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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Impressioni
Le 31206 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Il bello di volare schizza
tra le cose ferme,
lì da infiniti anni sfumano
cambiando odore ad ogni istante.
Per
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*
Ecco che mi rapisce
ritmo muove i fianchi
Sin nelle mani s'insinua
il batter del tempo e dentro
seguo, roteo passi
Ballo
come dovessi
viver di quello, come non dovessi più
camminare, ma danzare
al tocco
segnando il
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Ti seppellisco estate
con i tuoi cimeli.
Voglio accarezzare
i boccioli del tempo che arriva
per fugare dai miei occhi
l'affanno.
Sono io
che muta
prendo il mio carico di pensieri
fuggenti i silenzi
scendo verso quel giaciglio
promesso
per
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rottami di labbra
cresciuti bambini
d'inverno ribelli
vissuti d'un giorno
vent'anni il respiro
acceso di lacrime
vent'anni il sorriso
stretto d'amore
vent'anni la vita
silenzio di destini
cullati di mai
vent'anni e noi
vent'anni...
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| Adehla suona le sue natiche al ritmo del tamburo
quello della grida che richiama al giusto
quella che riporta al decreto ammutolito dal fato
Adehla è perduta tra l'ira funesta e le grida d'allarme
s'accascia sgorga in tutto il suo dire
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| Non so cos'è, lo intuisco
tu invece sì e sai perché, lo intuisco.
Sarà che ho sempre pensato a noi
ma invece era tutto chiuso in me
dov'eri? non qui
o forse sì ma non con me
"Brinderemo a questo
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Saldan |
22/10/2011 00:50 | 1700 |
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| Invecchi perché
perdi
i capelli
i denti
la prostata
i desideri
perché
stenti
a star dietro al nuovo
invecchi perché
credi
di non aver sfruttato
i tuoi anni migliori
perché
ti sembra
di scolare la
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| Ricco di me stesso
fiuto il cielo.
Sopra, dentro, ovunque
mi completa.
In tasca due pensieri
andati a male.
Un pugno di ricordi
tra le dita.
Sorride la mia nuvola
e si siede
su un orizzonte prossimo
al domani.
Io ricco di me stesso
e di
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| Lei lo amò perdutamente
quando toccò terra,
lo amò dentro vene di fuoco
come ombra sfocata
nel rosso vermiglio dei suoi sogni
Lo attese - negli anni burrascosi -
con fermagli di speranze alla porta
E lo attese, e poi lo
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| alchimia emotiva
oltre la finestra orizzonti
incanto
meditazione
libro illuminante
mi basta un gesto
una parola
intreccio di pensieri
passato presente futuro
ora sono una cosa sola
coscienza aperta
mi ricordo ieri
la piazza la gente
ora solo
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| Colpa del vanto se ho imprecato
l'umiltà, per stordirci
l'età con fumo e vini buoni.
Erano un cinema da quattro soldi
quei giorni passati
a raccogliere esperienze da B- movie,
anni di commedie a passo lento
fingendo col
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Ritorta come telo
che sulla spiaggia
l'onda lo copre
e non c'è più
no, non c'è più...
più...
Così mi ritrovai
dopo aver atteso
l'ultimo giro di vite
della marea
d'una marea...
rea...
Alcuni dadi
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Smidollata figura d'uomo
si regge ritta d'orgoglio
invero non sincero,
bruco senza arte
s'avvolge nella seta
- culla letargica, grembo d'un nulla cosmico -,
spoglia la morente crisalide
e indossa pizzi leggeri di farfalla,
variopinte vesti da
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*
Il futuro è un'onda anomala del tempo
che spesso costruisce o demolisce...
e l'ignorarlo ne fa docile sentiero che invoglia a proseguire...
godendo il sole quando si nasconde
graffiando l'anima di storie a lieto fine
ebbri d'un
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| La tua letizia
discota
ha seminato inconsueta allegria
quando senza proferir parole
m'indicavi il tratto
dei ricordi
Ma
non era
più la parola
che pronuciavo
quando la lontanza
restava disgiunta
La tua gioia
in lontananza
ho
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*
ai nastri di partenza tutto chiaro
piovevano indecisioni sul vissuto
nel mentre che la vita c'assorbiva
drogavamo le giornate ad ascoltare
a leggere, succhiando le emozioni
forte della gioventù, potenza interferiva
tra la nostra
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Che noia star male
ciò nonostante ti penso
Dove sei
tu sei qui
a dar peso ai sogni miei
Osservo stranita
disegnando con le dita
attraverso il vetro
la vita che cruenta
pur di speranze è fatta
come il verde della mia stanza
di
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Cammino per la strada,
lentamente,
con lo sguardo rivolto verso il basso.
Scalcio i ciottoli, lontano
e ricordo...
loro mi ascoltano.
Ho raccontato i miei ricordi,
sassi, foglie e ghiaia
mi conoscono ormai.
Scalcio piano, vado avanti
mi
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L'uscio grigio della vecchiaia
al tredicesimo lustro
spuntò nel lago di nebbia.
Intravedevo la riva in fondo
ma non avevo fretta
seguendo due cigni a nuoto.
Ecco che piano s'apriva
sentivo il flusso del traffico
scorgevo una fonte
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Sogni di luce
giacciono dolcemente
in una terra straniera
come anime invisibili.
Seguendo orme
perse
nelle solitarie campagne.
Volano nei cuori,
lungo pendii e scogliere,
per le valli e i deserti
Inseguendo il sole
...mentre il vento
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Parlavo allo specchio
all'altro me stesso,
riflesso il piacere
il controllo ormai perso.
E' semplicemente successo
vedersi diverso e amarsi
per questo.
Incrociare uno sguardo
vuol dire rubarsi
qualcosa dell'altro
senza
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Poesia,
semantica del pensiero poetico,
interazione dell'anima,
parole uscenti
da quel sentimento irrefrenabile
che lo spirito eleva,
che l'aria avvilisce,
che i polmoni ingrossa,
che il cuore
come il cristallo crepa.
E'il momento di
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tiepido pallore di un lampione
ad illuminare il volto
ferma ad aspettare
si spenga l'ultima insegna di un bar
dai vuoti passi
randagia
come un cane in cerca di padrone
biascica nel silenzio
fredde parole di vento
rivolte alla
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Midesa |
20/10/2011 13:19 | 3710 |
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Vieni a me spazio indefinito
colore di agnizione pudico
che dell'attimo attendi il genio,
che del fato il gioco pepreti.
Ogni svincolo il proprio destino
ogni dimora la sua evoluzione,
nulla assecondato sul colle tuo indagato
persino i Re han
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| Gelide scie a nutrire la pelle dell'anima
sentieri percorsi a piedi nudi nel fango
capelli di stanche meduse
a nascondere la forma del viso
ho come voglia di pioggia
odore di terra bagnata e lucide foglie
boato a silenziare ogni rumore
barriera
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| Resti di carta
piume di sogni
e occhi appesi
sul chiavistello di luna
ombre giganti
e pacche celesti
dal viso difforme
...millimetri e verità
all'infinito
alternano la danza dello spazio...
le distanze sono dettagli
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| Me ne sto qui sospeso
a fiutare gli umori della sera.
Dalla panchina fredda
da cui si può godere il lago
non si distingue più dove cominci l'acqua
o dove si distacchi il cielo.
La si immagina soltanto
la curva del piccolo golfo di
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tessiture incolte di liberi pensieri
nel simbolo del tempo
ingoia riverberi di vissuto
che attendono il planare d'un
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Una strada di pelle
la debolezza
scorre vicino alla carne
liscio desiderio
di lasciar fare
slega brividi di piuma
pesante bocca chiusa
pianto che frana
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Mela |
19/10/2011 23:35| 1090 |
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Guardo lassù
dove stridono i gabbiani
anche le farfalle lo hanno scelto
come ultima dimora.
I miei occhi alti
su quel letto di musica
che si fa canto di tante illusioni
su quella marea di parole
serrate nei sogni.
In lui mitigo la mia
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31206 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 18691 al n° 18720.
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