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Introspezione
Le 46364 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Oggi il giorno nel quale
avresti dovuto riempire questa pagina
senti ascolta come piange
è stata una dimenticanza nell’aver avuto fretta
sei tu che dirigi il tutto
nessuno che abbia messo dei paletti
non si può certo dire che la colpa mori
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Immobile come il cielo ma sempre in divenire
le tasche piene di risposte
la domanda sono io
perché un mare nasce
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Forse il destino, un vento misterioso,
mi condusse fra ombre silenziose,
dove i sogni dei viandanti si eclissano,
oltre l’uscio aperto su mondi antichi.
Tra fremiti d’emozioni proseguivo,
mentre la luna svaniva nel buio,
giù per scale di marmo e
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Il piede segue il corpo ch’è ondeggiante
o invece avanti sposta perno ed anca.
In basso, in alto, o insieme a dritta e a manca:
non riesco a decifrar tal movimento.
Ma è "nave del deserto" e non disturba
solo un vaneggio induce, e cuor
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Al riposar m’accingo e
nel sentier vado ad incalzar a battito di piedi,
un scender repentino, ed ogni pensier traino,
bue a trainar aratro.
Pensier volatile ad attraversar il viale
e scender al mare,
ove onde a sciaquio d’acqua
interferiscono con
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Incantato silenzio, tappeto di verde muschio.
Fermo il respiro.
Sconosciuto bosco dove il vento tace,
quasi di me rispettoso.
Magica terra, dimora di sfuggenti,
impaurite creature.
Aria brumosa sospesa nel vuoto,
in alto fiocchi luminosi
accendono
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Annoiato indispettito
con me stesso per il tempo
lasciato scorrere nel nulla
mi affaccio alla finestra,
qui guardo alto in cielo:
una scia di aereo che svanisce
qui poi una nuvola stranamente
solitaria e di forma strana
e di un bianco
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 | Dalla mia terrazza forse è caduto
un piccolo seme sul selciato
in una crepa il vento l’ha infilato
e il gelo dell’inverno lì ha passato
solo, disperato.
Ma al primo caldo ha germinato
ed a maggio un esile e bianco fiore
di petunia è sbocciato
con
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Pensier crescente
a tratteggiar la vita,
ondulazioni in pensier crescente,
sfuman dolce nenie ed ibridi canti,
fessure a sbrirciar finestre, or chiuse or aperte,
angoli ove riposar sereni.
Pensier bambini a correr come treno,
adolescenziali a volar
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Siamo tutti siepi.
Chiari di luna.
Viviamo in mezzo le spine
cercando il piano di farfalle.
Non possiamo nasconderci
tutto ci scopre.
Non possiamo tacere.
Abbiamo voce anche se non parliamo.
Siamo chicchi della stessa spiga.
Ondeggiamo allo
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Se’l cor va in frantumi
e cauta via non v’è,
che par perdere i lumi,
allor si disperde il sé
E’l giogo duro sovrasta
e in terra preme
nel tempo che s’annaspa
e l’animo freme
Lungi siano tal miserie
che in Amor si duole
e’l navigar è mesto in
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Aspetto
qualche goccia di buio
perché la sera
sembri meno greve
e tutta questa cenere
che vuole andare via
soffiata dal vento
e dal respiro degli anni.
Attendo
qualche fiato di Venere
e inutilmente
imparo ad amare
anche le mie
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La lontananza mi somiglia
il distacco
il perdersi
lo smarrirsi
il frantumarsi in stille d’essere
il piegarsi.
Lo riemergere in mano che si protende.
Goccia che cerca il suo mare.
Sole incorniciato nel giorno in tele di sogni
che si sfilacciano al
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Incertezza capace di annullare ogni pensiero
che possa nuocere al giorno
si trastulla con incredibile violenza
nel voler dare un senso
a quanto sino ad oggi si è avverato
seppur in bilico costretta a tacere
modello di vita alquanto
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Ormai parlo con poche persone.
Di poche persone mi fido.
Di poche persone ho bisogno.
Veramente di nessuno.
Ma ho bisogno di dare un tetto ai miei pensieri;
d’ illudermi che ho casa.
Preferirei l’ombra di una siepe, avvampata di luce al
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Laggiù l’orizzonte bacia
il cielo
ove solingo viaggia
il pensiero
e vola tra gli umori dei venti
la’ ove si formano gli eventi
Ritorna poi dopo aver pescato
qualche semplice idea dall’ignoto
che mente in ombra non ha pensato
colmando questo
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Elevar vita è beltà infinita,
spazio colmo di beatitudine,
spiritual in placido sentore.
Il fiume mormora e ranocchi a gracidare,
fragor di fiori a contornar sponde,
anima giuliva e veritiera,
placido sentir a sguardo intenso e
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saltello nei ricordi spezzati
incatenati a sogni
divenuti polvere
ne assaporo l’assenza
nel mio essere oggi
nell’ora del crepuscolo
tace l’irrequietezza
disperdendosi in quelle
pennellate di colore
muore l’illusione di essere saggi
nessuno lo
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 | Sei caduta nelle tenebre più buie
spesso abitate da anime solitarie,
di nessuna hai mai saputo il nome
e talvolta le hai incontrate
persa com’eri nel tentativo
di restare in piedi.
Tu le hai viste le ombre
dietro i muri e dietro le case
anche di
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| Si discosta appena
la luce dal tuo cielo,
come ombre sparute
di nuvole bianche,
farfalle di parole colorate
su giorni in fiore,
nascondono il triste velo di un addio.
Tu donna,
chissà dove punti lo sguardo,
oltre la riva e le ombre dei
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| Non certo un giorno come un altro
per chi riesce a tornare indietro nel tempo
quando in verde età tutto poteva sembrare un gioco
nell’attimo in cui al passo
riuscivi ad ottemperare ad un ballo
rimasto l’unico al quale puoi nuovamente fare compagnia
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| Nella solitudine dove regna il silenzio
e il buio impera ecco cerco qualcuno
che mi faccia compagnia e attendo,
rompe ora forte il silenzio lo stridio
con fù fù fù di un gufo innamorato
e la luce di una lanterna tremolante
che viene da lontano e
leggi

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| Nella solitudine dove regna il silenzio
e il buio impera ecco cerco qualcuno
che mi faccia compagnia e attendo,
rompe ora forte il silenzio lo stridio
con fù fù fù di un gufo innamorato
e la luce di una lanterna tremolante
che viene da lontano e
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Un’ eco silente,
rincorro il tempo
non rallento.
Negli occhi una lacrima
e il rimbalzo di seducenti
nostalgici ricordi.
Il cuore sussulta di gioia
col desiderio di afferrare
attimi sfuggiti.
Lo sciame delle emozioni
rallegra il cuore
senza
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Nessuno potrà fermare il mio gioco di vita.
Invento, creo, medito, penso, scrivo, amo, desidero.
Da mille punti di sospiri sono punta.
E milioni ne cerco nella cruna di un ago curioso.
Smuovo la terra del Nulla.
Pianto semi di parole.
E la notte
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 | Seduto sento il bisbiglio del vento
di ponente che insiste da tempo
mentre la risacca che spruzza le coste
riaccende immagini ormai nascoste.
La sua brezza lieve porta il rumore
di passi felpati che camminano nel cuore
lo scroscio d’acqua di
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| Non ho mai visto i demoni che mi abitano
anche se lungo la strada,
attraverso le egemonie della morte...
Li percepisco
ma so cercare nelle ombre
e immersa nel silenzio
mi ripongo e ascolto.
Percorro questa via
e arrivo in profondità.
Più in
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| sottile come un soffio
tra le pieghe della vita
un grigio che soffoca
il battito del cuore,
un peso che grava,
sull’anima stanca.
Voci lontane,
risate spezzate,
eco di gioie perdute
nel vuoto dei ricordi.
Ogni respiro
un affanno,
ogni
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| Il lento gocciolare
di queste fonde,
intinge gli steli
in acque torrenziali
che profumano di cieli limpidi
e sorrisi carichi
dei colori di primavera.
Giunge il tempo
di gravosi carichi
e risposte,
in risonanze di tempi andati.
E non mostri
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| Ascolta!
Cade soffice la pioggia
su queste foglie brillanti,
i vetri a stento ovattano
il tamburellare ritmico
e il vento
che a raffiche veloci e sibilanti,
investe il giardino in penombra.
Ascolto.
Attendo il rumore amico
del tuo
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46364 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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