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Poesie pubblicate: 361’070Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Giovanni Robotti | |
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Ottobre 2024 |
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Introspezione
Le 46166 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Ad ammaliar il volo son ibride sensazioni,
di fiore in fior ad aggirar pensieri,
farfalle a posarsi su prati e valli.
Ad ali estese danzano,
un volteggiar solerte e non stancarsi mai.
Evanescenti vanno a turbar corolle,
amor cordiale e posarsi
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ogni dubbio una prigione
ogni sogno la chiave per uscire
è di un respiro che non fa rumore che ho bisogno
come di una terra che sazia gli alberi
è di una voce dall’aria di festa che ho bisogno
che la notte trovi in me la sua dimora
è di una strada
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| Ritorna quel desiderio accantonato
impossibile gettarlo al macero
freddo vento e neve su alte vette
non riescono a congelarlo
un cuore che vibra ad oltranza
riesce solo a far soffrire
pentimento non demorde
sulla scala della vita
il tempo
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Ho sciolto albe
al sanguinare stinto
di un pensiero soffuso
in bilico sulle labbra
supplicante l’eterno
nell’aspro cantare di lucciole spente.
Ho bruciato il silenzio
in un miscuglio di pelle e di ossa
polverizzate
nel truciolato di
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Abituarsi alle delusioni è impossibile...
non si dovrebbe avere un cuore
e nemmeno un’anima.
Ma i desideri strattonano
e smettere di sognare è pura utopia.
Che fare?
Accontentarsi è l’unica salvezza...
una bugia da non raccontare
una
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Meno male che quel telo bianco giunge in aiuto
scartabellando situazioni incandescenti
frutto di attimi dove la bontà è il vero fulcro
mantenere la calma è d’uopo
affinché il futuro non debba fibrillare
attendere gli eventi diventa di
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Dimentico ogni cosa
il dolore del giorno dopo
e le parole affilate
che feriscono la pelle
quando la sera è troppo
chiara per diventare notte
e nascondere i segni
scritti vicino agli occhi.
Ricordo ogni battito
di un petto molto stanco
per
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Ti guardo,
peccato del mio pensiero,
frammento arenato nella mia intimità...
Mescolando i tuoi occhi con il tuo sorriso,
hai rubato i colori del sole e nessuno sa più dipingere albe.
Indosso le vertigini e i brividi tracimano di fragranze,
ho
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Ancora
rimango qui
con le mie maledizioni
e prego il vento
di non morire troppo
ogni giorno
per arrivare a sera
e trascinarmi
sulle nuvole stanche.
Ancora
pronuncio parole strane
e resto ad aspettare
l’effetto delle notti
prive di
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Fuggiamo, fuggite,
ad ogni angolo di strada riposate
mentre un uomo cade, sogna e muore.
Avanti camminiamo,
un passo, un altro ed andremo lontano,
ad immaginar l’immaginabile,
fantasmi viventi e gnomi solitari.
Un pizzico di follia e
creder
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Nel tacito deserto, tu soltanto,
arbore amica, conosci il mio pianto.
Ascolti i miei sospiri, i miei deliri,
i miei sogni
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Credetti di non pensar e pensai,
pensai al mare, al vento e
alle nuvole disorientate,
pensai a quel che pensai,
e venne il tempo del ricordo.
Credetti d’abbracciar il mondo ed esitai,
volo di gabbiano sulla cresta dell’onda,
pensai di pensar e non
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Posa il tendine
il passo
su amena prateria
ove steli filiformi s’addensano
mossi da lievi mulinelli
vibranti su pelle
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Vorrei ritornare a respirare.
Vorrei riabbracciare un istante di pace.
Vorrei non indossare più
questa maschera...
Vorrei
ma il destino mi ha chiuso la porta.
Non resta che questo silenzio
un silenzio che soffoca
un silenzio che spegne la
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In una favola
ci siamo ritrovati
a vivere il nostro
piccolo pezzo di vita.
In una favola
ci siamo amati
fino a
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Un colpetto e tutto si mette in moto
pensieri dubbi paure
s’installano in un vortice
sempre più difficile tenere a bada
pensieri come boomerang volano catapultandosi
dubbi s’inseguono lasciando una scia
paure tremando non cessano di
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nel tempo sospeso
mi aggrappo alla terra
agitando pensieri nel vento
stavolta non corro
Mi fermo,
attendo che
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Ora...
che non guardo più la luna
che mi racconta storie,
di un’alba colorata di rosa
e di un giorno dal sapore
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In futili amnesie arranca il cuore
voce suonante a rimbombar paura.
Arranca e spera un angelo dal cielo
è preghiera a far tornar sereno.
Arranca la paura d’esser in disavventura,
a fremer in minuti interminabili
e qual verdetto sarai,
sarai
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Giorni di festa
cantano rintocchi,
dolci melodie
sente l’anima mia.
Non si può restare al buio
in questo mondo triste.
Illuminiamo questa notte
abbracciati io e te,
unico lume, unico cuore,
per cantare amore.
Accendiamo le nostre
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Ad estasiar la notte son stelle cadenti.
Notte in bilico fra scorci di sereno
cielo oscuro e silenti fantasmi
ad attraversar le tenebre.
Notte a tambur di cuore,
battiti a correr repentini,
fiato corto a perder rintocchi,
disorientato e nel ciel
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Vorrei catturare il vento
come fanno i poeti
parlare con le cose
sedermi vicino ad uno specchio
senza respirare
ricordare le nuvole
nelle forme
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Sono figlia di un mondo distratto
ho indossato il tempo
- correndo -
e coi miei capelli d’ebano
ho ricucito le parole
affinché non si sentisse il loro suono
Ho intrecciato le dita
alle fronde di alberi gentili
soffiando sulla rugiada
col fiato
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Vorrei cambiare pelle
come i serpenti
non hanno sensi di colpa
dopo il morso fatale.
Vorrei cambiare sangue
il rosso vermiglio fa emozionare
lo voglio incolore
senza pigmento senza calore.
Voglio cambiare
vestito colore cambiare
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| Dì, hai visto che il mare non si vede più?
Ci provava già da un po’ a sparire
comparendo a tratti tra gli alberi
per poi
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| Non crepo ma ai malanni esteso è il lagno,
poi quando oppresso, storpio, e sol d’impaccio
ad altri s’io respiro può importare?
finendo toglierei solo gravame...
Dispensa ho ho dalle fila negli uffici
l’aspetto sol già basta a tutelare;
eccedo dal
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| Notte... finalmente sei arrivata
e con il silenzio che ti accompagna,
mi guardi e mi strattoni.
Posso togliere la maschera...
non è più necessario fingere.
Voglio entrare dentro un sogno
e finalmente poter sorridere...
sorridere al mio cuor
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Chissà se domani svanirà quel velo
di torpore che ricopre il cielo,
ed il sole nel mondo splenderà di nuovo?
Chissà se ogni uomo prenderà le mani dei fratelli,
e se, ogni filo d’erba ancora guarderà il cielo.
Siamo e saremo granelli di
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Ad occhio vuoto l’immagine sbiadisce,
luce infrangente a stilizzar il niente,
muto ricordo, smembrato ed evanescente,
s’aggira nell’illusorio in amorfo vortice,
ove fantasmi volano tra il nulla sospirando.
Ad occhio nudo, stanco e
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Effimere onde vibrano sul pelo dell’acqua
Pensieri che cercano porto
Come bianche farfalle
Nebulose impazzite tra gioie e
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46166 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 811 al n° 840.
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