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Introspezione
Le 46366 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Sola, distolto lo sguardo dai colori
che l’autunno porta con sé,
come un’ombra
rapita dalla luce del tramonto
e inchiodata al suolo per pochi attimi,
ancora pongo interrogativi vuoti,
senza risposta,
sull’abisso che si apre.
Allontanare le
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L’aria è piena di mosche
appiccicosa
annuvolata
ho paura che inquini
la quiete che vorrei.
E la mia bocca resta
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Rigagnoli in questo immenso
dove sono i tuoi doni, nei solchi
del desiderio, nel vino che scatena
i gemiti d’amore.
E si ribalta questo torpore,
questi riti pagani in questa
serata iniziata al chiaro di luna.
Nelle notti allungate vicino
al tuo
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Non è ancora sera
l’anima racconta l’intensità del vuoto.
Quello stare soli
mentre il cuore trabocca.
Racconta ancora.
E nulla sarà come prima
nel coraggio di riconoscere
la danza con il dolore.
Muto incedere verso
le distese ardite del
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Macero pensieri senza risposta,
con il volto ingrigito
dalla delusione.
Dovrei dire addio
a questo affanno fermo in gola,
chiudere la porta
e spogliarmi del tormento.
Cercare, nei cassetti del cuore
forse un po’ di conforto
per sopportare
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È tornata quella sera,
in cui crollano le dighe,
han bisogno di sfociare,
lungo le mie nuove rughe.
Chiedo ausilio a quel cantante,
che da sempre mi comprende,
m’anziché ascoltarlo in auto,
ora in tele mi sorprende.
Del mio strano
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 | Quanto manca...
Alla pioggia, l’attesa...
Odore di fiori umidi, di mani
di terra, di madri e alberi
e di figlie luminose.
Un nero olio
che prende vita
lungo il tragitto di strade
dismesse, di breccia e di nostalgie.
Correrebbe anche il più
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 | Di quelle notti che passano insonni.
Dei pensieri che stanno
come pietre.
Come di questo silenzio.
Quanta nostalgia può contenere un cuore.
Oppure semplicemente si può vivere sperare
sognare amando a qualsiasi età...
Di come quando l’amarezza
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 | Fa sua la letizia come ogni dolore,
non teme il tormento
perché già gli appartiene,
è l’eco assordante di chi non ha voce
trasformando il silenzio
quando occorre, in rumore.
A volte non ha musa,
si ferma, un poco si posa,
non corre bramando un
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 | La mia poesia non è solo
amore, labbra vellutate e nostalgia
ma è cercare quel volo
che da tempo ha perso la via.
Non è soltanto mare e monti
corpi nudi e profumo di rosa
ma è voler saldare tutti i conti
in questa vita sospesa.
Non è pensare
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Rendimi il mio cielo
le lune senza nome
e i brividi che avevano
il volto delle stelle.
Le mie notti scure
vissute senza pace
fino al mattino ingrato
che disegnava ombre
sulle strade del ritorno.
Restituisci il cuore
con i suoi battiti
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Mento alla luna
e provo vergogna
quando le ombre
muoiono nel dubbio
senza provare pena
per le mie carezze
donate alle ombre
e poi buttate via.
Tremo nel giorno
e attendo la sera
qui non c’è nulla
nessun amore vero
che pronunci
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Non sapevo...
Chi sono?
Sono nata nuda,
spezzando il silenzio
per essere arrivata
in questo mondo buio
di cui non conosco nulla.
Solo palloni di parole,
non vedo colori,
questo mondo mi fa paura.
Il sorriso di attesa
non lo vedo,
sento
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Sembra proprio che tutto debba avere la sua fine
inutile spremere le meningi niente ne uscirà
bisogna mettersi il cuore in pace
seppure dentro con una tale violenza rifrullino ricordi
lacerando quel poco che ancora vorrebbe poter
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Certi scogli sono ponti che ci uniscono a quella parte di noi che ci manca
certe spiagge sono tappeti stesi verso timidi infiniti
-è di sabbia fine spazzata via dal vento l’anima-
certe onde sono sogni che hanno fretta di arrivare e non aspettano la
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Reagire è qualcosa di inconsueto
quando non siamo pronti a ricevere verbi
se siamo qui significa
che non dobbiamo lasciarsi scappare niente
mettendo in pratica tutto il nostro potenziale
se così non fosse avremmo vissuto inutilmente
non avendo
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Perduto amore tra le foglie caduche
l’autunno arriva con le sue luci fioche
ma del tuo cuore disperso dal vento
non rimane il battito, ma il tormento
I piedi nel fango: una palude il mondo
Sabbie mobili giù: lentamente affondo
Aggrappato agli
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Si stringe la gola nelle parole non dette
ma tu, respira e passa.
Si chiudono gli occhi privi di luce
non voltarti a cercare
stringili di più e passa.
Senti il fiato corto
la lama corrode il grembo
non annullare il dolore
guardalo, accarezzalo e
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Una coltre di mistero perenne
mi cinge come eterno concerto,
nuvole erranti
in un abbraccio d’argento.
Istanti di memoria
sul presente che si dilegua,
polvere di storia e di sentimenti.
Gocce di luce
nel mare del tempo
tra inarrestabili
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L’aria tranquilla,
velata d’incanto
sviato da ombre spettrali
che trascinano il cuore
in un gorgo profondo,
ascolto il silenzio.
Sento il sospiro dei fiori,
riempiono impercettibili
tenui spazi che il tempo accorda
nel suo coeso
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Il respiro si disperde nel vento
Il pensiero vola in basso nell’abisso
Minuti, veloci galoppatori
lungo l’arco arroventato del tempo,
inventano storie vissute unte di noia
Il tempo si allunga pigro in avanti
distendendo le stanche gambe
che
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Un sospiro due tre per riprendere fiato
con un tale compiacimento che messo insieme il tutto
aiuta a comprendere quanto può essere conveniente
non lasciarsi accalappiare dalla paura
frullata bene dall’incertezza
incamminandoci sino alla fine
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Quel bisogno irrefrenabile confonde
frullato di pensieri si accanisce
ovunque sguardo si posi
suscitando un senso d’incompletezza
dove è inutile tuffarsi onde mettere in pratica
desiderio non ancora arrugginito
speranze ormai riposte
riescono
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Accetto e convivo
con un destino da me stravolto...
inutile cercare conforto
chiudo gli occhi e sospiro
ripercorrendo ogni singolo passo
mi catapulto nel passato...
afferro brevi attimi sereni
e lo spirito illudo.
Sembrerò un pazzo
un uomo
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Prigionieri di una gabbia disordinata
si spingono,
come fossero un turbinio di tempesta.
Come stormo di rondini
si liberano in volo
sulla scala di un piano,
tastiera di una vita scomposta.
E io che inseguo le domande
scorgo la luna che gioca
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Credere di poter arrivare dappertutto
è ormai un miraggio
inutile darsi un traguardo
sarà sempre più difficile soddisfarlo
il tempo che passa è fatto anche di questo
cercare sotterfugi è superfluo
quei solchi parlano una lingua tutta loro
bugie
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Luccicavano i minuti insetti( lucciole)
con luccichii intermittenti
di luce bianca tra l erba alta
avvolti e a abbracciati dal chiarore della luna.
Stupito, restai
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Con gli occhi verso il cielo
attraverso il tempo,
ascoltando il silenzio.
Sento le nuvole che corrono,
bianche e leggere
giocano a nascondino
per sparire col sole del mattino.
Tutto appare fermo,
nascosto nell’azzurro
che sempre inseguo
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S’alza il vento leggero – m’accarezza -
lieve se ne va sulle guance
- scavate -
e fra i capelli,
su questo scoglio dove il tempo
si ferma.
Quieta, ogni onda dondola, pigra,
le barche in lontananza,
- lucciole senza peso -.
Se ne vanno due
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In punta di piedi
sorgono i giorni miei,
i sogni miei,
sbocciano come fiori a primavera.
Al di là del muro del mio silenzio,
la natura verdeggiante fa capolino
con il sole del mattino
e rischiara il cielo
che gli gira intorno.
Mi ritrovo
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46366 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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