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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Introspezione
Le 46363 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Prove di vita dilatano energia
si amplia la visuale
non inasprisce lo spirito.
Difficoltà creano coscienza
malessere e disagi
sono opere compiute
cadono come tasselli di domino.
Crisalide dormiente spiega le ali
non gioisce dell’ inerzia.
Non
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Dolce quel sentor ad anima cordiale,
rallegrar vita e senso d’abbandono,
mitezza e fantasia, sentimento a volar lieve,
lieve come neve, ad ovottar il cielo,
mitezza sentor d’un pensier in volo,
vibrar soffici parole, come bolle di sapone.
Note
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È calato sipario
di luce tra le spalle
della morbida sera
la gobba a ponente
d’una luna crescente
è nel parco di stelle
una musica d’onde
trascina la risacca
al suono della brezza
anche l’ansia del giorno
si spegne tra le braccia
del
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Un batter continuo, è quel ricordo di ieri
distante anni luce, d’una brevità costante,
immagini a senso dinamico e continuativo,
sole su pelle ed un bicchiere in mano,
silenti ombre al sorger dell’aurora,
e brividi di pelle al tramontar del
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Credere di poter arrivare dappertutto
quando il tempo passa
un’illusione alla quale non dovremmo mai appigliarci
anche se potrebbe essere indice di buona volontà
consapevolezza non sempre aiuta
quando davanti agli occhi si vede sfilare
tutto
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Aiuole di caravelle fra grattacieli,
il mercato d’Oriente, palazzine colorate.
La città è la città
potremmo parlarne per
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I fianchi dei monti sono finestre
al mio guardare,
immagini comprensibili
ove il vero e il sogno
fondono e confondono
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Ogni tanto affiora
la voglia di cambiare
far fronte a nuove sfide,
ripartire oppur scappare,
tirare un bel sospiro,
rifare il punto zero,
capire cosa fare
pensando a cuor leggero
Col vestito stretto
sento corto il fiato,
è scomodo
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Hai mai scoperchiato
il vaso delle falene?
Nido di luci notturne,
di bianche ali perdute,
è dove lì dormono,
è dove lì si nascondono,
privando la felicità
di un candore rubato.
Lasciano lì le loro ali
amputate...
E tu lo scoprirai...
Alzerai
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Non ho avuto il tempo di capire cosa sia stato,
sei apparsa e subito mi hai lasciato.
Nel mio cuore è sbocciato l’amore,
ho conosciuto la gioia e il dolore.
Come una giornata di primavera
dalla mattina alla sera
mi hai donato il calore del
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Quanti verbi scaturiscono da uno sguardo
seppure ritornino dentro e per di più
velocemente come se il respiro
dovesse infrangersi sulla scogliera
incertezze per un passato ormai lontano
creano vuoti di memoria
confondendosi con il
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Scendevo dal colle
con un fascio d’erba
suonava la campana
si colorava il tramonto,
la mia pace era grande
la corte sempre piena
di mamme e di figli
la polenta sul fuoco
il profumo di cipolle
ben rosolate mi cercava,
una gioia sempre
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Nella spigolosità del vero
prende forma
l’ineluttabile
quanto è aspro
l’anelito
nelle notti senza poesia
un esangue rovo
che paralizza il cuore.
È claudicante il passo
che segue il tempo
al tramontare di stelle
e splendore.
Sarà fertile la
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Il mio mare tra le onde nasconde i miei silenzi
ed il profumo dei giorni felici
il mio mare guarda oltre
dove c’è un inizio vuole finire
il mio mare
geme
accarezza gli scogli
bacia la spiaggia
dolce ma amaro
rimane selvaggio
non si addosmetica
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 | Qui, nel silenzio, crescono domande
e la solitudine, cheta, non le scioglie,
mentre il giardino germina le foglie
nuove con il profumo che si spande
nelle ore vespertine brune e spoglie.
Domande che non trovano risposta
sui perché della vita e
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Colori lucenti ambrati,
aperti alla luce sfumati di rosa,
radiosi, fluorescenti, trasparenti,
ombrosi, estesi fra peschi e mandorli in fiore.
Arcobaleni festosi aprono l’anima.
Son gioie, fiori, risa di gente felice.
Allegra la luce
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D’aranci quasi colore
è un movimento lento
nel divulgare calore
oscillano tra il vento
la casa su in collina
è più scomoda e lo sai
non è più così vicina
da molto tempo non ci vai
lassù c’è un ampio cielo
un arco sopra il mare
e quando non c’è
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Raduno particelle d’anima
disperse in distratti vuoti.
Da incontaminata fonte
sgorgano magnetici pensieri.
Distillo il mio afflato
diretta dal cuore
un nuovo sentimento
mi scompone.
Posso solo sognarti mio amore...
Microscopiche cellule
tessono
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Corre veloce la vita
ogni giorno una tacchetta in meno
non c’è proprio niente da fare
in special modo quando quel sogghigno
sembra fare l’autostop
combattimento da eludere
ci mancherebbe altro
rallentare il passo è nocivo
allungare il passo
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Come descrivere il tormento?
Ti ho persa!
Mille colpe, mille rimpianti;
vago, perduto tra mille anime
tra cui non conosco
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Ho visto la grazia
nelle tue aurorali maniere:
un trucco di Dio
per anticipare paradisi.
Ma nel crepuscolo
la grazia
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Vibrazioni profonde
bassissime
avanzano
si rigenerano
in crescendo
sempre più alte.
I polmoni si espandono
in alto
indietro
in tutte le membra.
Si odono
sibili
fischi
urli lancinanti
di animali feriti
a morte.
Sentimenti, legami,
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E finalmente corse alla montagna
per osservare da vicino il cielo.
Nessuno gli indicò la
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 | Alta è la notte
ed anche un po’ freddina,
cadon l’ore, rotte,
una s’estingue, l’altra s’avvicina.
Lacrima quieto il pianto d’una fonte
torna una voce, viene e va, vicina
tace, non tace
fino alla mattina.
Ed io l’ascolto, flebile nel canto
è
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 | Se un giorno smarrissi
la lucidità della ragione.
Persuadimi a non andare fuori rotta,
e stringimi forte,
per impedire che io sguazzi nel fango.
Forza la mia resistenza con dosi-
di fiducia,
se sfiduciata mi negherò al mondo.
Sii turbine
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 | Guardo la candela
con la fiamma fioca,
è all’ultimo bagliore,
di vita ne ha poca.
Arrendersi non vuole
la luce è la sua missione,
davvero assai le duole
perder l’occasione.
Al buio la mia vita
e’ un film sonnacchioso,
guardo ogni
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| Credere di poter gestire il tutto
diventa ormai troppo scomodo
prenderne atto non fa certo piacere
vista l’indipendenza che sino ad oggi ti sei garantita
il tempo è nemico non fa sconti a nessuno
ed è qui che entra in ballo
sogghignando a tue
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Tutto quello
che non è stato
tutte le cose che restano
anche se le ombre
avvolgono il cielo
in un velo di nebbia.
Tutte le parole
che non abbiamo mai detto
e i baci negati
sull’orlo del tempo.
Tutti i sorrisi
le stelle mai accese
e la
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Si placarono i venti
scivolando sulle antiche
tempeste
speranza tornava a vita,
nei dolci mattini
d’allora cantavano
le allodole
in quel nuovo volare
degli ambiti sorrisi,
al calore del suo abbraccio.
Ma il tempo fugge,
ostinato cancella
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Tremendamente tremendo quel sentire
bloccando gli arti compreso il respiro
paura si scatena formulando partita vinta
tremore ha il suo bel daffare
onde non scatenare il peggio
tornando sui tuoi passi
ricercando quella pace frutto di un
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46363 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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