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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’254Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Impressioni
Le 31206 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Ogni tanto
pareva che le sue ali
sbattessero ancora
in un timido soffio di vita.
Poi
tornavano ad assopirsi
Come in un luogo senza tempo...
Ove anche i sogni
- straniti -
stavano lì,
accovacciati allo stesso vago torpore
di
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Infiammano
gli attimi d'ottobre
tipico periodo incerto
nel chiaroscuro
ricolmo di dolcezza
come un quadro ciclico
di epoca fiorente.
Inconsciamente si trattiene
ammaliato dagli anni che vanno
varcando amori
accarezzando le pelli
cedendo
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Stanno nel mondo col naso per aria,
timidi e schivi o solari e pure espansivi,
curiosi,
affamati,
entusiasti e
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| Fasci di luce
bucavano i vetri della finestra
attraversando la stanza, si posavano
come ali d'angelo
Che spettacolo meraviglioso
era
la luna, ancora alta e sgargiante
accesa come lo stupore d'un neonato
tronfia
luminescente
Da angelo ad
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Questo segno d'acqua stagnante
riesce a fermarmi lo sguardo
Di mattina di notte scoprendosi
pietra levigata dal passo
legno diventato molle
Gente stancata dal limite
di un'isola denaturata
oppressa dall'ammirazione indifferente
di
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hy ju |
19/10/2011 10:09 | 1725 |
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| schiude al tocco leggero del tuo indice
quasi a volersi dichiarare
varco d'un immaginifico- immaginario
d'un animo- afflato, d'un incanto- sperato
soffia il desìo- rappreso
ad ogni valle ad ogni collina
sembra quasi piangere
brina che
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| Nell'istante innervosire
e puntuale che
precorrere il vespro
il chiaro scuro
s'è disteso
rendondo i nostri sguardi di roccia
Calcandoli distanti
e isolati
con l'azzardo
d'emarginarsi più ancora
pur di vincere il nuovo
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| Desnuda e inmersa en lo profundo
dono su corazón
borrando huellas de absurdo
eliminando borrascas de fuego
.
Rayos entreabrieron sus ojos
recorriendo espacios de ansia
en galeones a la deriva
que entre nieblas entrecruzados
siguieron
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| Ma sola, vana ormai:
voce viva d'occhi chiusi.
Blanda bora.
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| Sola
nella casa vuota
ripenso
con nostalgia
alle serate in famiglia
e la tristezza
mi assale
con un senso
angosciante di vuoto
che mi fa sprofondare
in un abisso
insondabile
di inquietante silenzio.
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| Aggrappati ad un filo sottile
invisibile tra le mani
sfioriscono adesso
i colori della tua tela
Il tuo autoritratto mi consola
adesso che rabbrividisco appena
e ci spingiamo al riparo
dopo aver giocato a sfuggirti
Un regalo questa pioggia
da
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| Uno sparviero verso il muro,
quel muro misurato di ghiaccio
che della vita le membra sgretola
sotto le soffitta del possibile.
Prende la mira e attende
il volo si fa seducente
sulle zolle lacrimate
di perspicace razionalità
ma senza
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Schiocco
golosa lingua
succosamente intrisa
d'acino d'uva.
Chiaro aroma
nell'opalino svelato,
d'erba richiamato
fresco desiderio.
Forse
soffio di rosso deserto
intuito oltre onde salate,
nude dune nate.
Su amari nòccioli
si
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| Eterno vagabondo
il tempo
sosta sull'orizzonte
improvvisato ripiego
discosto
dai confini terrestri
lento
muove passi
da infante
lungo meridiane celesti
in grembo
resta il ritmo
del suo pulsare.
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*
sfiora i pennacchi delle palme il vento
sbuffa il tormento sull'onda
passa la solita moina arrancando
arrecando danni sulla sabbia
- le dita nei capelli -
sprofonda il giorno ancora da venire
nel baluginar del sogno
- ancheggia provocando
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Mi sorprende il tramonto
il tondo rosso declinante.
Affretto a vederlo il passo
il viola sale dalle montagne.
Ohi, ch'é rimasto uno spicchio
la pupilla d'un occhio morente!
Il cielo è sul lago trasparente
e la luna d'argento
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Sembra danzare, quella nuvola
di puntini neri davanti agli occhi,
feriti dallo spavaldo scintillio
di quei raggi che filtrano obliqui.
Sferzate dorate a riscaldare
tra le persiane semichiuse
quello che è il mio mondo, come
calda mano sulle
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Vilma |
18/10/2011 08:36 | 1415 |
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Sprezzante tono corre sul filo
incandescente
schiude davanti a sé il passato
critiche situazioni
s'impennano
ognuna nella sua arnia
sgambetta
truce
intima scadenze
verbi si disperdono
onde non soccombere.
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| Ombre della sera
avvolgono come bozzolo
frammentano il mio urlo
Come nuvola di fumo...
Tra cristalli di zaffiro
Nella bolla argentea
Di un miraggio scomparso
Nel buio...
Attimi dediti
per scoprire me stesso
adagiato sulle ombre
ripongo
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| Una vena solare
fra viottoli indecisi
e sguardi nodosi d'arbusti.
Perso in grovigli,
trecce di spine a pioggia
fra le chiome battenti
dell'ansia meridiana.
Non è tempo di parlare,
ogni rosa alla sua gloria
se ne fossero
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| Perdono negli occhi
alle parole "ho sete"
in qualcosa che cambia
senza più essere tristi
né vulnerabili, ma
essere amati
senza cercare
le colpe
ma solo essere amati
vedere nel volto
la gioia
l'amore del
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| E furono dotti e riservati pure
nella nebbia invadente del non dire
perseguitati e spauriti appassirono
come un fiore di solitudine impregnato.
Ignari del destino musi d'avanzi vissero
nel peditempo infame di lesione morale.
Giocarono ai soldatini
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| Come un piccolo racconto
dentro un libricino
le nostre vite.
Con il passar del tempo
si ingialliscono le pagine,
diventano ruvide,
si perdono lettere
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Ed andar via lontano
dalle rive del linguaggio
naufraga su una barca
senza lettere né voci
riempire l'anima di silenzi
quelli colorati di luce
e riflessi iridescenti
di stelle sbriciolate nell'acqua
e quei silenzio disegnare
di
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Come un cervo mugghiante
mentre rinselva dopo l'assalto,
così è tornato il freddo.
Risveglia il predatore che ci dorme dentro.
Ma è un risveglio breve, al limitare
del sonno lungo dell'inverno.
Nella campagna brulla,
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| nei grigi frammenti gioca celeste la rivalsa
di un'iniqua condanna costretta d'ufficio
giace movente nell'alternanza di spasmi
l'ardita pretesa di generare eterno calore
nel chiudere pesanti le palpebre secche
vedo dagli occhi freddi riflessi
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| Una dietro l'altra
liriche si rincorrono
con il fiatone arrivano alla mèta
fuggi fuggi
per lasciare il posto all'ultima arrivata
sospiri respiri si confondono
in un mulinello ove
solamente l'educazione
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| M'avanza a far segugio
all'aroma del caffè
di lato la via
Come piccoli sassi
a far indicazione
sul lastricato
a risvegliati riappari
Ed il mio assenso
esita, oscilla
mi cibavo d'oscura emozione
per le cattedrali spoglie
Anche
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| Once I saw the loneliness in empty cups
be warmed in the showcase with stories
through colourful window kissed with snow avalanche
Both have joined hands
unusual to send a greeting
after I saw solitude in space
between stars and people
I decided to
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Delirio del bello,
del fine, del puro,
bizzarro pennello.
Circondi natura,
colori, intelletto,
non sei perfetto.
Un tratto deciso
impronta una tela,
muta l'aspetto.
Sorreggi il tuo crine,
legato ad un legno,
assecondi la mano
con
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31206 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 18721 al n° 18750.
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