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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’077Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Impressioni
Le 31187 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
D’eco s’inonda il pensiero
nel lieve giovine tornar
e il rinverdir
dei giochi, in strada
sovviene all’acre tempo
che l’animo cheta.
Di letizia or la mente
avvolge l’invito del sol
che mi accarezza
mentre di vita
gli occhi si cibano
e il tuo
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Profili delle verdi colline,
dai vetri dalla pioggia bagnati
vi guardo come visi conosciuti
in questa giornata cupa e
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Di romantiche brume
Di lunghe notti
dietro le finestre
ad ascoltare
il mugghiare del vento
il lamento del fiordo.
Di chiare iridi e intente
a frugare terre d'ombra
lontane
Di leggende e di fumi
Di frange entro le rupi
nude di albori
Di
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| Scende il drappo
sul far della sera
S'ammanta la volta
d'un luminescente mantello
tratteggiando di stelle
il buio si riaccende
Sulle dita scivola lieve
Sabbia fine d'impapabili
Universi distanti
Si vestono le ombre
Di fini e
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| Una notte arrivò, senza avvertirmi
con furore di stella,
ed entrò silenziosa
nel mio petto bollente
senza annunciare chi fosse,
senza cercare risposte...
Solo l'accarezzai,
con tremulo tocco,
come il vento fa con le onde
sul mare
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| Un pizzico dei suoi pensieri
navigano l'onda,
l'osservo
sul muretto seduta,
mentre calco l'orme
sulla dura battigia,
nel suo sguardo lontano
a spigolar forse un sogno.
Accenna il sorriso,
fulmineo or si spegne,
uno sguardo, un sospiro,
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| Un gocciolino ed un altro ancora
si ripete quel gesto
lasciando una traccia nel petto
solco di sangue
lacrima senza requie
parole gettate al vento
non trovano pace
soluzioni a portata di mano
come bruma rimbalzano
offuscando
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Giace in muta dissolvenza
una linea opaca all'orizzonte.
E prospettiva inciampa nell'incerto
declinando quel che è stato.
Uno sguardo non distingue il tratto
se il pensiero cade dietro al velo,
spazio che può esaltare il
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Ti sto seguendo
sull'orlo della pioggia
nel volo basso
di rondini nervose
ma non ha senso
restare controvento
a respirare
il silenzio dell'ozono
si è già smarrita
la canzone dei tuoi occhi
troppo leggera
nel turbinoso
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Vola la mia anima,
là, fin su il cornicione
in cui il mio respiro ormai s'espande
come in un cieco fluttuare.
In un bisbiglio di luce,
i raggi vitrei di un sole di marmo
illuminano il mio albeggiare
in voluttuosi colori
che su tele
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Io continuo a muovermi
sui miei piedi nudi
trascorsi a ballare.
Con l'umida notte
gratto da parte la scorza
-e scorgo-
sfilettata la mia ombra.
Netta separa
la linea di mezzo
fra me e quelli che vedono gli occhi:
altra cosa è la
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Un foglio di carta un filo di giada
spostando l’oriente
agganciando le pietre
e cadono stelle, affondando nel mare
sussurra un poeta
sul vento d’Aprile
staccando due foglie
ammutinando le fronde
trema quel foglio di rime interrotte
su limoni
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Hanno occhi di fuoco
le ombre della notte
demoni fiammeggianti
di oscuri sogni
che turbano
il mio tormentato riposo
ed è alla ferale Dama
che penso
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Cercare nel mondo pieno
di gente vuota qualcosa ...
Scoprire, nel mare
della disperata rassegnazione,
il senso della
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Zina non conosceva il colore del mare,
coi suoi quindici anni ed una valigia vuota
s'incamminava scalza lungo la polverosa strada di paese che portava al mare.
Nessun amico, nessun perdono,
quegli occhi azzurri d'un azzurro mare
sconfitti e spenti
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L'agrifoglio era già porpora
e il viso ancor più che pallido
ti muovevi appena
e forte in me generavi scompiglio
poi mi chiesi come potessi
arrecar danno a chi in piedi si reggeva
a malapena, esile gambo di vischio
sotto il
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Zitta!
Non ti lamentare
perché alla fine, un po’ te lo sei meritato
credevi di poterlo cambiare
senza mai chiederti se
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Scrivo, e in mio cor la polvere
d’un ermo s’alza e duole
mista col sangue esanime,
orba di stelle, e suole
cogliere i biondi granuli
d’un’Iri pinta d’ôr;
e la Tempesta - insolita
Furia de’i ciel - s’aggira
come un’impronta
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Le acque del lago
scintillano al sole
vele di lapislazzuli
si sciolgono al vento
ogni nostalgia riposa
nel profondo
bagliori
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Julie |
29/05/2013 15:13| 1948 |
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Sbocciavan le gemme sul tenero stelo
nella penombra del freddo mattino, mentre
la pioggia singhiozzante cadeva insistente
dentro il giardino.
Era un lamento dolce e lieve che
penetrava nel mio cuore, io la osservavo
da dietro il vetro, come da
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Tetra oggi m'appare l'alba
figlia ignobile dei giorni passati,
vestita di nero
con uno squarcio
al posto del
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A sera, guardo dall'alta inferriata
le mille luci fulgide di mondo.
Scende una lacrima sulla mia guancia
e sento un grido nell'aria infuriata:
"No, no, non piangere, sono tua madre!".
Par che la lacrima pian pian s'asciughi.
Il
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Mi affaccio ai vetri
dei tuoi occhi brillanti
seducente chiarore
abbaglia la notte
occhieggiano sparpagliate stelle
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Julie |
28/05/2013 22:10 | 1765 |
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ferite aperte
su ruggini notturne
di mezzaluna (D)
Una ferita di mezzaluna al cuore
se le parole restano ancora ferme
e l'attesa apre le ore in lento volo
su un racconto sfogliato per errore
Una calma disattesa dalle nuvole
tremebonde di
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Meglio buttar in aria le parole
e farle ricadere sopra il foglio.
Lacrime e cuor di ghiaccio
e lei occhi tristi e soli.
Capiva già la fine del viaggio
sapeva tutto e tutto era un macigno
su me, sul tempo che sbiadisce il senso
sul
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Disfano le mani sgualcite
il tenace filato
per avvolgerlo in gomitoli di ricordi
che più non saranno intessuti.
C'eri tu fra memorie di lune.
Sull'acqua statica grigia, vagavano ombre,
chiatte cariche di nulla
scivolavano senza scie
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In quest'alba vola il pensiero
sopra i monti ancora assonnati
legato ad un filo che unisce il vero
ai panorami dalla mente creati.
S'infiocchetta di rosa la chiave
che la porta al sole spalanca
fugge via dallo scioglier di lave
una luna che
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Chiudo gli occhi
Nella libertà dell'estasi
Trattengo il sogno
M'ammanta l'amore
M'accende la passione
M'abbandono al respiro
Per giacere nel delirio
Dell'effimera e intensa
Morte apparente
In cui palpita il cuore
E s'offusca la
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Un uccellino smarrito
volava tra sterpaglie,
l’uomo attratto dai colori
vedendolo facile preda
lo catturò
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| Vado errando
con scarpe risuolate
per vicoli secolari
nel defluire continuo d'umanità
tra i canyon soffocanti
di antichi muri
dove è intralcio anche l'idea di se.
Dietro angoli scrostati
fioriscono stanze di città
e i
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31187 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 13651 al n° 13680.
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