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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’079Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Pierfrancesco Roberti ♦ Luciano Vacca | |
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Ottobre 2024 |
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Introspezione
Le 46167 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Se’l navigar m’è incerto
allor ai Lari penso,
ché da lassù una man posino
sul mio mesto destino
Ché tribolazione m’invade
ed è alquanto perspicace
nell’operar a mio danno
che tutto manda in affanno
Nulla a mio favor vedo
e pur la vita
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La vita ci sceglie
e orienta i nostri passi
ci illudiamo di governarla
ma muove i nostri invisibili fili
su sentieri innominati.
La vita ci sceglie
fin dall’inizio
sceglie il luogo, il tempo
le persone e le voci
come perfetti tasselli
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Solo non esco
mi chiudo ogni giorno
nel mio guscio
di nuvola smarrita
con la pioggia che scivola
giù nella terra
fredda di qualche
altro cielo di cera nera.
Solo non chiudo
le porte al destino
e amo il silenzio dei giorni
caduti
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Pagliuzze di cristallo a posar lieve,
anima a soffocar d’acqua piovana
odor di fresca aria.
Colomba in estasi di pace.
Cuore a divider cuore,
sorriso a sfiorar pallido viso,
brandelli di seta e fervide emozioni
a sparpagliar pagliuzze d’oro.
Oh
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E così
mentre scorre il tempo
continuerò il mio agire
per vivere quello che sono,
libero nei pensieri
e seguire l’unica ragione
del mio essere uomo.
Non ho mai tradito le mie radici
pervase della gioia di esistere,
i compatti pensieri
negli
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Da giorni vado alla ricerca di me stesso
giro e rigiro qua e là ma non mi trovo più
amiche mi erano la semplicità la tranquillità
ora le cose rompicapo e il frastuono mi danno
giovamento godevo della luce del sole dei fiori
i lor colori or solo nel
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Mare mio
mastichi malinconia
mostri mutevolezza
manifesti mansuetudine,
meraviglia, mistero,
momenti mozzafiato.
Mi maturi
mentre medito,
mi muovi
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A capo chino e vagabonda anima,
il vento indugia a sfiorar lo scialle,
attimo che m’appartiene,
viaggio solitario ove
la vita prende vita ad
oasi di vigore.
Turba lo sguardo fa cupo ed evanescente
sfuma oltre il paesaggio,
in spazi ristretti di
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Spinto d’oscuro male
in valli oscure fui sospinto
ove tutto d’arido era
né pascevano armenti
né erba cresceva
né frutti la terra donava,
sol tetre nuvole s’addensavano
a ricoprir l’aridi campi
Poi l’eterno Dio pose la mano
ad innalzar i
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E nel silenzio della notte fonda,
m’appari come un’ombra di dolore
vagante per la stanza che s’inonda
d’un tremulo barlume di chiarore.
L’angoscia mi sorprende più profonda,
si fa veloce il battito del cuore,
mi sento sballottato come
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Ovunque lo sguardo incalza
tutto si trasforma
in piccoli grandi grani del passato
non esiste bacchetta magica
che annulli
quanto nel cuore batte
volontà di approfondire
non si fa aspettare
cliccando dove speranza vive
chicchi di riso
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Soffi nelle valli,
nei torrenti in piena.
Campanule fiorite, inchinate al sole.
Sogni sbattuti sulle dune,
polverizzati, insabbiati,
lasciati soffocare.
Desideri nuotano nel mare
divorati dalle balene,
emozioni lasciate affogare.
Soffia sulle
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Se tu non fossi nata
non oso pensare come adesso il mondo
svolgerebbe le sue azioni
quando all’improvviso
una cappa avvolgendo tutto quanto
si delinea all’orizzonte
struggenti momenti
non avrebbero più senso del loro andare
quisquilie gettate
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Oltre quel campo d’arida terra
c’è una unica strada, la mia.
Vivo di sogni nella mia solitudine
senza tener conto della realtà
di stagioni nel risveglio dei sensi.
Sto sempre a guardare lassù
ma non vedo né luna né stelle
non significa
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Sorridono i peschi fan l’occhiolino al sole,
mentre le rane gracidano nelle lande
s’addormentano i piccioni,
mentre i merli fischiano una nuova canzone
si risvegliano le tartarughe,
e le lumache son
bagnate dalle gocce di rugiada.
Risveglia la
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Distano secoli i miei verdi pascoli:
i picchi candidi
e i briosi oceani hanno un palmo di polvere.
Oggi c’è ghiaccio
neve domani o pioggia o fitta nebbia.
Resto alla pietra sacrale del tempio
al focolare
alle anemoni nate giù negli orti
a sane
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Un insolito risveglio della mente,
un’eterna discesa nel scoprir la sorgente.
Eppur ci sarà un sentiero segreto
su quest’isola che mi isola
dal cosmo infinito.
Ed io, a riporre le armi dell’ego che incede
in questa realtà fittizia
che tregua non
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Non sono come tutte le nuvole
che fuggono
sempre...
Come un filosofo
gioco con i pensieri
e dalla mia finestra
guardo una porzione di cielo
ma Dio non c’è.
Ogni istante che vivo
ha il senso di un tramonto in scatola
pronto per essere
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Si piega al pianto il triste mio sentire
qui nel silenzio dove il canto è muto
soltanto un soffio echeggia già temuto
e la malinconia nel suo sortire.
Rivivo come in sogno la sua essenza
amando di trovarla nei pensieri,
nei bei ricordi andati
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Son dell’ombra, l’oscura ombra
e del vento la damigella,
dei brividi la mente e del cuore la capienza.
Eh! Eh anima siamo la stessa trasparenza,
amica di fervida presenza.
Dei sorrisi son la figlia e dei dolori la sofferenza,
della vita son tiranna e
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Ho guardato
in un profondo abisso
ed ho visto delle crepe.
Profonde dissonanze
che l’anima mia
mi esorta e invita
a disperdere.
Levigate come perle
le parole ora rotolano
dentro nuovi sogni
disperdendosi
in un oceano d’amore
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Cicatrici profonde
ancor effondono
umori sinuosi,
perforanti fin nelle viscere.
Tessuti straziati
urlano silenziosi
dilaniandosi tra nera acredine,
fin a dissolver l’anima.
Fitte saettanti,
or di vuoto or di dolor,
in oscuro mar
ti senti
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Te la racconto io una storia
di alberi spogli
e rugiada sulle foglie.
Di intrecci misti di colori e
di albe e tramonti
senza intervalli.
Te la racconto io
una storia,
di arde fiamme spente
da un fiume in piena.
E poi...
Gioie improvvise
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Chiudo gli occhi
e m’addormento,
ove la pace
ha un suono
odo l’attimo d’una goccia
che lenta batte,
mentre
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Il sollievo mi fu dato dal pianto
un pianto non più acerbo
e diverso dal sapore amaro...
diverso come questo tempo
tempo bugiardo, acerrimo mio nemico.
E oggi, più di ieri, non dimentico e mi siedo
fermo, immobile e con il solito
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Tradurre le sensazioni in qualcosa
che non sia sempre vagamente sfuocato.
Quante volte vorrei tornare indietro
rifare quei passi ormai dispersi
le emozioni che sanno ora di amaro
latitanti nella mente priva di luce.
Ci sono stanze segrete in
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Vaga la mente
spazia nell’oblio,
s’annebbia la vista
il petto si gonfia
attraversi il dolore
scalza,
senza
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Coste frastagliate ad adornar il paesaggio,
cielo ad emanar fluido spirituale
anima in contemplazione
ed ispirazioni in volo,
merletto e macramè
bianco candore su rami verdi
e fiori di mandorlo e lilla a profumar l’aria.
Cielo ad immensità di vuoto
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Tradisco le ombre,
rovino i miei pensieri
e sto sussurrando la fine
perché sia un inizio.
Corrodo i respiri
e vago nel vento di sera
come fossi una foglia
malata di compassione
e non ho più un riparo
né un rifugio dove
poter essere
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Arrivano i fantasmi della notte
e la paura entra dentro i pensieri
un brivido s’insinua nella pelle
per l’assordante grido del dolore.
Una favola distrutta dal tempo
lacerata da raffiche di vento
senza riparo e con forti uragani
siamo indifesi in
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46167 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 1351 al n° 1380.
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