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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’093Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Introspezione
Le 46169 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Voglio essere acqua
scorrere in quel fiume di campagna
saltare di roccia in roccia alla fresca sorgente
Vivere nel sacro fiume
vagare
le immensità degli oceani in mondi sommersi
inenarrabili
oscurati agli occhi
Voglio essere quell’acqua
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La tua casa dentro di me
ha ancora le porte
e le tende pulite
appese alle finestre
C’è qualche ombra
e bisogna fare attenzione
a qualche vecchio oggetto
appoggiato ai sogni
C’è la speranza in cantina
e le parole inutili
sulle mensole
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Sola
a respirarmi...
Come una candela
Che fioca si spegne.
Batte il tempo
Veloce e ogni cosa volge
Alla fine.
Triste
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Sono brevi le notti
a giugno avanzato,
mi nasce un pensiero
e di lì a poco
è già morto nell’alba
che scende dispettosa
dal colle mio caro.
Mi giro, mi copro,
ma nulla mi nasce,
aspetto la campana, lei
mi sospira, mi dona
una preghiera
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Inseguo le onde del mare,
libere di vagare,
l’incontenibile forza del moto infinito,
paziente, che scuote.
Avanzano profonde,
le mareggiate,
corsi d’acqua imponente nel contrasto di luci
mutevoli,
tutto spazzano, erodono lembi di terra
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Si innalzeranno
come colombe
gaie e gioconde
nel ciel del serafico
dopo la guerra del tempo,
le nostre emozioni
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| Piano suona la tua voce salsedine,
ti infrangi sui capelli, mi resti accanto.
Ed io che domando alla brezza
un bacio, una metà, un oblio
tutta la
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| I miei occhi videro i corpi.
Sul peschereccio Verità
impossibile trovare posto.
il Signore non conta più
i corpi ripescati dal mare,
prega sui cuori strappati dai corpi.
La nave di una ONG fa rotta
verso il porto più lontano.
E io, non saprò
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| È tardi
per tutti
per tutto.
La ragione decide
il cuore non capisce
tace il silenzio
tacciono illusioni
miracoli improvvisi.
La notte accudisce
questi passi lenti
ma nessuno siede
nessuno grida.
C’è silenzio
apparente
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Giardinetti... quanti ricordi...
La campana rintoccava
nella chiesetta di San Gratiliano
all’angolo del vecchio giardino.
Profumo d’erba bagnata a
rienpir narici ed uccelli dal canto allegro,
cicale ad annunciar l’estate e
lucciole ad illuminar
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Uscendo di casa chi trovo,
nascosto, abilmente celato?
Lo copre un fittissimo rovo:
un lupo feroce e affamato.
Non dico il terrore che provo;
un tuono ha minore boato
dell’urlo, che svengo di nuovo
per quello spavento provato.
Il lupo mi
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Da dove vieni
fresca brezza di questa sera,
tu mi porti una carezza
che l’aspetto già dall’alba?
Il sole mi è stato amico,
ma non mi ha dato quel riposo
che io cerco e voglio
per il bene del mio corpo
e della mente, che giovane
vuole sempre
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Me la sono giocata con salti mortali
evitando l’astuto senso delle cose,
e squilibri delle vanità.
Serpentine di vento
sgusciano nel crepuscolo
che annotta.
Guardo giochi d’ombre
polverizzarsi tra nebbie
di sogni sfilacciati.
Ora illusioni
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Oltre il sipario ombroso
della collina
si nasconde il sole.
Con le lacrime agli
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Si siede la sera
davanti al mio cancello, chiuso,
mi prende per mano, la paura,
c’è anche l’amore, ma vola,
come un vento, piacevole,
non so tenerlo, legato a me,
l’amore ha bisogno, di spazzi,
e non chiusi, cancelli
che mi fanno vedere, ma non
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Acqua ad infranger massi di pietra,
tintinnio di gocce e vive figure.
Sangue a fuoriuscir dal cuore e
rosso corallo a tinger sabbia.
Speranza in sciacquio di onda
ad echeggiar su mare.
Ed onda su onda guizzare di
schiuma ed imperlar i bordi della
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Le rondini, volteggiavano sull’acqua
improvvisi colpi d’ala, incerte direzioni
faticava il pensiero a rincorrere la rotta
su e giù per la vita, spesso senza freni
sfioravano le acque, si innalzavano nel cielo
questa improvvisa voglia, di avere quelle
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Dove sono i segni?
Tutti quei graffi sulla pelle?
La mia casa?
La mia sedia?
Dove è veramente il mio posto?
Mi fermo sull’argine
Ogni volta
Ogni giorno
Manca il senso,
manca il sogno.
Manca ogni cosa
C’è tutto,
sempre.
Eppure
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Triste
mi assale
l’intima malinconia dei giorni
annebbiati dai pensieri,
ogni anelito
sopito dai ricordi arresi.
Dimentico per un attimo gli errori
ora che il ciliegio
ha donato i suoi frutti
e le lucciole
aspettano di corteggiare
le
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Pur quando si è convinti di vuotare
il sacco con la gran sincerità,
non si riesce certo ad arrivare
a ciò ch’è la completa verità.
Rimane, dentro il sacco da svuotare,
un granello che proprio non si fa,
nonostante gli sforzi, mai pigliare,
che
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E’ sera,
sul colle alto
si è sdraiato il sole,
sembra stanco,
lungo è stato il giorno,
io ritorno sul ricordo
quando pastorello lassù
mi sdraiavo col sole.
Sui suoi lunghissimi raggi
mi faceva camminare
e rosso in faccia, ridevo,
solo il cuore
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Nascondimi anima
silenzi coraggiosi
colori e lacrime
muovono
mani che pregano.
Sorridimi pagliaccio
tristezza felice
maschera di sogni
nasconde
una vita vuota.
Rubami pensiero
gioia svenduta
vestito di arte
cammina
piedi che
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Quella porticina sembra proprio che si sia chiusa
niente più riesce a passare
stupore e nostalgia si affacciano
ad un mondo che non riconosci
è mai possibile che tutto sia finito
non è credibile
.
dici bene sì
non è credibile
.
è solo un
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Smessi camice tuta giacca
a cercar veder e parlare
dei metalli e leghe loro
vita morte e cure ecco
negli anni di
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Ancora non ho capito
Il reale legame
tra le mutilazioni
che nascono
all’apice dei pensieri,
mentre la notte
trasborda e passa
ad occhi chiusi.
Rovista
tra l’incomprensione di macerie
attuali e passate
e non si capacita
a mollare
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La brezza scende vacua e disperde
ad anima floreale si colora a
rispecchiar nel cuore, e il cicalio
s’appresta a canticchiar il canto dell’amore.
La vita è un elevar di spirituali voci e sensazioni,
carezze d’amor a valer più di mille parole.
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Vorrei,
essere dei lunghi respiri,
presi e persi,
sulle labbra di occhi diversi,
chiuse e tese.
Vorrei,
essere il sole all’orizzonte,
finire e nascere,
sulle parole di amorosi discorsi,
accesi e densi.
Vorrei,
essere uno dei tanti sogni
dove
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Ho un idea
una di quelle
che ti consuma le unghie,
ti brucia i peli delle braccia.
Sono sempre
le stesse immagini,
le stesse parole.
Osservo in silenzio
cambia il giorno
l’ora, il colore del cielo.
Io?
Ho scritto tutto,
non ho scritto
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Ho imparato a dipingere
la sofferenza,
con smalti colorati
e graniglie di emozioni,
racchiusi in storditi silenzi,
mentre le ore
si accasciavano sonnolente
tra il rosso dei tramonti
e lo smeraldo dei rami.
Ho imparato a colorare
schegge di
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Un frenetico canto di cicala
inonda l’eco dei giardini al sole.
Ho ancora negli occhi socchiusi
la memoria di cento fili d’erba.
Ogni spazio contiene tutto il colore
della terra che confonde il cielo.
Ho voglia di uno scampolo di gioia
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46169 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 2251 al n° 2280.
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