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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’104Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Ottobre 2024 |
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Introspezione
Le 46172 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Non ho voglia
di piangere ombre
perché la notte è breve
e presto tornerà la pioggia
Non ho spazio
per sentire i respiri
e oltre il confine del male
c’è sempre un rimorso
Che incide la pelle
fino a riaprire ferite
dimenticate da tempo
nel
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Ingoio giorni di vita impazzita
sfuggita di mano
e ferma in divieti di sosta
su strade a senso alternato.
Le ferite rimarginate
con l’abulia dell’incuria
non cicatrizzano mai
indolenti scivolano
alla deriva dei cuori.
Eppure sento pulsare
negli
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| Confesso,
le mie segrete.
In rotoli di pergamena
che non ho ancora srotolato
segnate da parole in filigrana
e ricucite con fili d’oro
delle mie emozioni.
Canti nuovi e canti antichi
che si rivestono di tanta beltà.
Un effluvio che sgorga
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| Mi sento abbastanza
sola per frugare in fondo al mio vuoto,
infilarci,
non la mano ma il cuore e la mente
e ritornare in superficie
senza nemmeno un granello di grano.
Ma a volte...
Mi sento così felice
che il mio essere donna
è un’appendice
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| Argento liquido,
prezioso circonda,
l’isola dei desii,
nido di bramosia,
culla di voglie.
Solida calda roccia,
ha
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| Dai colli scende
pesante la sera,
col buio cerchia
la mia vecchia contrada.
Poche luci
e qualche cammino
lottano contro il buio
come lotta il mio essere
contro il male oscuro
che ruba la vita,
quando questa è,
ancora verde e bella.
Ma
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Come il cielo stamane, frammisto alle nubi
incerto è anche il mio giorno,
il suo evolversi lento, seminato di ostacoli
circoscritto da freni intrappolato in morse di ferro.
Il suo passo pesante la schiena spezzata,
la meta lontana.
Ascolto il
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In controluce
si diradano le nuvole
e svelano le stelle
silenziose testimoni
dei nostri passi.
Il vento sa tutto
ma ora tace
per non stupire
questa vita che sbanda
e strappa
sorrisi e lacrime
alle ore distratte
e freddolose.
È ancora
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Le poesie sono mie
solo nel momento in cui le scrivo
poi sono vostre
ve le regalo
però fatene buon uso
potete ingoiarle
entrarci dentro e viverle
ma vi prego
non ve ne appropriate
prché sono la mia vita
le mie emozioni
le mie elucubrazioni
i
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E vedi lente scendere le foglie
appese a un filo di malinconia;
ritornano le more, da raccogliere
rubandole ai cespugli; e la foschia.
Intorno, la natura cambia in spoglie
vuote di scopo e piene di poesia,
alberi dai colori spenti, a
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Decisa è l’ora ormai di ripartire
dopo un’estate a rallegrare il cielo
con canti lieti e voli ad inseguire
i sogni in aria tersa senza velo.
Un frullo dopo l’altro e già son mille
sui fili allineate ad aspettare
quel magico richiamo a far
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Dopo il tramonto, di notte
seguo un pensiero,
mi stacca dalla terra
e naviga sopra i tetti.
Mi costruisce un sogno
e cammino nel tempo
che si nasconde
in chiese cadenti,
abbandonate, erano nate
nei dolori di guerre devastanti,
ancora sporchi di
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Non mi serve l’estate
per scrivere i miei versi
e non c’è stagione più giusta
per cercarci una poesia
ho racchiuso dentro di me il tempo
i suoi umori e le sue paure
ho addomesticato le ore
passate e future, e cantano
una singolare litania, sempre
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Leggerò tra le foglie sparse
Indizi di stagioni,
distese tra la quiete d’oro del tramonto.
Ritorni d’ombre d’autunno,
colmano interminabili spazi
tra le colline brunite
e il silenzio di un giorno che muore.
Dalle finestre spalancate
un palpito di
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| Autunno, fai trovare
il senso a quelle cose ormai perdute.
Sei buona medicina
che cura la memoria!
Sarà quest’aria fresca
che insinui alle fessure:
arriva alla mia pelle
profumo di frescura,
di salice e castagno
in cima a quelle alture.
Ripete
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Ad aprir un canto in serena ode
è cuor che ama e ride in sogni a prolificare,
un’alveare a nutrir l’amore.
Ad aprir misture di bellezza son
grappoli di glicini a tappezzar la terra.
Aprir in rinnovata voce son
tenere campanule in candor di pace.
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Lontana la follia della passione,
dei sensi, che riposano sopiti;
e quanti sogni, quanti! Ormai sfuggiti,
come fuscelli in preda ad un ciclone.
Niente, nemmeno un colpo di cannone
sgretolerà il più duro dei graniti,
greve sui cuori, che oramai
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Malinconia mi prende e scende in cuore
quando d’autunno l’alba nasce grigia
e mi ricorda il giorno dell’addio
che mi privò di lei, del suo sorriso!
Or sento che mi manca ed il mio grido
pare un lamento lungo sparso al vento
e nel vuoto dell’anima,
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Navigammo estrosi mari
fra intemperie e fruscianti mareggiate
e nave a riprender la rotta.
Navigammo col vento a poppa ed
ammainai la vela per non annegar di solitudine...
Parole ad abbellir storie sul
pontile della nave ove amori nascono e
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Fedeltà espressa in un mattino di applausi
quando la piazza gremita come mai
in quel parlare che non tutti comprendono
risuona alto nella stanza proprio quella
dove un tempo vide e sentì ricordi di bimba
il voler far comprendere
tutta la sua
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Quando la luce diurna è un momento
e presto cala l’ombra della sera
e nella nebbia il passo si fa lento;
quando s’appresta quella nube nera
che minacciosa aumenta lo sgomento,
scroscia la pioggia e poi nella bufera
sibila forte là tra i rami il
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Seduto su una panchina,
parlo con la notte che cerca la luna,
nel tempo che non ricorda i rumori,
racconto come era suadente la tua pelle...
Inizio il viaggio della mia mente.
Immerso dentro una nuova libertà,
gioco con i meandri che si
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Sbadigliano le stelle
in mezzo al firmamento,
son stanche di brillare
di notte ogni momento.
La luna che una volta
strizzava l’occhiolino
ai cuori innamorati
fidenti nel destino,
appare grigia, smorta,
non è più piena e bianca,
ha perso il
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| Ho tolto l’infinito
dalle mie tasche
e l’ho donato al mare
e in quell’attesa
ne ho sentito
il profumo
intenso e fragile
come
di quel fiore
sbocciato appena
da quel sogno
che s’è preso notte
ora
apro le braccia e
penso di volare
dove
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| colgo la parola che sanguina:
scrivo la vita che
si alterna tra naufragi e
benedizioni
ulisside impenitente
rammendo le mie vele
reduce da viaggi
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Se n’è andata l’estate, accompagnata
dal rumore dell’onda che s’infrange
su questa riva amara ed isolata;
quel tempo pien di gente si rimpiange!
Silenzio adesso regna e quiete odiata
perché al ricordo il cuor si spezza e piange,
l’anima si dispera
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A sera il corpo lasso s’abbandona
le spalle curve, lontano lo schienale,
le gambe appese sulla seduta
il capo reclinato il mento tra le mani.
Dir non sa a fondo della sua fatica,
se per l’andirivieni in casa e per le vie
o il peregrinare
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| Non sapere, ignorare.
Fare un dispetto al tempo coltivando un fiore.
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Poi appassirlo di attese,
portandolo sui davanzali del mondo,
come un trofeo alla nostra follia.
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Un fiume muto ci attraversa,
una memoria di stelle,
che si perde nel
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Malinconia mi porta il cielo grigio
e questa nebbia che non si dirada,
nel mentre il vento scuote qui le foglie
che ondeggiano nell’aria e poi ricadono,
ammantando ndo il sentiero che percorro,
di questo bosco, or colmo di mistero,
un tempo luogo
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Mi dichiaro colpevole
di credere nei miei sogni
e di farlo a voce alta,
mi dichiaro ogni santo giorno
colpevole di voler
cercare la poesia
anche negli altrui egoistici gesti.
Mi dichiaro colpevole
di dire quello che sento
e di credere in quel che
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46172 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 3061 al n° 3090.
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