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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’091Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Impressioni
Le 31187 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Libera ascesa
d'un sogno,
tra cielo e mare
il suo rifugio
Senza fine osa.
Sarà aldilà dell'azzurro
il nuovo orizzonte,
un ponte di desiderio
sul labirinto della sua anima.
Che un dì l'aspetta,
un pertugio,
sul
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Il buio inghiotte la gente
che ha seppellito
il suo paesaggio interiore
tra i sentimenti rimescolati
nel grigiore della cattiveria...
La luce deturpa
i lineamenti dei volti
che si nascondono all'esistenza
solo per paura di esaltarsi alla
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Scolpita
dal vento caldo
come carezze
indelebili sul viso
ascoltando
il racconto
di dolci musiche
suonate
da raggi di luna
su manti innevati
di rosa tramonto
abbracciando
il ricordo
profumato di magnolia
su labbra disegnate
vorrei
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Non son di casa in quel bar,
altra strada, altre luci,
volti che non saprei disegnare,
a parte il tuo che sa di cielo e di luna.
Ma son sicura vi tornerò,
se non altro, per quella stretta di mano,
per la voglia di sfuggire alla tacca,
con la
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In viaggio sulla via del ritorno
gocce di pioggia violenta
e tutto buio intorno
e nell'aria un profumo di menta
Il
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| Ahimè l’ignavia ti colse
ed ora d’anodino abbigliata
colmi di roboante nulla
quel vuoto che aderendo strozza
misconoscendo il vero
e recalcitrando la bisogna
L’ombra tua tace l’anima
nell’assenza
nei lampioni spenti
nell’eclissi
e nella
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| Vent'anni di sera
di quei tuffi nel mare
in quell'età spensierata
dove scompariva ogni male
quando effimera diventava
ogni ebbrezza rubata
ogni singhiozzo, ogni emozione
un unico bacio che impregnava quei giorni
nella fresca
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siamo diversi noi, siamo diversi
fingiamo noi stessi negli eventi
lasciando che la vita ci reclama
siamo diversi noi, siamo diversi
scopriamo le stesse ombre dei rami
offrendo a Dio ciò che noi abbiamo
ma lo stesso siamo diversi
le mani
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Non mi spiego
questa inquietudine,
questo opprimente silenzio
che invoca mie parole.
Svuotato l'animo
da insolventi
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Languida serata di maggio quando
ormai scemato rumore del giorno
e fissato panorama di luce
sotto i tigli le narici
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esco.
verticale
banalmente senza annuncio (non questo) – esco
andare tornare
nel mezzo: un viaggio – gratuito
di rossi neri, i gialli faranno capolino;
quel bimbo con i capelli – e occhi (anche mani) gambe – ha i suoi anni
e una cartella
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A testa bassa, chini
sotto il peso d’un giogo
che rallenta, trattiene
mortificando le ali.
Tutto il nuovo che appare
codifica suoni, connette
risolve errori, creando parole
transfert via etere senza confini.
Bugie ben dette, nascosti gli
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| S'ostina nelle lacrime del cielo
L'acino che affogano la pena
L'occhiata d'un felino
Goffo e sprovveduto
Il computo su di un palmo
Di chi Rimane
E lacrimano le fronde
Alla sorgente di un sogno
Si increspano anche i vestiti
Più
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Intanto mi chiudo in un qualcosa
come una macchia, un punto
un puntino nel punto
dove galleggia
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Si inseguono
dolcemente cullandosi
nello smeraldo vivissimo
le bianche dimore
adagiate sui colli
per la strada di St. Michel
assopite
nel sereno autunno
Indifferenti
nascondono il fantastico monte
che retto s’erge ad infilzare il cielo
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Soliti gesti
che s'inseguono
lenti in questo
tempo dilatato.
Solite parole
logorate dal
continuo
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miliardi di silenzi
bruciati d'un attimo
urlato di essere
lentissimo immenso
ubriaco di vivi
poesia di
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Quando son triste
penso a te Signora del niente,
che in un attimo
hai guardato alla vita
e più che al sole
hai pensato ad un ferro rovente.
E penso a quanto oggi
tu sia meglio di allora,
quando ignara mostravi
il gioiello ovunque e a
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Oh zolle, antiche zolle!
Vi tingerei
i vecchi muschi smunti
di cere vigne al sole,
di gocce silenti di gemme
adunate in gerle di viole.
Vi darei dell’alba
la farina del suo grano,
bianca come l’alito di una rosa alpina
per impastare i sogni
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Non tremare!
L'acqua non è gelida
dove il sole rifulge,
nell'onta del terrore
la speranza continua la crescita.
In fondo ai tuoi occhi
lentamente dissolve l'oscuro,
l'azzurro accarezza le ciglia
d'un limpido splendi e lambisci
con
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Letto di mare
per cullar come un bimbo
teneramente
i ricordi.
Pianto di luna
per ricoprir d'argento
l'amarezza.
Vento di notte
per spettinar
le onde
che silenziose ricoprono
i tormenti.
Luce di stelle
per dar respiro all'anima
e
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Svegliarsi leggeri
senza problemi
dolce tintinnio
accompagna le ore
come libellule planiamo
ove l’incanto
senza
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L'immagine di lei
sbiadita...
Come un foglio
cancellato dalla pioggia.
Ricordo di parole
ormai perse nel vento
e quel suo sguardo
sempre così triste.
Un'immagine che resta
impressa nella mente
come un quadro
attaccato alla parete
tu
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Tu, dispersa nelle oscure viscere,
raminga nelle paludose strade,
galleggiando, bianca pomice, cali
nella nera ignota
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All'improvviso l'agave
caldo che opprime
don't cross the railway line
e ci mancava pure questo blues
tra poco meno d'un'ora
mercato rionale e cantastorie
possibile che non ti vada mai bene niente?
camicie da scartare
una sola cravatta
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| La musica ci risveglia,
ci spettina ad ogni piacere
e ritorna in quella stessa gioia fatale dell'infanzia.
Il volto della musica è tagliata da uno strano sorriso.
Anche dopo il suo ascolto,
la musica viene ricordata con affetto.
Nella
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Cedi
alla luce il piacere di dormire.
Non sperare.
Non è gentile la notte.
Il mare d'inverno
è gelido
e fredda la guancia che s'appoggia,
lontane le mani
dal cuore. Cedi
all'occhio il piacere di chiudersi.
Non sperare.
E'
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Ancore d’oro,
e nel sonno il silenzio
delle acque
marine,
seguivo voci,
voci di stelle fra i sassi del fiume...
E ti cercai in silenzio,
dove dormono
le nubi,
e sotto la neve d’inverno
aspettai l’alba
e ancora,
fino a un tuo
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Il mare vive gli occhi.
Raccontano branchie di passioni,
ed è la sera a dirmi di restare
a fare la rondine.
Il mare vive gli occhi.
I solchi di una vela rammentano
giorni esclusi,
ed è una primavera la brezza
mi canta il suo
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ho voglia di cantare vita
stamattina
sulle tue note d'azzurro
ho voglia di perdermi
tra le infinite vie
di case
che hanno per finestre
raggi di sole
ho voglia di schiudere gli occhi ai fiori
e di stendere le braccia agli alberi
ad uno ad
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Midesa |
22/01/2013 08:49 | 3782 |
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31187 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 14581 al n° 14610.
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