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Introspezione
Le 46466 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Luccicavano i minuti insetti( lucciole)
con luccichii intermittenti
di luce bianca tra l erba alta
avvolti e a abbracciati dal chiarore della luna.
Stupito, restai
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Con gli occhi verso il cielo
attraverso il tempo,
ascoltando il silenzio.
Sento le nuvole che corrono,
bianche e leggere
giocano a nascondino
per sparire col sole del mattino.
Tutto appare fermo,
nascosto nell’azzurro
che sempre inseguo
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S’alza il vento leggero – m’accarezza -
lieve se ne va sulle guance
- scavate -
e fra i capelli,
su questo scoglio dove il tempo
si ferma.
Quieta, ogni onda dondola, pigra,
le barche in lontananza,
- lucciole senza peso -.
Se ne vanno due
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In punta di piedi
sorgono i giorni miei,
i sogni miei,
sbocciano come fiori a primavera.
Al di là del muro del mio silenzio,
la natura verdeggiante fa capolino
con il sole del mattino
e rischiara il cielo
che gli gira intorno.
Mi ritrovo
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Mi lascio inebriare
dal sussurrare delle acque,
dai suoi freschi profumi
che mi abbracciano
anche nei giorni più bui.
Presi dalla folle corsa
bistrattiamo il dono più prezioso.
Fiuto l’aria salmastra
mentre una leggera brezza marina
mi
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Mi sveglia l’aurora,
respiro il fresco colore del cielo,
sono immagine passeggera,
cammino lenta,
mentre il tempo cinico
continua a scorrere velocemente
intanto che faccio il mio giro
su questa terra, tormentata dalla guerra.
Dopo tanta
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Assenze ingombranti
accoccolate nell’ombra del passato
non svaniscono nel nulla,
le fiuti e le gusti prestando ascolto
ai suoni dell’estate, al vociare dei bimbi,
al sussurrare delle onde.
A un tratto, dentro il mio silenzio
una voce muta
vola
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Mi serve tempo
per non morire
prima del sogno
e ricordare ancora
qualche lacrima
amara più del mare
caduta dalle ciglia
verso qualche dolore.
Mi serve cielo
per non svanire
nelle nuvole
di un tempo antico
che non mi vuole
fra le
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Dimentico i sapori
le ombre del mattino
non sono nulla
senza il ricordo
ed io dimentico
anche i dolori
rimasti per anni
sul cuore spezzato.
Ricordo le promesse
le parole rubate
a qualche immagine
disegnata sui vetri
e poi
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Nevicava
e fanciullo restavo con il naso in su
a guardare quel cielo bianco
che scendeva.
Attendo ancora
non so nemmeno cosa
magari una notte speciale
che mi porti in un sogno magico.
Volare a mille metri dal mondo
per scoprire dentro la mente
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Indosso le ali, cammino,
con le mie vecchie scarpe, volo.
In questo mondo rovesciato
devo sentire la mia anima
al centro dell’universo.
Per non scalfire il mio cuore
l’ho sollevato nel cielo,
come perno inamovibile,
per custodire sogni e
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É questa maledetta nostalgia
a mettersi a cantare nella notte
coi suoi richiami a frotte
per raccontarmi mille e una bugia
comare indisponente
che accende mille luci risplendente.
È un po’ saccente e sciocca
coi suoi tormenti in fila a
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Spesso mi son persa
tra strade senza senso
per ritrovarmi al bivio
senza luci e senza asfalto.
Spesso ho sognato
di ritrovare fiori
dove ho piantato grane
e di alzarmi in volo
senza ali e senza vento.
Di notte son tornata scalza
a rigirare in
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Il caldo
quella coperta pesante si fa ogni anno più gravosa
quando nella solitudine estiva tutto viene a galla
incurante di quel sentire
che potrebbe avere una svolta inattesa
seppure la stessa riesca a controllarsi
onde tenere lontano qualsiasi
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Cammino nella sabbia bagnata di ricordi,
piccole onde, come fruscio di foglie
accarezzano il mio cuore
che batte ritmicamente
felice come un libero aquilone.
La brezza marina mi sfiora,
mi aggroviglia i capelli,
come petali di rosa mi
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Aperti i cancelli
ho della mia mente,
e le notti si riempiono
di infiniti silenzi,
la luce che mi sveglia
mi spinge a riempire
i vuoti pericolosi
che io mi trovo
per le nuove domande,
accendo allora
storiche risposte, non mie
e mi vergogno,
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Devo chiedere
una carezza alle ombre
per non svanire
in questa pioggia
malata di nostalgia
che la sera ricama
per me quasi fosse
un tessuto di cenere.
Devo perdere
ogni cosa per morire
lentamente
e non smarrirmi ancora
prima che il
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In questo cerchio
che si chiude e si riapre,
si annuvola
ed ammassa corpi in fila
alla stazione della vita,
tra rinunce e perdite
e sentieri che si diramano
e ripartono dal fondo dei boschi
per risalire verso sponde azzurre
e aria
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Ci sono luoghi di pietra
dove l’anima
si inginocchia e piange,
dove il silenzio
trova risposta nel silenzio
e i cieli intonano
sfumature di grigio
sotto nuvole di latte.
Ci sono luoghi
dove le lacrime non cancellano
le scie dei ricordi
e
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Ho smesso di cercare pollini
In questo giardino
troppo pieno di colori.
Mi incanta il calpestio scricchiolante
delle foglie secche
e il vento che le sposta lieve.
Le farfalle indugiano troppo
sulla mia veste nera
e sulle stringhe troppo
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Mi sedetti ad osservare il mare,
la’ dove tempi frettolosi
lambivano anima e scogli
di onde e ricordi.
Mi sedetti ad
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Atterrano cocci di me,
pelle, anima e carne.
Non mi ritrovo
In questo miscuglio
che sa di rose appena colte
e di spine ancora fresche.
Sfilacci di pensieri dondolano
ammucchiando foglie
di giorni perlacei,
rotolando,
tra la sparpagliata
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Così nell’atmosfera tersa
aspettavo di mordere l’estasi,
il punto alto
dove comincia quel sole.
Il riverbero
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Terrore a bassa quota direbbe qualcuno
imprevisti del giorno convogliano il tutto
senza tanti complimenti sino là
dove potersi rifocillare
onde ritrovare quella pace seppur nel frastuono
non sempre accettata a causa d’inconvenienti
che sulla
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 | A volte il Maestro Shao Yong viene a trovarmi.
Mi racconta di battaglie, sconfitte e vittorie,
di sentieri dolorosi pieni di inganni
e ferite che possono essere guarite.
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Rifletto sulle sue parole.
Mi rendo conto che vuole darmi coraggio
ma
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| Date le condizioni in quel percorso,
ugual non gradirei se rinascessi:
di come andò in quel tempo ho sol disgusto
con poche cose belle a ricordare.
Ben altri i sogni miei da quanto ottenni
diverso un po’ concesso assai più tardi
e pensier mio
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| Perché continui a guardare quello che fa stare male
ti piace forse soffrire
non credo proprio
ed allora pensa ad altro fai una giravolta
prendi la lenza attacca l’amo
e getta più lontano possibile ogni pensiero
inutile rodersi quando non c’è
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Vivo
coi miei vecchi dolori
e ogni tanto
apro nuovi cassetti
dove cresce la polvere
di qualche ricordo
o di un futuro
strano da immaginare.
Sento
il cuore che batte
più lento dei pensieri
e respiro il nulla
dentro a una nuvola
dispersa
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Il silenzio notturno
circonda la mia solitudine.
In lontananza
il frinire dei grilli
anima gli ulivi
in un concerto propiziatore.
Il mio irrequieto sonno
partorirà
un terrificante incubo.
Risvolto oscuro
della magnifica avventura
che è
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Nel ciel la lucente luna pian piano
si velava il silenzio notturno rotto
dallo stridio melanconico d’un upupa
lugubre canto al fuggire di Selene
così si mutò allora dell’animo mio
quel sentire non più di favole belle
il riascoltare o di dolci
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46466 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 631 al n° 660.
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