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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’089Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Introspezione
Le 46168 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
C’è l’ombra mia riflessa nello specchio,
non più il ridente viso d’una volta,
un nulla opaco, un essere già vecchio
qual toppa ritagliata e capovolta!
Non più quel volto, in cui danzava il sole,
ch’or vedo spento e privo di parole.
Eterno è il
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| Cerco l’armonia che ho perso lungo la via,
cammino su sentieri di costante nostalgia,
mi nutro d’attimi erranti che l’anima
ricerca nella speranza di catturarli
Anche solo per pochi istanti cerco
di ritrovare emozioni dominanti, farle
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| Ieri ho sopresso
un diluvio di pensieri,
si erano annidati
nella mia operosa mente,
hanno avuto una mano
dai lampi e dai tuoni
di un temporale notturno,
se ne sono andati con fatica
ed hanno lasciato libera
la mente mia.
Oggi, tutto mi sembra
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| Ho gettato il crudo specchio
sono stanca di guardare
con la mano nell’orecchio
voglio solo ricordare.
Con lo sguardo di memoria
che ogni tempo può fermare
cerco qualche vecchia storia
che mi faccia addormentare.
Solo un sonno assai
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In questi giorni strani di sgomento,
scende il silenzio dentro e la paura;
già vuote d’allegria son queste mura
e il passo incede sempre più a rilento.
In una morsa stretti d’incertezza,
nel buio brancoliamo e nel mistero
di voci vaghe per il
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Cos’è che canta, ed incanta questo gioire,
riverbero di sole a scaturir lode,
pianto a svanir e dileguar rimpianti,
vita di sorrisi ad inalberar serena.
Addio, gocce di tormento
anima a sbadigliar di noia ...addio...
Oh il cuor risorge e canta
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Oggi qui vecchio non mi sento vecchio
Motta Visconti il cimitero suo
non lontano giù verso il bosco scorre
il mio Ticino che in questo di pace luogo
muovendo lentamente il passo pur se spenti
visi noti mi riportano a rivivere ore
e momenti del
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Oggi la festa mi ha dato...
di fare il tempo.
Albe tramonti e passi del sole,
tutto nelle mie mani,
vivo l’attimo
che ancora non conoscevo
e sento la presenza
che si fa nulla...
nel cerchio sceso fino a me
dell’infinto
e leggero
vivo solo
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Io non ho famiglia
ho due antiche ombre
che sperano di morire
con poco dolore.
Io non ho un futuro
solo un cielo scuro
con qualche nuvola
sorpresa dal vento
disperato degli anni
gettati ad amare lune
per poi vedere stelle
passare oltre la
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La mia campana è sorda.
Non canta più.
Anch’io non scrivo più.
Non racconto più di primavere novelle
sdraiate al sole di perduti suoni.
Il morso di un calabrone mi danza l’anima
a suggere quel che resta del mio nettare.
Ombreggia un pino
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Il calore delle cose semplici
ritorna ogni volta che lo sguardo si adagia
con tutta la sua riservatezza
ove il pensiero non si è mai arreso
seppur titubante si fa forza
onde nuovamente arrivare a sentire
la gioia che mai verrà
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L’infuocata calura agostana
scioglie i pensieri
nell’aria bollente
smossa dalle pale esauste
di un ventilatore.
Come far mio
questo tempo
scandagliando
goccia a goccia
il sudore.
Riappare lo scatto
di un’estate lontana-
Pensieri affilati
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Lo senti?
E’ il peso del vuoto
a destra del mio petto
leggero nella sua assenza
E’ lo spazio dove resti
quando la speranza cade
Il suo tormento
si nutre dell’attesa
- di un solo abbraccio -
che colma col suo battito
il mio lato vuoto
ed
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Suona una musica
oggi il mio cuore,
che sempre giovane,
non vuol vivere da povero.
Nel silenzio dell’alto colle
ascolto, bene, sì allegro,
è l’inno alla gioia.
Non freno la mia felicità.
libero sguardi vicini e lontani,
alti nell’azzzurro e
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Ti piace architettare pensieri
costruttivi o no carpiscono dal dentro
tutto quello che sino ad oggi è andato perso
non ascoltare voci che sono solo d’invidia
brutta malattia capace soltanto di annientare
non esiste vaccino in merito
continua per
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Lambisco con tenue soffio
gli sguardi che non ingannano
trafitto dalle loro pupille
fuggevole il tocco
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Guizzo d’armonia in
crescendo vezzo di utopia,
attimi vissuti a ritornar gloriosi ed
osannar il presente.
Ricordi in nostalgiche visioni,
languore a sfogliar il passato...
Sentor di vita e sogni,
cuor a rifocillar di tal visione.
Cielo ad
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Le mie notti trascorro
sondando
instabili terreni.
Ammutolisce il senso
del mio passato orientamento,
in sienziose amache
abbarbicate all’oblio
si trastulla.
Sulle sponde della memoria torna
Il brusio del passato,
denso e dolce.
Il ricordo
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Passo le notti
a due passi dal cielo,
passeggio fra le stelle
sui sentieri della mia fantasia
e della scienza scritta...
a più mani, a più pensieri,
chissà quanti uomini di valore
vorrebbero ora
passeggiare con me
in quei nuovi siti
che non
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Culla i pensieri miei lo sciabordìo
dell’onda che s’allunga sulla riva
e un’eco di memoria lieve arriva
a liberarmi ancora dall’oblìo,
dove nel vuoto vago dall’addio,
dall’alba che mandò alla deriva
il sogno che cullavo e poi finiva
come un
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Pur se lontano il ricordo
dei tristi suoni che muovevon
l’aria nei giorni della pandenia
spesso nel giorno a quella
ai lutti tornano i pensieri che
si spengono poi e poi tornano
a tornare e nell’afa pomeridiana
senza vento trovano delle cicale
il
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Oggi mi è nato un giorno,
nuovo a me sconosciuto.
me l’ha regalato luglio,
lui se ne è stato, l’assù
alto nel cielo azzurro.
Ma se pur lontano,
quasi a me assente,
ho sentito che mi donava:
i bei colori di una pesca matura,
la dolcezza di
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Non ho niente da dare
neanche l’amore
il buio mi consuma
ogni cosa fra le lune
Non ho nulla da offrire
sono un egoista
che ha amato troppe
farfalle disperate
E inseguo fantasmi
per tutte le stanze
il silenzio che acceca
le parole
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Stanca di esistere
curva, si posa una luce
stesa sul prato,
la notte di chiara luna
dorme, tra i fili umidi d’erba
- un sottile silenzio nelle cose -
sogno di stelle, le più lontane
sogno,
la balena, che torna nell’abisso
quando brilla il
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Allegra danza nell’aria
la gialla farfalla
or sfiora un geranio
or bacia un ortensia
fermi immoti
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Non ho voglia di parlare
e qualsiasi parola
che ascolto
diventa un veleno
Nella mia mente
ormai abituata al vuoto
di denso silenzio
senza alcun ricordo
Non ho voglia di vedere
la danza del mondo
e vivo in un limbo nero
dove il sole è
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Se ne è andato il giorno,
la cicala, a sera,
ha chiamato il domani,
le stanche mie mani,
non trovano riposo,
solo, aperta la finestra,
a due passi dal letto
aspetto l’aria della notte,
sono sicuro, sarà carica di sogni,
come lei si fa
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Tempo, che del tempo affretti la tua corsa e
prendi la rincorsa, sei il guerriero
giornaliero, cadenzato e fiero a
barriera di vento e contro vento,
informe e difforme, fai storia.
A gentil anima convengo l’immemore tormento
sadico riflesso ad
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Il tuo primo sguardo
mi ha fatto sognare
sospesa sulla vertigine
di un’acerba giovinezza
a un passo dalle tempeste.
Erano giorni di primavera
senza peso e senza piume
nulla potevo contro nulla
stordita a fissare pupille
piene di vita
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Cheta
la rumorosa mente
ascolta il silenzio
melodia che avvolge
...e il principio
fu verbo
fu suono.
Come soffio
nell’infinito ancestrale
di vibrante frequenza
creatrice...
che dal connubio
di atomi
in cerca di forma
ora tutto è.
I
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46168 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 2101 al n° 2130.
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