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♦ Giuseppe Nacchia | |
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Introspezione
Le 46478 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
 | Folate di ricordi rincorro in sospiri affannati
in volti sfumati, cancello tramonti passati e
cieli illuni che non mi lasciano sentire
carezze di luce
Folate di ricordi infrangono la resistenza di un
mondo buio, restituire sfumature di colore
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 | Ma quanto dura l’eternità?
Me lo son spesso chiesto
è come una tavola lussuosa
dove si serve un pasto modesto.
Ma quando grande è l’infinito?
Che a volte sembra di percepire
e poi è come una farfalla sul dito
con il sole che sta già per morire
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| Si consuma impalpabile
nonostante sia un bene preziosissimo
il tempo; eppure penso non sia sperpero
offrirlo, farne dono
a chi ne ha fame, a chi ne ha piú bisogno:
e poi il passo ci serve per spuntare
silenzi, per colmare
i vuoti gravi e provare a
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| La china della vita sempre più difficoltosa
non basta volontà per darle uno schiaffo
affanno prende il sopravvento
tenerlo a bada ogni volta più difficile
il tempo è tiranno vuole averla vinta
non sapendo con chi ha a che fare
illusione da
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| La notte che pioveva stelle
lasciando lievi una sottile scia,
un fondo nella retina e poi via,
quant’erano luccicanti e
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Al tramontar del sole annegano i ricordi,
quel ibrido pensiero a riposar sereno,
disco a suonar la stessa canzone,
un via, vai di note ed emozioni,
note offuscate e perdute parole,
e la canzone muore.
L’amor nasce spontaneo e spontaneamente
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Danzano stratosferiche figure,
ed il cielo pullula di nuvole,
mentre sbircia il sole in lontananza,
son umili pensieri ad abitar la casa,
fuoco acceso e contorni di rugiada.
Guarderò oltre la riva, ove sfumature
spuntan a tener alto l’umore.
Tempo
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vorrei essere arcobaleno
stanotte
così da prendere
a colori in faccia la mia luna
grigia come il cielo del mio fatale autunno
In questo mare spento, in fila le lampare
riecheggiano sirene di forti abbagli giovanili
barche fanno a pugni con questi
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NO! Non è questo il mondo
in cui volevo nascere!
...E non è questo il mondo
in cui volevo vivere!
Non c’è su questa
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Ogni mattina il solito pensiero
fare in modo di riportare alla luce
quanto di notte vissuto
ore minuti secondi passano inutilmente
niente dove aggrapparsi
solo grande vuoto attorno
seppure pronta sei ad acchiappare
quanto nel cuore
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 | Il passato,
che solcavo come in trance,
spesso vestito di ordinarietà
impregnava però l’anima
intenta a districarsi
fra luoghi, giorni, profili
necessari e vaghi.
Adesso frasi antiche,
che udivo confuso
perfino trascurate,
quasi
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Un cinguettar solerte ad ammiccar la mente,
incontri e scontri ad incantar la gente,
un cinguettar allettante.
Cinguettano le allodole, merli, pettirossi,
il romantico cardellino dal fischiettar gentile
canto soave e cadenzato.
Starnazza la papera e
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Nell’alto volo della mia vita
trovai un’impervia salita,
non v’era via d’uscita
se non quella della mia
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 | Troppe sedie vuote al mio tavolo...
Vado alla finestra
ad osservare i colori del giorno
ad ascoltare il canto della Paraulata
Ma non ci sono più alberi su cui poggiarsi
né rami a gettar ombre nei giorni incerti
.
E tu
come un uccello
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| Svegliarsi la mattina e non sapere più da che parte andare
è qualcosa che fa venire i brividi
notizie allarmanti fan sì
che il pensiero arrivi distante dove il cuore batte
vivere quanto altri nel passato hanno vissuto
non è certo
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| Un numero come un altro
capace di riportare alla mente
quanto accaduto tanto tempo fa
inabissarsi in esso vuol dire riviverlo
seppure presenza latitasse
immagini raccontate fanno in modo
che tutto quanto nel cuore viva
una foto ed il gioco è
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Sopiti attimi ed ammantate
ombre ad offuscar il viso.
Anima in trasparente velo,
volge domanda alla presenza,
Cosa pensi?...
Pensati e parlati, sei sola ad ascoltarti.
Rimproverati non temer ed innalzati.
Vaga e vivi ed in ugual vissuto,
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Enfasi in turbamento d’anima e
candido velo a
volger lo sguardo al cielo,
visione ad apparir di tenere parole...
Anima protesa all’orizzonte,
immagine statuaria ad invocar ragione,
e cuore a portar serenità e pace.
T’amo malinconia,
calco di
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Bevo un po’ di buio
per non ricordare
gli occhi incisi
sul bordo delle nuvole.
Ricordo l’amore
il dolore, le pene
il tempo che passava
scavando confini.
Assaporo le ombre
la notte non aspetta
mai che il cuore muoia
senza una terra
da
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L’alba e i suoi paradossi
Siamo alberi, ma anche rami spogli; dipende dal risveglio
La bruma che veste il mattino ha il sapore antico del pane inzuppato nei sogni
Riempire gli spazi con parole antiche
e caricate dal tempo; non danno scampo i
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Avrei parole e parole a dedica di vita,
ad accarezzare l’anima e far risplendere il cuore.
Avrei risa e risate a decantare e sogni, da sognare...
Avrei ma, il silenzio ha ammutolito le parole,
il pianto ha rubato le risa,
e la coltre di nebbia ha
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 | Sguardo discreto attinge
agli angoli della sera
le solitudini del cuore...
Gocciolano dagli occhi
in processione, le parole.
Acre sudore le avvolge
non riescono ad entrare
nell’ultimo rifugio
dove vivere...
Deluse labbra.
Fiori in cerca
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Triste
mi assale
l’intima malinconia dei giorni
annebbiati dai pensieri,
ogni anelito
sopito dai ricordi arresi.
Dimentico per un attimo gli errori
ora che il ciliegio
ha donato i suoi frutti
e le lucciole
aspettano di corteggiare
le
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Ad alito di vento sospira la coscienza,
tacita, serena e clemente,
un sussurrar d’alterigia e miscredenza.
Futili fantasie o realtà opprimenti,
a scandir la vita altrui, nell’andata e nel ritorno,
squame di pesce attaccate al collo,
vivido racconto
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 | Quando la luce cala e il sole
va oltre l’orizzonte.
L’ombra della notte si avvicina.
Momenti unici per pensare.
per osservare quello che spesso
non si vede.
Giaccio qui tra nostalgie e malinconie,
mi relaziono con il mondo
ma il mondo non si
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Non sarò sempre dolce
qualche volta
offrirò il respiro
alla nebbia notturna
e germoglierò
parole di sale
sulla pelle che si apre
di nuove ombre.
Qualche sera
avrò gesti
d’amore incompreso
e il mio silenzio
fiorirà nel graffio
o nelle
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E’ simile al cane affamato
ti sta di lato e ti guarda
fissi gli occhi alla vivanda
e alla mano che porti alle labbra.
Rimane fermo
accovacciato ai tuoi piedi
senza abbaiare.
Ti osserva tenace e paziente
in silenzio.
Alla fine
lo sa
ci sarà il
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Nei sogni futuribili
immedesimo
la lei
che sfugge al mio dominio.
S’inoltra
in vertiginosi salti di
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Alla sera, tra la nebbia, ti cerco
con un’ insolita camminata;
fra le foglie fredde che lasciano
tratto a un’accorta malinconia.
Spettri affranti, gli alberi solitari
stillano un languido pianto nel buio;
nella sottil trama c’è la magia
di
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Fame di carezze
di baci sussurrati
di desideri comuni.
Fame di appartenenza
di cieli aperti sulla notte
di mare leggero
cullato dalla bonaccia
e profumato di tamerici.
Fame di sogni
da riconoscere a occhi chiusi
da urlare a voce piena
per
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46478 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 1201 al n° 1230.
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