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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’250Autori attivi: 7’476
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Impressioni
Le 31206 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Rubati
colori, odori, umori
dentro
il mercato
dell'isola a tre punte.
Modella
sensuale
immersa
in quel cuore
di
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vorticose gocce
di folli silenzi
librati di danza
di ciechi corpi
d'un mondo sordo
d'urlanti anime
vere di tristezza
vere d'umanità
fragile
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Si distraggono le vecchie persiane
in un rem di fuoco e pane,
affamati ricordi lontani
sopra assi che sostengono il tempo.
Ed è sale per l’occhio che pensa,
stringe in silenzio cirri di creta
terra sepolta dall’anima tesa
davanti ad un
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lo sguardo fruga tra gli attimi
scesi fino agli occhi
ad annebbiar la vista
ingarbugliata folla
non dipana emozioni
nessuna luce tra volti oscuri
nell'ansa di un respiro
corde che si tendono
l'attesa
folle discesa
da cui far presto
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Midesa |
04/11/2011 13:20 | 4184 |
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| Bollicine d'esultanza
nascono ad oltranza
nuotando come pesc'impazziti
senza meta
senza speme
ma saziando la sete
d'un'atavica previsione
che di me fece il peccato
e la stess'assoluzione
...che più non v'è.
Giro di
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| Clangore magnetico
dilata la senzazione
nero vibrante e nuvole
movenza
fascio di luce che scivola
tra volti fermi nel movimento
che s'intravede dal finestrino
riconsegnando
sagome e apparizioni
in chiaro scuro
Adombrati alberi e
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| Il brulichio dell'alta tensione
nella fitta ragnatela
umidiccia
ronza
a mezz'aria
nelle orecchie sorde
del condannato.
D'un
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| E ancora tu.
Babelica mi rivendi
avorio e detriti.
Quella mano pescatrice,
remoto rammendo
di aracnofonìe a lese
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Lassù sulle colline
tra i sentieri e le viti,
profumano le antiche botti,
dove il tempo amico rimase,
nei volti
solcati dai giorni.
L'ora che passa
nel lento salir di nebbie, di pensieri.
Portano ricordi,
nel rosso di un
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| Voci
nei silenzi che danzano come foglie nel vento
perse nel rincorrere echi
di antiche memorie, in giorni stanchi
là, dove si ricompone l’era
sotto un cipresso triste, in soavità d’assenza.
In questi stanchi giorni di Novembre
tappeti di muschi
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andando a prendere le nuvole
sfidando il cielo che le accompagna
- io e te in montagna -
fermi al passaggio a livello
di quella stazione incostudita
- inaudita voglia di raccontarsi -
volti segnati dal passo fermo delle ore
- la luce rossa
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| L’odore di legna che arde,
e giorni sempre più corti
e loro stanno là
intorno a quel camino
dove insieme ai ricordi
d’altri tempi e d’altri giorni parlano.
Antichi suoni che dicono
di storie di mare e di tempeste,
di viaggi
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Spicchio di cielo
di fragranze amare
gialle di ginestra
pensiero di scirocco
umido fiato appiccicato alla pelle
rovente alito che sale
dal ventre della terra
fino all’anima del cielo
fucina di menti eccelse
a fabbricar saette divine
e
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Bionda Selene
che timida impallidisci
alla prima carezza
dell’aurora
è forse la rugiada
il pianto tuo
versato sugli orrori
della notte?
Un cammeo il tuo volto
e diafana veleggi
sull’ultimo spicchio di cielo
correndo incontro alla
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si affievolisce l'attinenza dell'occasione
nel battibaleno impercettibile
affonda l'estro intrigante
nel carisma dotato
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Piangono cipressi
presso il ciel tendono
spinosi rami di stille roridi,
pensieri ferali grondano.
Carezze a spostar veli,
lembi d''imago celeste
scorciano.
Annuba
sol non arride
sbianca in ombra.
Vento inquieto
i tronchi
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T'abbandono,
prima
di saperlo
nell'illuso
accostarmi
ad un poi.
*
Forse
anche tu,
aggrappato
ad un
conto
in
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Candidamente adagiai
le ferite sul davanzale
tinto dal tepore d’un raggio.
Volsi lo sguardo
- destreggiando come tra
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ho del catrame sfuggevole
che vive sotto le unghie
e una piccola cimice
morta dentro il naso
quel bacio
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Come l'alba in autunno, resa cupa dall'alito dei campi,
L'anima ormai vissuta, offusca la tua vista.
Cerchi tra i ricordi i momenti più importanti,
scarti ciò che fa male, sopravvivi con ciò che resta.
Getti nell'aria il
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| Museo di Capodimonte.
Quadreria.
Salone caldo,
luci soffuse.
Odore d'arte,
odore d'amore.
Apre i muri di cinta Ribera
resuscita il Cristo,
scompare il sepolcro,
si illumina la sala.
In estasi la Maddalena,
ha lunghi capelli,
di cenere il
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| Scendeva la Notte. Gridava la selva.
Splendeva la Luna qual cupida belva.
Il canto trillava del docile grillo.
S’alzava un latrato, terribile squillo.
Scrutavo perduto nel gelido cor.
Il manto del cielo copriva le stelle,
il sonno cullava di vergini
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| Tutti lo vedono,
in pochi lo guardano,
qualcuno il pane,
chi lancia una moneta,
e chi una coperta gli regala,
una minestra alla mensa
un paio di scarpe,
un maglione, e così sia.
E’ elemosina che cerca
o il calor della minestra?
Certo
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| Gocce d'acqua in musica
scivolano sui vetri
tepore di silenzio
regala tenera atmosfera
accade ... ed è quiete
I pensieri vagano leggeri
l'anima sonnecchia
e il corpo si adagia morbido
avvolto da tiepida coperta di pace
Il mio essere si
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| Il cielo è grigio e già prepara
le lacrime che cadranno a fiotti
sopra una terra amara e disillusa
coperta ancora di dolori antichi.
Come il cielo anche l'albero si spoglia,
cambia colore, dona la sua foglia
che imbrigliata nel
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| Protagonista imponente
oggi il sole
fulgido magister tra timide nubi
dona lucentezza sulla piatta del
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*
S’allarga la luce
sul lato appartato dei lineamenti
*
negli occhi
senza misura si distende
l’interno dei pensieri
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La sera invertebrata,
sdraiata è donna
sulle creste e sui rami.
Anelli di nebbia alle dita
di vergini neon; tic della piazza
smunta e cementata,
divelta in rughe di smog.
Le chiome increspate.
Che aspro è novembre
sincopato in
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*
ultimo domicilio conosciuto
il ricordo
*
cancelli di cielo da aprire
per camminare prati del cuore
*
una manciata di terra
per coprire amare verita'
*
fiori di campo
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Midesa |
01/11/2011 16:53 | 4002 |
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Farfalle chiare
tremule
guizzi fioriti,
cedono
a foglie fragili
accartocciate
perdute nel colore
scricchiolano
in punta di piedi,
con dorata sensualità
volteggiano
di vetro in vetro
come nemmeno
un usignolo sotto il
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31206 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 18571 al n° 18600.
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