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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Introspezione
Le 46199 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Correva il treno dei pensieri,
regionale che ferma in tutte le stazioni
mentre accorrevano viaggiatori vecchi e nuovi
a spingere speranze e delusioni:
è inutile che chiedi,
qui solo posti in piedi...
Affacciato al finestrino della vita io
lì,
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Per molto tempo persa
mi sono rinnegata
non parlo più con me stessa.
Nell’ombra resto affranta
mi giro e mi sento accarezzata
persa ma adulata
da questa vita matta.
Piccoli gesti
piccoli respiri intrisi
solitudini celati
di giorni al
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I momenti finiscono,
recite che non trovano alcun
racconto,
si perdono nella filosofia dell’accontentarsi...
l’anima riposa in questa casa
fatta di pietre smussate con l’amore...
vive sono rimaste,
anche se i nostri corpi hanno perso
la
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Rubo un istante al tempo,
in ogni giorno e luogo di mia impronta,
lo tengo caro, completo la persona,
è un attimo privato, slegato e onesto;
appaiono sincere le immagini riflesse,
con esse mi travesto, non parlano del male,
dell’oscurità tanto
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Pagu |
16/01/2018 18:10 | 1342 |
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| Catene bianche
mi legano i polsi,
invischiati
in questo molle pomeriggio
sonnolento.
Non aspetto il momento di andare
perché stanca è la mia voce,
pesante la mia fronte.
Arenata.
Mi abbandono e mi lascio trasportare
a pelo d’acqua,
su
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Come quando
mi cingo la testa di alloro
e m’ improvviso regina del verbo
del verso e del verde.
Come quando
mi dondolo in limiti
che non riesco ad annegare,
eppure m’impegno solinga.
Di cielo e di stelle
di sole e di mare
di ieri e di
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Ho perso l’ultimo pezzo di cuore
l’ho sputato sull’asfalto
la gente non lo vede
e lo calpesta come il fango
ed era il mare.
Ho perso l’ultimo treno
l’ultima carrozza si è staccata
dal binario che portava all’infinito
ed era il mio veliero.
Ho
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Sono nato con un piccolo difetto
amo gli altri, più di me stesso
e poiché difficile è trovarne una ragione
vivo questa esperienza con caparbia decisione...
Mi metto a disposizione di altri
anche quando non son richiesti i miei servigi...
è più forte
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Fluttua il pensiero
come il mio sangue.
Pulsa prigioniero
in un corpo affamato
dai tanti perché,
in un tempo senza
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| Avere vent’anni.
Corrono nel tempo senza sosta
taciti pensieri dentro me
spaziano senza limiti
portati dal vento.
Nell’osservare vedi in cielo
il volo d’un seme
mosso da una brezza leggera
e questo alimenta in me la voglia di evadere.
E’ una
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| Fugaci al vento dei cuori,
s’odono i respiri e l’affanni,
giammai complici.
Rubiamo l’ore i minuti e l’attimi,
perché nulla È, senza d’amor patire.
Estua
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| Ho camminato tanto
in riva al mare,
scegliendo con cura
le pietre da portare.
Ho conservato quelle
levigate dal sale,
vetri arrotondati
dove riflette il sole.
Ho scelto quelle strane,
quelle che nessuno vuol portare,
quelle che pesano
come
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| Tutti si affannano
a percuoterlo
scarico delle ombre
di qualsiasi rabbia;
aspetti quasi il momento
di piegare la tua vittima
al rituale di sottomissione
cui non può fuggire
e lui ti aiuta
a fuggire ancora
dalle tue repressioni
dalla tua
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Cerco un modo di dire
di capire io stesso per primo
e fare intendere agli altri
a colui che mi ascolta
quel che io ho vissuto,
ciò che gli occhi hanno visto
e nel profondo del cuore
ho provato e sentito.
La lentezza dell’elefante
la sua enorme
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| Ricordami che non mi potrai cambiare,
ricordami di stare sereno
e di tornare al mare, quando posso
ricordami del volo dei gabbiani
e della tua veste al vento
ricordami dei tuoi capelli, delle tue mani
ricordami il mio pianto, a volte
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Ho visto dei piccioni
poggiati sul tetto di una casa.
Qualcuno si butta giù
in cerca di qualcosa
qualcuno rimane, nel sole.
Seduto al mio
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Con la tua testardaggine
sicuramente troverai la strada giusta dove approdare
quel lembo di terra capace di neutralizzare ogni pensiero
cattiverie amorevoli
avranno il loro punto di ritrovo ove apprendere quisquilie
talmente potenti da far
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Incapace è il suono delle parole
arrivare al cuore delle mani
Siamo gli uomini stanchi
di correre in una nota conosciuta
e solo inventata dal ricordo
dell’amore caduto, fuggito via
dai giorni buoni per una poesia
che si scrive sola, senza
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| Nel respiro del vento
un ricordo vola via
alla tremula luce
per rammentarmi un tempo
che ora è soltanto
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L’ardua impresa fu tenersi nel mezzo
all’estremo più distante sovrapposti pensieri
Orme leggere nel perimetro d’impronte più gravi
e il confine sfiorato – dirottati- verso approdi celeri e allegri
All’altro estremo attiguo il piede prossimo a
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Finirò di guardare il mondo
da questo balcone a strapiombo
sarà forse lontano giorno
o tra meno di un secondo
Avvolto da una vita
che sempre più m’attorciglia
osservo con blasfemi occhi
incastonati in rami di ciglia
Dove siamo finiti amici
in
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Dolori antichi che albeggiano
memoria, che tornano a farsi sentire
come volessero rivivere e morire, tornare,
cuori di pietra che non sanno più soffrire
Lo sguardo spento che si perde negli istanti
lontani veglia quegli attimi antichi che
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E’ la nebbia
l’ultima frontiera
di una fantasia nascosta
Tavolozza per disegnare
Nessun colore
riempie però
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Quando s’intravede l’albero del ricordo
la memoria fa affiorare i pensieri
accantonati nella soffitta del tempo.
Immagini frammentate si ricompongono
come in un mosaico.
Allusioni materiali, al tranquillo scorrere
del tempo, alimentano desideri
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Forse non ci sarà più il tempo
di raccogliere il grano nel campo
o sorseggiare l’orzo quando è caldo
Sentire il caffè che gorgoglia sul fuoco
l’odore del pane tagliato di fresco
o il friggiolar delle uova nella padella
Quando al mattino apro la
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Angoli di buio, distratti da un’anima
che galleggia su piani di memoria,
cominciò così la mia vita...
Ora che molto ho visto
e altro ho vissuto
nel lento svolgere del tempo
vivo al centro del mio essere
uomo del presente
e rifuggo quegli angoli
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Giunto alla verità dei tanti giochi,
irti di trabocchetti, (è solo vita),
annuso l’aria a raccattare i pochi
nudi momenti di una storia antica,
nata e vissuta dentro a un labirinto,
in mezzo al quale, una stradina amica,
ben m’insegnava, e già
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I tuoi viaggi
deboli e lievi
risuonano
alla musica del mare
ti fai largo
fra le tempeste
aggrappandoti alle stelle
e alle conchiglie luminose
i tuoi versi riscaquano
quella sabbia vecchia e saggia
in cui abbandoniamo
lacrime e amori.
Ma
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Soave cinguettio di uccelli invisibili
tra spenti rami spogli avvolti da nuvole grigie
Ravviva lontani ricordi
di risvegli
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Da bambino sognavo
mentre con la matita
sul banco tracciavo
linee senza senso
scavando un buco
come se fosse lì
il mio destino.
Il maestro urlava
e le sue mani erano tenaglie
sulle mie orecchie già a farfalla.
La domenica scappavo
dalle
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46199 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 6211 al n° 6240.
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