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Impressioni
Le 31153 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
imbalsamati silenzi
sfrecciano a gran velocità
come treni a vapore
nella coltre nebbia del mattino
il tremolio della brezza lunare s’avverte
svegliato da un po di tosse
mi giro come se niente fosse
mi alzo dal letto disfatto
accendo la luce
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Balenano nell’aria sentori ancor lontani,
miraggio d’un tepore che prende sin la mano,
visioni di primule, di croco e di viole
col costante ostentare di azzurro e di sole.
Cresce nel cor ardente sin la brama
di spazzare il gelo e bigia quella
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Vivì |
28/01/2020 06:03 | 706 |
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Sono i nostri labili estuari
spazzati via dalle correnti
che vibrano rumoreggiando echi assopiti
di segmenti di respiri
- cosi tenui -
che il ronzio delle api assordano,
mentre ti guardo
con quelle tue fameliche rughe
che rigano le tue
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Nella bellezza d’un tramonto
c’è l’inquietudine dell’oscurità,
che lentamente s’avvicina,
l’addio ad un giorno
che di gioia ha colmato,
giornate senza fine,
l’incertezza del domani,
di un destino zoppicante,
padrone delle ore e turbine
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Nulla più leggeranno
nulla più osserveranno
accatastate recitano ormai scena muta
ammassi di ricordi relegati nelle inezie
tra le grida soffocate dal dolore
Nulla più racconteranno
nulla più ai posteri daranno
solo sbiadite foto a
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Pensami
quando avrai tempo
di morire fra altre pagine
più scure
Di quelle che hai letto
fra le nuvole
di un giorno passato
ad accarezzare favole
Credimi
quando ti dirò di ombre
disegnate sui cieli
più neri di altre strade
Contorte
fino
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Questo giorno disegnato di gioia
è allestito con l’allegria.
Questo giorno ha scorto
l’aurora e il tramonto
il gesto, lo stupore,
per il colore delle ore.
Ho carezzato fiori e guance
spinto dalle acque sorgive
verso le onde oscillanti.
Intenso
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| Attorno a croste di cielo,
ronzano sul vetro,
gli occhi miei curiosi,
tiepidi e chiusi,
nel loro strato di pelle sottile,
disadattati nei sorrisi corrosi
del tuo fermo immagine
che non vuole svanire.
In questo blu minerale,
oltre questi
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Che dire di te Trieste, meravigliosa città?
Forse che lì maturai talune inclinazioni
andando a cercar Saba, Joyce e
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Pensieri di foresta
volano verso il giorno
come falene
mai sazie di luce.
Frugo nelle tasche
per trovare
avanzi di parole buone
in questo intreccio di liane.
Cammino tra la gente
nel desiderio
di un giorno perfetto
estratto dalle sbavature
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Tu che solitaria
nella volta brilli ancora
e, la tua luce ondeggiante dai
che ne pensi tu di noi?
Solo un attimo
con te vorrei parlare;
non scappare sotto la nuvola
che sta per arrivare.
In questo cielo mascherato
nel movimento del moto
che
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Il sacerdote, nel confessionale,
aprì lo spioncino, vide un volto
e disse, con la voce paternale:
“Son qui, su, dimmi tutto che ti ascolto! ”.
Inginocchiata fuori, una signora,
con tono fermo, privo d’emozione,
gli disse: “Padre, sono qui da
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L’interno degli steli ha desiderio
di mollica, cura pori invisibili
origlia dallo stagno vitreo
dove slittate. C’è un
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Tu tienimi
ancora negli occhi
camminami di notte
nella trama della luna,
respirami
nel ricordo di ciò che è stato,
profana il mio tempio
di polvere e sassi,
celebrami
come rito propizio
per le mie illuse divinità.
Arresta il fluire del
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T’inventi le stelle
per sopire l’aria pungente.
Salino fluire d’aria in sospensione
scivola lungo foglie rattrappite
che il vento stropiccia,
come occhi stanchi di chi sa troppo o poco
di ogni cosa che si muove,
appena un lieve raggio solleva la
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Perché vedi lei
e vedi il cielo.
nei suoi occhi una luce
e ti parlano d’amore.
Perché a volte
è tutto così complicato
quando basta guardarsi
anche senza parlare
e a parlare è il silenzio
interrotto dal battito del cuore.
Digli almeno il
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Tutte quelle luminarie sospese
d’argento e cobalto vestite
ornamenti del creato
per la gioie degli occhi,
per sbalordire,
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| Pesa il cuore per la tristezza
che, come un macigno,
sta lì a ricordarti.
Finite le forze,
non parli, scrivi poco,
stai lì ad occhi chiusi
con un pensiero fisso nella mente.
Speri che passi e presto,
perché non sei più tu
ed hai paura
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| Con il petto stretto sotto il braccio
cercavi nei miei passi
sollievo ad una gola arsa di nomi
con cui eri solito chiamare le tue ansie.
In quell’affrettarci di silenzi
e poesie senza rime
io riconobbi il peso dell’assenza
nel tuo tempo,
tu il
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| Gomiti in attesa, composti
acuminati fino a smerli
di malva che già muore.
Zio Husby dall’umore lacero
come un seno
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| l ‘alba si tinge di rossori
nella penombra
langue dolcemente
le melodie legate alla luna
la quale ascolta le nostre preghiere
L’alba si tinge di sogni e dolcezza
come canto puro d’ancella
veglia il suo Dio d’amore
in abbracci e baci infiniti
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| Non riesco a contare
i fiori dei campi
dove racchiusi
sono i nostri cuori.
Riesco a capire i sacrifici
con cui curi gli amori terreni
e, forse è così
che si entra in paradiso.
Vorrei essere il guardiano
del tuo giardino.
Non un semplice
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| Scuotono gl’inquieti pensieri
la brezza ribelle
che s’alza dal mare
con la forza di Poseidone
soffiando come il mulino di Cervantes
fino alle radici dell’anima.
Vibrano le chiome
affacciate ai trent’anni di vita
dove tutto rimane
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| Quando quella ritualità
t’imprigiona nel tuo mondo,
fuori dall’essenza del tempo
e tu segui quel tuo percorso.
Quante
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| Mitigo il piacere
nel mare e nel suo sale
immergo i sensi e guardo
le spume del creato.
I pesci cosa ne sanno
delle mie vibranti paure?
Affogo bevendo orgasmi
tra i fondali di acque scure.
Le alghe sono rocce
i baci sono spine
un’anguilla vola
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Un cane senza padrone
non ha mai voglia
di giocare con il tempo
e ogni giorno è uguale
All’altro che arriva
e ogni volta attende
uno sguardo che lo porti
vicino ad una carezza
Un tramonto senza nuvole
non avrà mai le ombre
profonde come le
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Piangere per ore non serve a far sgorgare il dolore
caduto in un pozzo nero profondo,
far affiorare un fiore verde
come la speranza.
Ancor il dolore arde nel petto
crepita ansiosamente
tormento devasta la mente
nutre speranze
chiede
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Ritornare a casa
Muri di case perse
nell’odore del tempo
celano i cuori logorati
dalla frenesia della gioventù,
stessi muri macchiati
di vecchie tinte impastate
nella inconcludenza delle stagioni;
ogni crepa accoglie
i nuovi innesti dei
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La mente può fare
di un sassolino
una montagna,
di un rivolo d’acqua
un fiume,
magica mente
stende le vele al vento,
come barca sul mare.
Viaggia
anche se ferma,
crea scenari fantastici
come un pittore,
dipinge di colori la
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Nelle notturne serate
da un bagliore le labbra si sciolgono.
Nel buio uno sprazzo di luce
esce allo scoperto
nel leggero tocco di due
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31153 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 1891 al n° 1920.
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