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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Impressioni
Le 31206 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
| Avrei potuto simboleggiarla
col tuo nome
forse l'avresti voluto anche tu
Ma felicità non fa rima
con tradimento
Così ho deciso
di tuffarmi in una tazza
di fumante cioccolata
Tieniti pure le tue scuse
ed io ho vinto la mia
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Dormono la notte
sotto i sedili spenti
dei giardini
li scorgo
come lucciole solitarie
fra le siepi
agitarsi flessibili
sotto la luce
lunare
Mi risveglia il frastuono
del mattino
e già mendicano
il cibo con gli
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Cantano gli uccelli
stranamente
dentro le campane, nei batacchi
altalenanti accenti. pioggia
L'ombrello color luce mi
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Dov'è finita la voce del dio mare
quella nicchia abissale scrostata dal tempo
dagli antichi eroi assediata.
Sotto l'acqua l'incanto svanisce
e sull'ondeggiante piano tutto è storia,
per le gesta l'ombre il tempo scavano
semmai
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sussurro di ragazzi
di stanca felicità
in cammino i sogni
di speranze perdute
nell'aborto di notti
piante di schiavitù
e nel sole fame d'uomo
azzannato da belve
obese d'odio
e nel cielo fame d'uomo
azzannato di futuro
aborto
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sullo scoglio tremula
liquida
la voce
lettere gli spruzzi
che scrivono
i margini del cielo
corde di un violino
le onde
note
sussurrate alle orecchie
dei gabbiani
barche che issano le vele
per seguire
il suo canto di
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Midesa |
16/10/2011 13:35 | 4740 |
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Sentirsi vivi in un mondo
ove tutto sembra decadere
aggrapparsi al niente
onde avere il tanto
sensazione stupenda dove immergersi
cercando il Paradiso
Volteggiare nella bruma
sonnecchiando
è l'apice
solo il desiderio
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| Le stagioni mie
Sagomano gli eventi
Ma mi sorprendono
Ancora le lacrime
E alcuni incerti frammentati pensieri
Immersi che danno sogno ai domani
Fantasmi s'Incarnano
D'incanto per dar anima, vita
Dell'Ombra d'Altri
Che non vivono
e
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| Sfuggono i tuoi occhi
e poi ritornano
e sorridono...
E mi spieghi...
Rombo di motori,
eliche vertiginose che segnano l'aria.
La tagliano,
la feriscono,
ne traggono spinta cibernetica
a suo svantaggio.
Sale così a quota
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| Rauca voce di rotaie
sulla lunga via per casa:
la violacea città in salotto.
Contorta come vite
rampicante e mai morta,
parla piano di sera la vita.
Espressioni del mondo
nelle smorfie del cielo,
principianti al punto croce.
Scende
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Nelle inerti
forme,
un respiro non fu,
altro
che il ricordo,
dove i passi scavano
speranze,
in quella rude
e ardita via...
Solo sassi, o forme
perdute,
che parlano ancora,
nel silenzio del tempo...
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Se avvicinassi
le labbra
potrei sentire
l'odore giacere
su pulsazioni rincorrerti
Se facessi finta
ti riconoscerei
anche stasera
sotto sto freddo
Da qualche tempo
non ridi più
emozioni lontane
da una bisca
pagata in tv
Le tue
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Sfugge l'attimo
per ripresentarsi un dì
quando inaspettato
il vivere impone
come succhiello avvolge
battaglia cruenta
onde emergere in situazioni in cui
senza requie affoghiamo
inverosimili parole
acquietano il momento
illusioni
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Da un angolo remoto della memoria
ammiri la notte
velata d'autunno
Geometrie di luci
accendono la via lattea
a
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Farai sogni di luce
per ogni piega di tessuto
e dei raggi che coloreranno il tempo
come in un vortice fantasmagorico
rimarrà la polvere del desiderio.
Tutte le volte che aprirai gli occhi
sarai precipitato nella realtà
e non
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Quel crepuscolo era empirideale*,
pareva un arcobaleno liquido
con bagliori che si scioglievano
sull'orizzonte piatto del mare,
con il sole che si aggrappava
con dita enormi sull'acqua cobalto.
Blu, viola e poi verde e giallo,
e arancione e
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La spiaggia nel mattino luminoso
sole tre barche l'isola a guardare
dopo la notte stanche di pescare.
Lieve la brezza spira dal borgo
dalla torre saracena verso il mare
alla battigia che si prende il sole.
Poco distante un vecchio al
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Lava dell'Etna
sottile cupa e invadente
sull'aeroporto
a squamare gli aerei sulla pista.
Eppure Catania mi ricorda mia madre
e una spremuta
di parenti accaldati
Nubi verso la montagna
e giù nella valle
Santa Croce senz'acqua,
se
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La benedizione,
quella che non passa mai per lo spirito fermo,
ma per i singulti degli irrefrenati,
ricorre alla corsa lontana, nel fuori, nel tempo.
Come di un secondo, cambiano
le mire non combinate di un assorto assalitore,
così in un
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Una fatica immane,
magica architettura
su per orditi e trame
splendida tessitura.
Fili di foglia in foglia,
trappola ben ordita,
insetti di ogni taglia
lottano per la vita.
I mezzi per campare,
dono della natura
ma quanto lavorare
prima di una
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Non se ne accorse.
Era troppo buio il locale,
non avrebbe barattato quel sorso di birra
neanche per la musa dai seni
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Lungo l'ombra dei miei passi,
che ricadendo pesanti suonano
comunque torbidi sul manto morto
e di qualunque profumo ci si inebrii
le narici pruderanno sempre all'eccesso
del febbrile girotondo verde e giallo;
movenze echeggianti e
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Percorrimi,
sono tappeto.
Gioisci su di me,
salta, balla, grida.
E che le tue grida possano toccare il creato,
arginartelo dentro per sempre.
Scucimi piano,
tagliami, scavalcami, sporcami.
Reciderò la vita e della penna
farò
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L'opulento occidente
avviato al declino
chiuso nel recinto
della propria decadenza
finalmente abbraccia
la forza nuova del destino.
Percussioni di tamburi
di riti ancestrali
di danze tribali
richiamano gli avi
Respiri
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Antiche voci
nell'aria stasera
di nubi grigie
in filari smunti
si sfibrano
Acini d'uva
amari e acidi
morenti
sanguinano
E ballano risa
di morti beffarde
sui filari di vigne
vestite a festa
Ombre di vesti
di ombre vestite
nell'aria
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| * * *
Ah, la douce
et terrible nuit
qui me frappe
de misère
toujours!
Dans mon lit
trop
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| Muto è il desiderio del vento
basta un soffio a dire amore
paglia che brucia furtiva e lenta.
Dalla scogliera nera
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il capriccio del vento
senza sosta
spettinava i capelli del salice
diletto pareva
quel dimenarsi di fronde
nessuno
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Eravamo altra cenere
caduta ed estinta
sull'acqua in strada.
Nubi vive di arancio,
grigia accidia del tramonto.
Trascorsi i discorsi,
stille d'organza
perdute nei gialli suoni
di condensa assordante.
I rami ormai mani
scarne e calme a
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E' austero l'astro
che sorge
su spoglie
già avvolte in brume autunnali
e non dissipa il sentor
novembrino...
E' funerea la fosca livrea
che indossa
e dolenti le ombre che allunga
a gran passi
Son pur bigie
le albe
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Vivì |
13/10/2011 17:05 | 3735 |
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31206 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 18751 al n° 18780.
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