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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’096Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Impressioni
Le 31188 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Il tempo è quello che rimane
Dopo che abbiamo vissuto
Cercando uno spillo nell’oro
D’un pagliaio dopo che abbiamo
Cantato a squarciagola le note
D’un’infanzia bruciata
Il tempo è quello di una sera
Dopo che abbiamo affrontato
Il
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Momenti impossibili
si stagliano
linee rette senza fine
s’accavallano
danzando imperterrite
non esiste requie
morbido e friabile pane
raro lumicino
incandescente accattivante
come calamita attira a sé
sguardo evoca
quel che sempre
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Se potessi esaudire
tutti i miei desideri
non sarei felice
sarei solo una donna
senza desideri
se potessi cancellare
uno solo dei miei desideri
cancellerei il mio continuo cercarti
Se potessi nascondere
uno solo dei miei desideri
nasconderei
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India |
28/12/2012 07:34 | 2055 |
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E scavo
lungo argini di fuoco...
a mani nude...
unghie spezzate...
penetrando a fondo nel solco
della notte accesa
di spine.
Spasmi riarsi
tradiscono
angosce e voglie,
febbre furiosa ed assetata
svellente
ogni pensiero lontano
da quel
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Volava nel vento
possente...
Ma in fondo non era niente.
Un falco girava
voleva fermarsi
stanco del lungo viaggiare.
Un'ombra nel cielo
inseguiva una rotta
vedendo il sole
che sempre più si allontanava.
Un falco volava
sembrava
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Questa concretezza,
questa materialità
che converge
nell'ambiente
che sono io,
gli incontri, gli eventi
l'accezione dei pensieri,
la vacuità degli oggetti,
disgiunti da me
nella deiezione
e nella variegata serie
di percezioni
e
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Vanno le note "Autumn rose",
il mare scopre le sue rose di brezza
in un ventaglio di stelle,
ho vergogna della notte.
Allungami un pensiero,
una conchiglia di velo dimora,
dammi parole di giunco.
Vanno le note "Autumn
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Non c'è più alba
su me
non sento le parole
che svegliavano
il mio cuore
non sento il brivido
di un
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| Travolta dalle rime ovunque esposte
Di lirici che ogn’or metton su carta
Il brutto e il bello della loro vita
Mi chiedo perché mai le mie parole
Dovrebbero arrivare al grande cuore
Di alcuni che, per caso e basta,
Scorgono là fra tanti
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| Spumeggia l'onda
sugli scogli
avanza ed indietreggia
come per cullare
tutti i sogni
rinchiusi nel cassetto
ormai da troppo tempo.
E' una nenia antica
quella che odo
quando appari lucente
ai primi bagliori dell'alba.
Fresche le tue
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| Della musa di Klimt lo stesso sguardo
e gli stessi capelli tu possiedi:
giunta con un notevole ritardo,
le tue grazie ai miei occhi ora concedi.
I seni nudi posso immaginarli,
ma piccoli saranno certamente
come quelli nei quadri: nel guardarli
ci
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| E' vellutata l'aria questa sera.
Basta una carezza, per dissetare
l'arsura delle ore e i sogni lasciati
con la polvere in bocca.
Le case s'illuminano da sole.
Il vuoto scorre senza meta
e fa grigio l'abete di farfalle rosse
chiuso
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tramonti rossi
quando il mare tradisce
e affila sogni
Costantinopoli non mi tentare
le vie del porto tremano l'aurora
delle ere scure andate a morire
fra i deserti delle sere innamorate
Stringi una spada di nostalgia
per non fermare la carne
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| Spazio deviato, pianto inatteso.
Riprodotto quantico o miraggio
salvato in strisce audiovisive
di un robusto miracolo tridimensionale
Eccola: disperata
la selvaggia metafora di vita,
s'impone ulteriormente
nel fermo immagine.
Spazio
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EnzoL |
26/12/2012 19:07 | 2040 |
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| Sonnecchia il tempo
tra le nere braccia
della notte,
tastandone i confini.
Attende il futuro,
che già è qui
nel buio, che sciama
fra ciechi cunicoli.
Incerti passi
ove lo sguardo
penetra lo spazio
infinito.
Sotto
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| Irrequieti oggi
e del color dell’indaco
muovono i pensieri.
Come nel vento il mare
felicità
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| Succede che ci metto dentro tutto io la sera di natale
il tuo piedino gattesco che perde sempre un calzino e passa indenne ovunque
il divario tra me e la mia consuetudine che stacca addosso un dolore e sale sulla vetta del pandoro ridendo
e questo non
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| Per anni sul pontile a riattaccar reti
morse di rabbia sfilacciate per la fuga
intrappolati
nell'angoscia si
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| Quattro i minuti, quattro vite
le volte fino a che
il coro castiga oracoli
recide rami, tronca di netto
trascina gli
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Ma ecco che da dietro il sole
arrivò l'eterno giullare
e senza mai dire parole
con impertinenza si mise a ballare.
Lui saltellava rischiando la vita
sopra una striscia d'arcobaleno
e scivolava come sabbia tra dita
per poi sprofondare
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In questo palpitare misterioso,
fantasmi ricolmi di pensieri
intrecciati tra fili di ferro,
vagano alla ricerca di brividi
intrappolati fra abbracci e sospiri.
La rabbia, catena arrugginita,
stride al buio come binario
usurato da profondi
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| Esco in spazio cittadino,
ma improvvisa, sottile,
insidiosa amarezza
mi percuote.
Non vedo il fervore
di Sua
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| Le cose astratte, tutt’al più deboli
sanno come finire
in cerca del tunnel
dietro la luce
superati gli
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| Come si fa
a dire di no
dopo che sembrava
tutto perfetto.
No! Non sono pazzo
o dico cose inutili
tutto ha un senso
il mio...
Come il cielo e la terra
voglio solo costruire
senza distruggere.
Come si fa
a dire no! Non esisto
quando invece ci
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| Nelle scansioni soniche
intuivo
l'appropinquarsi
sublime e minaccioso
di rarefatti
ghetti armonici
dove le paure
intormentivo
in anestetici
mondi immaginari.
(vedevo in cuffia
universi melodiosi
visibili soltanto
alle mie orecchie
e alle
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| Chissà dove.
Forse ancora in Russia,
quella morte di profilo solo per me.
Un'altra parodia della sera
stesa e crocifissa ancora su di me.
Un atrio balenò spento
a dirmi "il freddo attraversa
i portici
i cieli d'altri
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| Il vento agita una lacrima di sole
Sospesa tra i rami di giornate senza te
Il rosso di una bandiera
Arriva fino al semaforo
Contravvenendo il dissenso
E la contrarietà dell'anima
In questo deserto senza voci
Disincantata folle
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| ti sento tra le dita
soffi leggeri
d’incanti sorrisi
anima ribelle
che germogliasti
nel mio ventre
nel fulcro scintille
di forte attrazione emotiva
mi baciasti
i mezzo alle tenebre
radiosa principessa d’assenzio
tu che regni nelle
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| Comprendere ancora
Sono l'idiogramma
D'un totem abbandonato
Cristallizzato
Compito altezzoso
Intuire il senso denso
Del male che ha frantumato ogni cosa
Il corso d'acqua
Trascende rimorchia
Non ho approdo, lanterna
Darsena
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| Rio de la mercadera
per tre lire
due fette di polenta
Le taglia svelta
e te le porge chiuse
in una spessa
carta da zucchero
dello stesso
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hy ju |
23/12/2012 14:51 | 2447 |
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31188 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 14791 al n° 14820.
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