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Introspezione
Le 46480 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Rendersi conto della strada sempre più in salita
vuol dire prendere coscienza del momento
in cui toccheremo l’apice
quel punto d’arrivo non da tutti gradito
essere consapevoli significa avere raggiunto
quel tanto onde non abbattersi affinché
il
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Silenzio cala
da un cielo nero,
plumbeo di reiterate emozioni,
stonati accordi
di uno spartito lacero e consunto.
Arranca sulla terra umida
un sole tiepido e molle
che a stento sbriciola
aghi di gelo.
Labbra bagnate
da esuli lacrime
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Spendeva il sole cielo sereno
degli uccelli il canto di cicale
e grilli un gran concerto triste
l’animo mio la mente affollata
da pensieri neri la bufera venne
fulmini grandine e saette al cuore
giunse la pace rasserenati presto
in quel momento
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Ricominciamo sì ad imbrattare un altro foglio
quel lenzuolo bianco che ogni dì
preserva da situazioni non sempre accettabili
un vero rifugio onde sopperire
a mancanze ormai vetuste
capace di allontanare voraci insetti
quei morsi che non si
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Aspetto che mi parli e
il buio mi copra.
Sicura ti parlo
ed insicura ti guardo.
Aspetto un attimo di pace correndo lontano,
cercando quei luoghi sepolti dal tempo.
Ma il vento di Marzo, soffiando rianima,
ricordi, vi lascio all’ombra di un grosso
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Le estati volano sempre
gli inverni camminano
a passo lento
nelle pieghe dei giorni.
Guardo questa luce
volubile di luglio
con il disincanto
di una lucciola smarrita
nel campo di grano
che già non è più.
Annuso l’odore di gelso
nel taglio
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Notte senza di te in me infinita!
La luna scruta in basso assai curiosa
splendente con dei raggi color rosa
e chiede a chi la osserva un’altra uscita
a questa mia esistenza scheletrita.
Notte gravida in me e in te smaniosa
sapiente oppure in parte
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M’è dolce questa brezza in questo mar d’amore,
un cinguettar fugace ad albeggiar la sponda,
in lontananza una panchina a
rimirar il tempo che svanisce all’orizzonte.
M’è dolce salutar questo desio d’amore,
ove il cuor solletica le passioni,
un
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Son morto questa notte in pieno sonno!
Il mondo appena avuta la notizia
ha proclamato il lutto universale,
in tutte le
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Dinanzi al verde d’un ginepraio
sull’altura
l’anima danza
priva di confini
si libra
tra le braccia del vento
scorda l’involucro
le nari catturano l’aria
e rammenta...
si trova per caso
tra i respiri del mondo
è stata un filo d’erba
un sasso
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Chiudi gli occhi
sugli sguardi acuminati,
non farti sedurre
dal disprezzo
di parole leggere.
Ascolta questa anima
adamantina,
seguine la scia
nella luce larga del giorno.
Nulla ritorna
una seconda volta
senza lasciare segno,
nulla rimane
se
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Occhi silenziosi
scrutano nel vuoto,
mentre certezze crollano
come foglie rinsecchite
dai rami sbilenchi.
Spira un vento
d’avvenire strano
che solleva e frulla
semi di passato,
dolenti ricordi.
Stridono i pensieri
sull’orlo di un nuovo
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Come sto? Sto cosi,
come una cosa appoggiata su un pensiero.
-Un pensiero?
Si un pensiero, appoggiato su una spina, che comprime il cuore
una reminiscenza di vita,
i pensieri non sono mai leggeri,
sono pensanti alcuni, altri pungono,
pesano più
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Nessuno ride più sulla collina dove lavoro,
il volto buffo da clown che ogni giorno le
mie mani stancamente ricamano con
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Vivo perché
qualcuno mi ha generato
ma poco poi l’ha dimostrato,
vivo a dispetto del tempo
che mi sfugge insolente
prende tutto e non lascia niente,
vivo tra queste mura antiche
dove si arriva solo con salite,
vivo tra civette e cicale
e
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Seduta,
in una muta preghiera
dinanzi ad una finestra,
sento spegnersi i sogni,
quando la furia del vento
agita un albero indifeso.
Seduta,
dinanzi ad una finestra,
bisbiglio parole stanche...
e sull’asfalto
osservo mozziconi
di sogni
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 | Si intorpidiscono i miei sensi al crepuscolo terreno
il crotalo vibra la sua coda iniettando il suo veleno.
Voi che nel vostro brulicare nervosamente
nella più cieca illusione cadete irrimediabilmente.
Polvere della storia...
con un colpo di spugna
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| cade nel silenzio
l’ultimo pensiero,
nei margini di ieri
appunti ormai sbiaditi
perdono potere
tuffandosi nella polvere del tempo.
indecisa sui colori da
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| Ricami di licenziose e mute urla
traguardano oltre l’inumana idea
che dal vortice mi possa assolvere
poi l’onta infima
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 | Quadretto
Din don dan
nel canto antico di una capinera.
Non si usa più .
Io l’ho sentito il cinguettio
nelle serate montane.
Bevevo alla sorgente,
freschi i piedi,
sgombra la mente di fanciulla,
impolverato il vestito,
sotto,
il
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E si resta lì,
fermi,
ad aspettare
che qualcosa si muova
anche nelle ore notturne
con gli occhi spalancati
Si aspetta
che qualcuno si ricordi di noi
di ciò che eravamo
così imbrigliati
nei giochi di parole
quando gli sguardi
erano
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Oggi solo nella solitudine
nella penombra che domina
la sera vado a cercare
compagnia lì in quel libro
dei ricordi da tanto tempo
chiuso una fotografia
un caro viso di una età
perduta ma debole incerta
è la luce della mente
vana ricerca mi
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Respiro,
all’imbrunire in un giorno d’autunno,
e come luce tra le luci
il sole torna alle sue acque.
Ed in lontananza,
voci indistinte
di relitti arenati,
sopravvivono alle onde.
Basterebbe avere tutto
un po’ più chiaro,
ma c’è del
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Al tramontar del sole ed in lontananza
affiorano gentil ricordi
di un passato a rincorrer la vita...
I pensieri voglion riposar in quel corpo ed anima
mentre silente vaga la nostalgia a
rimenbrar attimi e persone
ove or han preso diverse
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Sempre ritrovo
quest’ombra indefinita
che mi affianca
e che, inconsapevole compagna,
racchiude ciò ch’io vivo
e che ho vissuto.
Ora che in cielo
la Vergine si è fusa con l’Aratore
dalle larghe spalle,
per me solo, reinventa
realtà mai
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Inutile continuare a guardare immagini
una frazione di secondo e
calamita entra in azione
facendo svanire il tutto
inutile insistere
insopportabile la vista
incomprensibile penitenza
inutile cercare strade diverse
inverosimilmente tutto si
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Ho smesso di ascoltarle
tutte quelle voci
e i sussurri
che m’inondavano i pensieri
come maree improvvise
a sovvertire ogni ordine
o per portarmi via
su anfratti variopinti
a volte era un riflesso d’estate
a risvegliare fra nebbie
un palpito
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Ad immagine di ieri andai
a passo lungo e dondolante,
fra pensier vivaci e stravaganti.
Andai per mari, monti e valli,
in compagnia o solitaria,
la vita non perdeva la sua strada.
Ad immagine di ieri andai
con animo sereno
ad incontrar giorni ed
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Quando nella tranquillità dell’aria forte
s’alza il vento a scuoter della quercia
i rami e a terra cadono qua e là le ghiande
in noi inver mentre la pace domina nell’animo
allorché feral notizia a scuoter viene la mente
forte altre dolorose foglie si
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 | La fiducia è una bimba che ho perso
fra viuzze ombrose,
quando sincera correva
verso tutto e tutti ad abbracciare.
La spensieratezza che l’accompagnava
anch’essa ho perso,
per il troppo tempo speso
a schivare mani di velluto
che
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46480 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 1591 al n° 1620.
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