocce di memoria nate in
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| Silenzio che spacca i timpani dove ritrovarsi
per gustare ancora una volta
ogni piccolezza che la vita ha elargito
riuscendo persino a confondere il giorno e la notte
quando ad occhi chiusi tutto assume colore diverso
suscitando quel genere di
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Sovente torno in quei vicoli perduti,
profumi inebrianti impressi nella memoria,
odor di muffa e cantine, iuta e semi d’amore.
Venticello di borgata a rubar voci
e grida di bambini in gioco,
anime ad incontro e scontro nei vicoli stretti del
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Sono parole
leggiadre e belle
come la neve,
è uno schiaffo del vento
questo momento.
Sono note stonate
che balzano dentro l’anima,
È rabbia, dolore, gioia
ma tanto amore
E poi
un nodo in gola
picco di nostalgia
quel che assale
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Prima di addormentarti
regola il flusso del pensiero
allontana i fumi del giorno
pulisci la fuliggine del campanile.
L’occhio pungente
riesce a contare anche le scarpe
e il ventre vuoto enumera la fame
Sottile come una lama il pensiero
attraversa
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Sprofondo
nelle sabbie mobili
della disperazione.
Non lasciarmi la mano.
Non riesco più a vedere
la luce del sole.
Affogo nel fango
della mia
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Mi sento lontana da tutto,
la mia mente vola senza le ali
il mio corpo è ormai distrutto
non esisto senza i miei mali...
Cosa mi posso aspettare?
Una fine tranquilla e serena?
A che pro dovrei sognare
per avere soltanto la pena
di sentirmi
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Eri contenta che arrivasse il Natale
oggi più non osi ascoltare quella musica
quel ritornello che nel tempo il cuore ha riscaldato
motivo più non trovi per condividere quei momenti
inutile sforzarsi niente si apre al giorno
bastava un ninnolo onde
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In queste sere
dove il vento soffia appena
e le lacrime gelano
in questi specchi azzurri,
cade in un setaccio rotto
Il nostro cammino.
L’ incalzante urlo
di denuncia e d’appello
per racimolare gli ultimi
brandelli di un sogno
che a ritroso
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Inutile camminare andando in su e giù
nessuno arriverà in aiuto
devi solo darti una mossa
onde rincorrere quegli ideali
che da tempo fremono per la loro uscita
ognuno con il proprio fardello
troverà uno scopo di certo non deluderà
lo sa bene
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Inutile strizzare gli occhi onde creare qualcosa di speciale
niente di niente si realizza se non la solita acqua incolore
che nulla ha a che vedere con quanto un tempo vissuto
cercare oltre per non ricadere nel baratro
incide e non poco nel
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Suadente Musica
In armonioso suono il cuor vibra
ed eleva come rondine nel cielo.
Suadenti vibrazioni, in trittico nostalgico,
e pensier vaganti non hanno volto e nome.
Danzano note e la vita canta,
ad elevar fervido piacere, emozioni a plasmar il
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46467 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 841 al n° 870.
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