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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’958Autori attivi: 7’475
Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J
♦ Marcella Usai | |
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Settembre 2024 |
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Impressioni
Le 31164 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Nell’incedere a piccoli passi nel bosco
mi sentivo benvenuta, festeggiata
con gran tenerezza,
accolta ed amata dalla natura.
Leggero udivo
quel fruscio di risa, di foglie ingiallite,
quelle voci misteriose
che avvolgevano e sconvolgevano
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Era dicembre
mese scintillante
dove muore e nasce la luce
giorni tetri dentro corazze
di solitudini.
Gente che corre
senza guardarsi intorno
volano momenti dentro
un frastuono che inneggia
alla bontà,
solo parole che non hanno un
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| Era di dicembre,
tu come il mare
mi portavi dentro l’onda
che si rivolta, fa la cresta e spumeggia,
si consuma facendo l’amore
col cielo che la sfiora e la fonde
nel colore azzurro dell’amore.
Era ed è ancora dicembre
e tu torni sempre
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Scese la neve
sui tetti d’amore
E nell’intimo
i ricordi a scaldare
i sogni del cuore.
Poi su illusori passi
di un tempo che impazza
Ubriachi respiri
dell’odor di dicembre
Rivestono,
dentro l’abito consunto
di un pensiero
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| I rami scricchiolavano
al freddo della notte.
All’arrivo,
mi salutavi sulla porta.
Era dicembre.
La voce della fiamma nel camino,
rosse le guance,
e quel tepore avvolto a una coperta.
Mi rideva il cuore.
E’ vuoto adesso
il foglio di
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Al cielo soffia vento
pioggia i nembi su stanchi visi
lacrime a scivolare
son solchi di profonde rughe
Ritmi urbani
al sole che dorme
passi fuggenti
le ombre nella nebbia
come sempre sogna la gente
Lontani riflessi
le strade
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| C'era un freddo pungente
in quel giorno di dicembre,
non sentii
profumo di fiori.
Camminai dentro il bosco,
cercai rami da ardere
per combatter l'inverno.
Li vidi, sembraron petali d'amore
buttati giù da un albero cielo
mentre addosso
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Nell’eco dei rintocchi
d’inverno,
compresi la bellezza della vita
come un bimbo che nell’emozione
legge la sua poesia,
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| Gatto che alla grande finestra
tradito da quel vetro insegui
le luci colorate di un presepio
a dicembre tornato.
Forse sogni di trovarti
tra quel muschio verde
e la fontana da cui rifuggi l’acqua,
saltelli ad acchiappare
stornelli
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Era dicembre:
sui tetti delle case
c'era la neve,
la strada del lungo viale
era un incanto
con la piccola chiesetta
vestita a festa.
Luci colorate illuminavano il paese,
nella piazza dove di solito
facevano il mercato
v'era il presepe
ad
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Di che Natale moriremo
spina, stella, veleno
Quale Dio scenderà sulla terra
luce, cuore, sostanza
Ho visto Angeli
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Planavo sulla lastra ghiacciata
Attesa e attraversata
Niente temevo del gelo
Mentre dicembre era
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Il vento sbatte le lampade
ed illumina i posti più scuri
in questa notte da lupi.
I vecchi filtrano l'aria
smorzando il freddo pungente
che si ficca nelle carni.
Avrei voglia di uscire
respirare quel buio mistero
e sentirmi libero e
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Fiamma del camino nel rigido Dicembre,
avvampa cuore, l’anima scalda,
segue refolo di vento l’eco d’amore,
viaggia col tempo dolce emozione.
Sguardo senza fine,
su... cime innevate,
colmerà di gioia il mio deserto cuore,
desiderio
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Dillo a questo dicembre fuori uso
che l’acqua della fonte è consumata
e scorre debolmente ammassicciata
all’ombra del suo angolo recluso.
Ricordagli del pallido refuso
nascosto dentro l’anima assetata
costretta da una strada
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Dicembre spiccava il volo
gli uccelli posati sul ramo
poesie sotto l’albero in attesa del Natale .
Brivido di echi alle spalle
un ruggito ancora agli spalti
l’ombra imperiale d’una città che non muore.
I miei passi piccini
il mio battito
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| Era una quieta e azzurrognola
domenica di Dicembre
e il calendario segnava
il numero diciotto
sopra il grigio caminetto
in quell'inverno
nevicava, nevicava sempre
e il cielo minacciava
un'altra interminabile nevicata
un gocciolare lento
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| Tivoli gelata
la neve sulla strada
Favale e il nostro monolocale.
I giorni ripidi
i nuovi amici
la tessera di partito.
Le canne da pesca
i figli ancora da venire
occhi verdi
di un amore
da Quintigliolo
alle cascate.
La vita amore
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| Tu non avevi fretta
amavi le giornate fredde e spente
i passi silenziosi della neve
che copre un sonno reclinante e lieve.
Mostravi mille volti
copiando il senso amaro della vita
la terra che cresceva fuori e dentro
col cielo riesumato al suo
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| L’acuto profumo
di quest’acre fumo
nell’aria pulita
d’un freddo dicembre
m’invade la mente
e mi porta a quel giorno,
lontano nel tempo
quand’era Natale.
Tra i baci e gli abbracci
dell’ultima festa
rivedo te mamma
e risento il tuo amore.
Vorrei
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| E porgi un altro anno a far da balia
a questa vita sospirosa e gaia
sospinta dentro i giorni di un destino
che pigro e irrisolvente si dimena
tra l’onde e le tempeste sempre attese
tra un cielo di catrame e balde imprese.
E gongoli da ultimo col
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| Come stalattiti stanno appese
a rami ingialliti e riposano,
le anime a dicembre.
Tutto dorme.
La vita si confonde con la morte.
Assopiti, i cuori attendono il risveglio.
Era dicembre,
allor che il seme
fu gettato alla terra,
era d’inverno
ed
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| Faccia dell’amore
Cantami
Nei barlumi di parole
Fiocchi argentei
In fondo al paradiso
Mi trafigga il cuore.
Solfeggiami
Concludo il viaggio
In ogni
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Agreste la via scolpita da mani di carta,
fruscio di papaveri e grano
a ordire similitudini incomprese.
Madame,
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Mi chiedo cosa pensi
Quando dagli occhi il desiderio si scolora
Prima che se ne senta il profumo
Quando le mani non si
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Ti specchi in quel candore
ove briciole di fuoco
svolazzano alla ricerca
d’un punto d’appoggio
dove mietere impressioni
di un mondo che più non è
solo amore persiste
troppo forte il sentire
tormenti deve abbattere
piccoli grandi
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Io preferivo pensare
che questi anni passassero
con la fretta del giorni d'estate
quando il sole sembra non finire mai
E questo tempo è solo nostro,
ora che i sogni vogliono ingannare
e la notte respira ancora piano
le lune e le stelle
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Vienimi incontro,
stringimi stretto
e parafrasando certe frasi
stammi ad ascoltare.
Dammi l'acqua che ristora,
chiama domani
un'infinità di gioielli
e cantami come addietro,
liriche e vermiglie
magnolie atterranti
nel più
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Giammai pensai essere riconosciuto
de li miei gesti di somma finezza,
indi, di tanto non ero pasciuto,
anco perché la grande timidezza
che petto avvolgea di spessa coltre
spiraglio non lasciava a debolezza.
A tanto mai badai, e andai
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| refolo d'istanti
nel mar assorto
che struggente al crepuscolo
invocano le nenie
sgualcite di nebbia
sulla mia pelle squamata di pianto
brillano i mutamenti
della sabbia brumata
di solitudine
il mondo mi crollò addosso
e piansi per
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31164 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 9721 al n° 9750.
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