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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Impressioni
Le 31207 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
| Destato dal sogno,
sussulto a lume di candela:
nella corte le donne
intrecciano un canto
in una lingua che non conosco
ed io sono
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| Sul tavolo d’abete color vaniglia
una tazza di thè riflessa
in un oggi continuo
scandito, logoro
nel vapore che sale
materializzando pensieri
sovrapposizioni
di colori spenti, annebbiati
esatta cromatura di uno stato d’animo
assenti
smarriti
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Non posso sopportare di vedermi in giro.
Mi pesano lacrime che nascondo bastarde.
E poi tu sei sceso e hai detto
hai detto incerto
questo non è no non è un addio.
Ma tu sai bene che non credo
mai alle coincidenze e argino
a stento
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hy ju |
14/09/2011 17:11 | 1957 |
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Con folle tachicardia
il cuore accellera
...ed è pazzia!
Rallenta
i movimenti la ragione
e rende al corpo
spontanea disperazione.
Occhi fissi
si adagiano sull'orizzonte
e nello sguardo allucinato
un susseguirsi
di presente col passato.
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Ultime
briciole di estate
con la fame negli occhi
non l'affanno nel cuore
per gustare ancora il tempo
come fosse miele
sul pane tostato
della quotidianità...
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| La follia ha passi che non conosciamo.
Ci sceglie ci aspettta
alcuni di noi la sfidano
presuntuosi
i folli.
Coraggiosi
innocenti
o colpevoli.
innocent or guilty.
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bube |
14/09/2011 13:02 | 988 |
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se questo è solo un gioco tra di noi
non durerà quanto lo spazio che si dà
allo spazzolino: quando il mal di denti ...
quando s'è tormentati dal dolore
è difficile anche soffiarsi il naso, anche
non saper
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| Bionda, coscia lunga
e vulva certamente albina,
istante ché potendo l’occhio colse,
e l’impressione in retina promosse.
Or nitida, l’immagine riappare,
notti di veglia, e siesta
a tormentare ...
Pur, non son più un monello:
Ben altro avrei da
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| Sotto la lampada stanca
la mano impugna ancora la penna
il dolore in un melo germoglia
di peccato è già colmo.
Un pizzico fresco sulla pelle
una carezza di luce negl'occhi
piccole gocce bagnano fogli
e le lastricate vie.
Una
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| Mi prende sempre
di sobbalzo
l'affanno
che tinge gli occhi
di verde smeraldo
Un pensiero
che si specchia
nel punto
fluttuante
d'una speranza
dal grido che afono suona il cuore
A tentoni seguendo l'onda
a cercati
anche se ignoro
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| Quieta dorme la notte.
Dorme il notturno canto
del gallo silvestre,
e'l querulo pianto
della pica, tra le ginestre.
Io
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| In tanti sono bravi a rintracciare
la poesia nei paesaggi risplendenti,
dal sole assai baciati, nei ridenti
luoghi situati ai margini del mare
(sono talvolta troppo appariscenti
quei posti: quella loro peculiare
aria li rende adatti alla
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| Dentro uno scampolo di notte
profumata di peccato
aggrovigliati sul vecchio divano
a farci da ruffiana
una spavalda gioventù
io e te
a setacciare le nostre ignare nudità
Lo stereo cantava un nome
all'infinito ripetuto
inebriante
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| Come posso incontrarti anima mia
in questa luce accecante
in sordina
ammucchio anni
per darti la mano
quando sarai sola
sarà un pomeriggio qualsiasi
strappato al saputo
lo vedo nella scia
d'un astro morente
pavido
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| Cos'attendo
impuro muscol cardiaco?
Tant'è il pensar
men che illiaco
Da tempi nascosti
a' miei ricordi.
nulla è più ridicolo
d'un animo agitato
Che bel deretano vidi
meriggio cupo era, io perduto
sacrificai
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Il mare agghiaccia, questa sera
calmo, quasi immoto nel tramonto già passato
scuro
arrossa di vergogna
riesuma il male che ha inghiottito
acida pioggia d'occhi aridi di luce
brucia di sale
per ogni stilla piange un nome
un viso senza
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Nuvola profumata,
silenziosa vita,
luce dormiente,
madrigale di suoni sacri!
Eravamo come
due alberi vicini,
alberi che parlano,
alberi che cantano.
Avvolti da
sottili foglie,
foglie simili
a smeraldi perduti.
Tutta la vita
a
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| Nei tempi andati, lì, dove son nato
se s’ammalava un pupo, e adulto, pure
a sant’ Antonio si chiedeva aiuto,
unitamente al "voto"che per anni,
da monaco si vestirebbe il tipo:
"orribil stoffa, d’ un marrone cupo,
con un cordone bianco per
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| Goccia a goccia
fluiscono le emozioni
fresca rugiada del mattino
donano refrigerio all'anima.
Bocciolo in fiore
dischiude corolla vellutata
di rosa scarlatta
pregna d'Amore.
Espande nell'etere
un profumo delicato
intensamente
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| Argentea luna
complice
di amorosi sogni
ormai spenti
più non arridi
ai miei sospiri
e indifferente
alle mie spente attese
prosegui il tuo percorso
e ad amanti felici
il tuo fulgido
volto rivolgi
non a me
che speranza d' amore
ho
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| Un trillo!... Un accordo!... Ancora un trillo!
Un singulto!... Un fremito, una voce!
Sibila... sibila, arpa!... Canta, grillo!...
Risibila, fischio d'Aedo... precoce,
giovine e vergine nel grido d'Amor.
Fu il vento a sonar? Forse fu. Fu
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| bianco squallido fumo in giallo
tenace al tepore dello scricchiolare della paglia
accende spente fiamme malate
trovo linee di fuoco che separano
cappe mentali bramose di successo
trovando oblio nel passato di un participio
divengono contatti nel
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| Che in fondo io e te
siamo uguali
nelle nostre gialle fissazioni.
Quanti watt ci separano
nel nostro anonimato?
La scena come il pane,
diviso fra inedie visive.
Un lampione con sogni
dispersi, accesi e riflessi
nei falsi Picasso disfatti
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invece, la parola
impastata d'alcol e sigarette
onomatopeica, sola
accollandosi il peso del raccolto
di noi che non sprechiamo niente
venite gente a martellarci
i genitali
gettando strali sull'indecente
vivrà e non sarà
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| Giocar fra cirri
vezzi a lampi e tuoni
Ma quanto duole
far domande
a dubbi e paure
Niente e come
l'attendi
Nessuna sagace parola
si stende fra le dita a stringersi
quando la ricerco
Tanto presto sarà giorno al mio risveglio
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| Spesso c'è bisogno
di trasformarsi in un paradosso
raccogliere l'aria
e implodere
in un punto
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Non ero che un bambinetto
allorquando m'acquattavo,
dietro la porta della stanza,
senza destar alcun sospetto
ed anche privo di creanza,
ad ascoltar di sera,
nelle notti orbate
della luna che non c'era,
i racconti della veglia al
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Ti guardo nel mio saluto alla stagione
e penso
che mi sei mancato tanto
amico mio
lungo i giorni della lontananza
dove taceva quell'essere sinfonia
l'onda e
volando gli occhi ti cercavo
dentro un ricordo
col sale sulla pelle
Nella lunghezza di
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Sento nebbie
che ormai di giallo
si vestono nell'ombra
spandere coperte di paura,
...,suoni che riecheggiano
ammutolondo citta'
di terrori
e di pazzie,
espodere nel cielo tinto
azzurri bagliori che mutano
uomini e cosi
sara' forse
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| Si sente già nell'aria sta per andandosene via
di lei resterà il ricordo ed una fotografia
di tuffi, corse a
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31207 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 19081 al n° 19110.
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