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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361261Autori attivi: 7477
Gli ultimi 5 iscritti: Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini |
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Impressioni
Le 31206 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
finestre di palpebre occluse
un fitto velo la nebbia dei pensieri
fredde le mani
come brina sui fiori
gelavano
gocce di emozioni
non crescono le parole
nella arida terra dell'indifferenza
visi
come montagne innevate
spenti colori
di
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Midesa |
29/09/2011 14:25 | 3789 |
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Accavvalli le gambe
offrendo cosce possenti
ai miei occhi attenti.
Ti chini, e i seni
fiorenti traspaiono
compressi dalla
camicetta cremisi.
Ingannevole indifferenza
permea questo incontro
fatto di caffeina e sigarette.
Ti taglierei i
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Silenziose vie in me stasera
aria autunnale e odor di vino nuovo
a darmi corda.
Innamorati e astrusi flussi
sporti in
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Foglie ingiallite e morte
abbandonano il ramo
che in vita le teneva
e cadono sul viale
e io
mentre cammino
mestamente le osservo
e penso
alla caducità
della terrena esistenza
e un senso di sconforto
mi pervade
per non aver
felicemente
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Di colpo il nulla
nel tunnel segreto
altro Universo scopro,
sulle fronde d'alberi nudi
il passaggio alla realtà si cela
così come il mio pensier s'annulla.
M'agito nel vestito nuovo apparente
e del ciel sfuocato scruto
ogni sua
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Rinomata enfasi d'un susseguirsi lascivo,
mai volubile, graduale in docile vigore.
Sussistenza al se mai vana,
conseguenza d'un creder dignitario mai oppresso.
Integerrima sostanza del fare,
non dilaniata, incorrotta oltre l'Io
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memorie spaginate
d'imberbe profumo
d'urlati sogni
baciati d'estate
giovinezza
silenzio d'anime
colate di vento
libertà
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Abbiamo imparato
l'uso dello specchio
d'autostima cresce
cucito a pelle
il vestito di luce
Dietro, ben
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Occhi di donna comanche
ferma davanti al solarium
occhi di donna comanche
con i capelli lunghi
i pantaloni stretti
e uno sguardo sognante
sopra le macchine ferme.
Mi guarda per colpa
di un colpo di tosse
mi guarda con quegli zigomi
mi guarda
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| Sono ore stese
sospese nel trumeau
Li poco distante s'appiccica
il tramonto
le idee al margine
Dell'orizzonte in
un bisbiglio
che sorride
Quello che rimane
E' tutto
cio' che è
assente
La tristizi
E' un muto
grido
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| Non amano i poeti le poetesse,
ma cercano qualcuna che sia sale
per tutto il loro mondo, pił reale
delle frasi che in versi sono messe.
Non amano i poeti, le poetesse:
ricercano qualcuno che donare
possa pił di ciņ che puņ regalare
qualche parola
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| Delle strade specchio azzurro
ma la luce trascolora
e le nuvole incupiscono
i vetri si imperlano
rotolano perle
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| Cullami,
tra le strade tortuose e profumate dal tempo,
cullami,
tra le stelle di cristallo perse nell'infinito,
cullami,
tra i raggi di sole sfiorati dal vento,
cullami,
tra i campi distesi sulle dolci valli,
cullami,
tra la sinfonia dei tuoi
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| Come un rivolo
di petali di pathos
l'acqua stagnante nei vasi.
Era oscillante andirivieni
il cavallo dei jeans,
ariete ai decori del balcone.
Panni impiccati
a un violino scordato
che stridulo culla umidi minuti.
Ed era solo l'esistere in
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| Mute, quiete, inafferrabili
scivolano
attraverso cristalli d'atmosfera
incantate oasi su questa riva.
Paragono al tutto
tali ellissi impressioniste,
tranci di rifrazione
che interferiscono
senza vincolo di competenza
nell'esteriore
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| Se tu
mi dimenticassi
il vuoto avvolgerebbe la mia materia
per il mero tempo necessario
a ravvisarne lauspicata ricolma
Grottesco attore di una sperticata commedia
rimarrei nudo di ruolo e di anima
e sul palcoscenico i pesanti drappi
che
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Fiumi d'inchiostro
ingiallito
macchiano pagine
di storia infarcita
mentre bocca veritiera
tacita
sigillata dal bavaglio ostinato
dell'egoismo e menefreghismo
atavico.
Svariegati paroloni
sollevano pulviscolo
e con prosopopea
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Vivģ |
27/09/2011 07:41| 4147 |
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Illanguidisce il giorno d'oro
nel rosseggiare dei colori d'autunno.
S'assopiscono le illusioni
al vento della sera
nel profumo d'edera e quercia spoglia.
S'accartoccia
la mia solitudine.
Vago
come foglia morta
nell'eco dei
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La vita veloce
fresca d'affanno, per le scale
il rimorso del primo piano.
Sbavature di tramonto
allungate, gli altri camminano
per strada, è solo gente.
I gomiti pigri si stampano
sul ferro, e freddo mi scuote
che in giù
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Così carina, vista da lontano;
con altro conversava e sorrideva...
che a me parve un'intesa,
e mi turbai!...
Ma non soltanto amara la sorpresa:
fu delusione e meraviglia insieme
con quasi un certo senso di piacere.
Seppur trafitto
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o goccia di ambra
madida di dolore
spezzato di te
brivido di meriggio
bagnato di sogno
d'infiniti tramonti
i miei tramonti
baciati di valli
di tinto drappeggio
scosceso d'amore
il mio amore
strada di ansie
di ombre perdute
briciola
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arte!
oh, magnifica disobbedienza
la sofferenza è strada
che conduce, che ci sputtana ...
emozione dell'ascoltare, del
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| Fra scille di cristalli
Do rintocco al volto
Con l'eterna domanda
che ricerca
Il nesso e il senso
Del tutto
In chi e che cosa
Sfamo preziose
Aurore e sere
Per notti inoltrate
Che danno smanio
A bicchieri colmi
Bottiglie svuotate
Su astri
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è un riferimento accentuato
sostare nei vicoli del pensiero
dilungandosi nella prospettiva seducente
d'avvincenti
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Rallegra lo sguardo la vela
attraversa gli azzurri
del cielo e dell'acqua.
Alle nuvole fa concorrenza
candide
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Alla porta, lì, aperta,
nessuno t'aspetta.
Edipo, re caro,
duolsi per mano, se poi figura a te nota
né vedi, né vano
quel frate a te sano.
Non duole poi'l padre né alla madre
perfetta.
Da un albero nascevi,
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Oggi
la luna sembra uno specchio.
Fissa
nei suoi contorni ondulati,
un lamento insinuoso,
ansimante...
Attonita, pallida
urla la luna:
"Accorrete gente...
qualcuno morente sul ciglio della strada...!"
Ma in questa notte
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Le parole mai nate
restano albe che fingo per te.
Risuona lontana,
come le notti d'inverno
mi gela la tua voce.
Sarà bellezza di un attimo
questa mia poesia;
un ritorno verso stanze
che chiusi nei tuoi occhi.
E la luce
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Pizzetti e farballà a profusione
sotto distese bianche d'ombrelloni
e bancarelle colorate
Santo patrono.
Colori variegati, profumi aulenti
e suoni allettanti
e palloncini colorati
che sfuggite
da mani paffute
ascendono al
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Vivģ |
25/09/2011 16:48| 3596 |
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Quali edenici baci
gelosamente serbi
tra le verginali tue labbra
a me straniere e distanti
Quanto algidi quelli
che stampa ogni notte
la bocca amara del silenzio
sulle mie gote spente.
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31206 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 18961 al n° 18990.
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