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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’104Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Ottobre 2024 |
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Introspezione
Le 46172 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
I lunghi raggi autunnali della sera
mi scaldano la schiena.
Mi cammina avanti l’ombra di me stessa.
Mi osservo lunga, infinita, come i miei pensieri.
Macino e macino emozioni e ricordi,
passato, presente e futuro confabulano
riportando a me il
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| Socchiudo l’uscio
all’incarnato spento d’una stagione estranea
odorante di fragranze amare.
In un sottile spiraglio di luce
gli occhi carezzano
l’indefinito abbozzo del presente.
Ascolto il sospiro del tempo che muore
nello scroscio di
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Perché il mio corpo
è una gabbia dove sono rinchiuso
e gli anni scorrono
lentamente come un fiume
Perché la sera
è una prigione dove il sole
finisce i suoi passi
inesorabilmente spenti
Nel buio di una preghiera
sussurrata piano
alle
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Cammino
il disastro mi segue,
impazzisco
per una notte di stelle,
avanzo brancolando
non può vivere
in me la pace,
seguo Dio
e mi trovo nell’uomo,
nelle sue miserie
e nelle sue conquiste.
Una mediocre
alba di novembre
mi ridà il sogno
di
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Attorcigliarsi di brunite foglie,
prezioso lascito
di passate stagioni,
dondolano e si posano
sui bordi frastagliati del tempo.
Vivido e freddo avanza,
il bianco odore della rugiada
e il vigore con cui l’inverno investe
l’ animo avvezzo
alle
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Indicami la via
libera e vera
come quella che nel cielo
trova l’aquilone,
senza scorciatoie
senza anfratti
né orridi su dirupi.
Frantuma il lastricato,
srotola il nastro d’asfalto
sotto i miei piedi,
spalanca il cuore
su questa finestra di
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Storia
falsa
didascalia
delle nostre vite
sovrapposta
ai fotogrammi
d’un Eterno Presente.
Diabolica
promessa di continuità
che
nel gorgo senza fondo degli Eoni
astutamente
ci attira
strappandoci
a forza
la Luce
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Pensieri vestiti
di nuda malinconia,
infrangono le barriere del buio,
foglie sbalzate
da un vento di parole,
tremano,
piegati da lampi
di solitudine e dolore.
E non basta la mestizia
a far da pastore
al folto gregge
di cinici ciarlieri.
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Eri piccola avevi paura di parlare
chiedere quello che desideravi
il tempo è passato e tutto è rimasto uguale
solo ora ti accorgi di quanto hai perso
.
quanto ti avevano inculcato
aveva talmente attecchito
che niente elargiva più la forza
di
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Salgo e scendo la scala
che mi porta nell’infinito,
entro, rovisto ed esco
dalla grandezza
e dalla nullità dell’uomo,
nell’attimo che scruto la vita
mi volto, mi piego
e vedo l’inutilità del vivere,
prego e supplico Dio,
ma sono rapito dal
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Quanto seducente è l’ultima stella
che di fine dolcezza il cuor accende;
mentre col sol la laguna s’abbella
con un chiarore che dal mar ascende.
Poi spunta fra il velo, addentro una gerla,
nell’orizzonte l’assopita perla.
E irradia ciascun stelo
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Non riconosco
più la mia anima.
È lacerata
dal silenzio assordante
che mi scorre nelle vene.
Ho pura
della mia stessa ombra.
Sono
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Parlami ancora di te,
mentre i rami
di questo salice
raccolgono gocce di sole e pianto.
Raccontami di sventurate ombre
che si apprestano ai cancelli
della tua pelle.
Il vento ci sorprende ancora,
a gareggiare come impazziti uccelli,
tra i
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Perché io devo vivere
tutta la mia vita
e anche oltre la morte?
Vestirmi di un credo,
lasciare la mia patria?
Passare i confini,
cambiare la parola
per sentirmi uomo?
Per far nascere
e rinascere Dio,
sentirmi anch’io
figlio dell’universo?
E la
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Confuso
sogno ad occhi aperti
a cui
solo
la ripetizione
una qualche ragione
conferisce.
Eppure
biascicando
parole senza senso
giureremmo
d’aver vissuto!
Totalmente
inconsapevoli
dell’inconsapevolezza
che
attimi
ore ed anni
ci ha
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Tutti i miei amori sono stati snelli,
però le donne poi che riportare
più sapevano in terra i miei castelli
in aria il grasso avevano da dare.
Anche i miei amici magri erano quelli
coi quali intesa un po’ più peculiare
instauravo, però poi i
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Fu urlo dirompente sguaiato di dolore,
cuore ad annaspar fra urlo e asfissia...
Fosti urlo ad urlar un senso d’impotenza,
a scindere l’anima e prender volo.
Urlo ad oltrepassar la barriera del suono,
a passo lungo ed agghiacciante sfogo...
Urlasti
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Nuvole
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come spuma
appena ieri
dal
finestrino dell’aereo
ho contemplato.
Dal bagnasciuga
verso il mare
sembravano
rotolare.
Ma ora
che sulla spiaggia
tra questi bianchi fiocchi
cammino
nuvole
sospinte dal vento
vedo
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c’ è tempo e tempo
quello della gioia quello del dolore
la vita ti ha insegnato a piangere
non puoi chiedere di essere liberato
se è stabilito
che il cornuto ti debba stare dappresso
con la tagliente sua lingua biforcuta
verrà il tempo
-oltre
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Fischia il silenzio a precipizio dalle montagne brulle
Inseguendo improvviso voli ubriachi di uccelli grigi e storti,
gli ultimi rimasti ancora dentro un cielo che si ripete rosso
E bagna tutto ciò che vedo e non posso sentire .
noi seduti sopra il
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Sovente mi trovo di fronte a quel mare
che vide il tuo volto disteso, pacato
e già mi ricorda col dolce ondeggiare
i baci, la gioia di un tempo passato.
Mi toglie il respiro, qual stretto collare,
l’immagine cupa di me abbandonato;
mi vedo
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E cosi, anche i pesci volano
dietro agli aquiloni, le foglie al vento
e volano i vestiti, le scarpe rotte
i pantaloni stesi e le cicale
vola la gente e le fanfare
si alzano nell’aria a mani giunte
vola il caffè e il fiore nel vaso
la casa vola
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Al soffio non più lieve ormai del vento
d’autunno che s’appresta, scuote i rami
ogni albero. Già tremano le foglie
con i riflessi d’oro e fra non molto,
svolazzeranno in aria e poi cadranno,
formando un manto soffice per terra.
Si colmerà poi
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Ho visto il sole stamattina
brillava fino su in collina.
Poi ho visto il cielo
andare a spasso
pareva non essere connesso
perché i suoi occhi
erano così belli
che l’invidiava pure il mare.
Il suo sorriso
faceva ribellare le onde
trasportandole
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Cosa farai quando morirò,
quando il vento porterà con se la polvere delle mie ossa?
Quando radici adunche mi abbracceranno
ed io sentirò solo il freddo?
Perderò il senso di me
- di noi –
e inconsapevole
migrerò
dissolvendo
anche la
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| La pellicola scorre;
i miei colori sbiaditi
per gl’anni trascorsi,
come gli antichi arazzi
nelle chiese, con vetri
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| Sentirti respirare
nel confine sottile
tra la notte e l’alba,
mentre ancora nei sogni
combatti solitarie battaglie.
Intanto veglio ascoltando il mare,
voltando le spalle
alla tenue luce arancio
che accarezza pietre e sabbia fredda.
Un
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| Al capezzale
del tuo azzurro immenso
sono sestante che non trova porto
gabbiano solitario controvento...
nei picchi di cobalto
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Risuona alla mia mente, come un canto
del cuore, il puro ritmo dell’immenso,
che il mio animo accoglie, nell’intenso
mutamento d’un mondo nell’incanto.
S’espande oltre quel muro l’infinito
e il mio sguardo si perde all’orizzonte,
ma va al di là il
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la normalità non esiste: la vita
è una continua sorpresa
in luce- ombra navigante nel sangue
saltate le coordinate
-farfalle di fumo- niente
di più
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46172 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 3091 al n° 3120.
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