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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’069Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Impressioni
Le 31185 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Ci si guarda in viso, la fronte di marmo bianco
– noccioli di pesca, sul vassoio l'acqua ferma, fermo il blu;
passi porpora nei corridoi distraggono la fissità dei neon
la durezza dei guanciali, svelta, coglie nudi
rudi – tutti i letti
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Formano cerchi le parole- basta lanciarne il nesso;
concentriche circonlocuzioni nel vortice della metafora
a piè di pagina respirano sommozzatori
salgono bolle d'aria a salutare a farci sentire vivi
dove sei? perché l'altalena
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| Mi ispira
questo mare di ebano,
che specchia la notte
e mi urge nel cuore
un canto
che sale dal profondo.
Si spande nell'aria tiepida
una carezza
di morbide emozioni,
accoccolate
in una falce di luna sottile,
intrigante virgola nel buio,
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Pioggia ristoratrice lavi ferite profonde, tatuate,
fanno male, nonostante il tempo si prodighi a
cancellare.
Alzo gli occhi al cielo, mi beo d’amplessi di nembi
gonfi e sinistri che in acqua piovana carezzano il
volto, si fondono in lacrime
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Napoli:
sospiri dal mare
la brezza dei sensi
sa ammaliare
sotto il tuo golfo
bello
incantato
dal Vesuvio
fu stregato
rendendo
malizia
Dea d'amore
seduci
streghi
i sognatori
con l'estro
sacro di vanità
cavalieri
senza
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Il ricordo,
un cilicio mai desunto dal tempo,
percuotendo le interiora della mente
dà fiato al flauto della parola.
Nessun occiduo Sole
tinge d'arancio le pupille,
solo infusi di calde lacrime
bagnano i promontori del viso,
la spenta
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NUMERO 22
Non parlo più, da tempo. Stanca di sentirmi triturare le mie stesse bestemmie.
Stanotte ho contato i quadretti del mio pigiama. 1379.
Non arriva mai la morte quando dovrebbe, ma rompe le palle, come il russare della vicina.
E' solo
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| Pensieri
che il vento
senza scrupoli
porta via.
Soffia il folle,
per rimuovere
il ricordo,
che mai muore.
Sei
costante
della mia realtà,
un sogno,
un respiro
della mia anima,
un bacio
che percorre il
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| Si, ero io.
Nel tumore zampillante del mio dolore
così cremoso da succhiarlo
trovo lo sconforto necessario
per abitarne i contorni
lui
assurdo imbonitore
sa confondermi
distrarmi dai miei spasmi
assuefacendosi alle mie bizze
da
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Mi adagiava il vento sulle creste d’orizzonte
e parlare d’amore era quasi un mistero.
Appartati gli occhi sulle lastre del cielo
ambivano a un rigagnolo nuovo .
Ricordo la salita, in mezzo ai ciottoli rossastri,
il profumo caldo della terra, mia
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| oh fuggevole vita
che viaggi sulle ali del tempo
a segnare le stagioni del mondo,
ignori la perenne corsa
dei corpi
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| Rotaie di ferro
Accompagnano anime
Di carne
Volti astratti
Dietro finestre
Puntuali e ambulanti
Nella babele
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| piango il mio viso sgualcito di notti
lacrime d'un silenzio dolcissimo
tuono di versi
umilissimo respiro del mare
salato di
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| lacrime di cielo
nel volteggiar mi sento
nel divenir d'intensa solitudine
sognando ad occhi aperti
nelle veglie buie del cuore
appartengo a lei
regina degna di lode
nel fervor dell'anima inquieta
mia sola appartieni
dolce principessa del
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| Cammina distratto,
il Silenzio,
percorre lunghe strade rotonde
costeggia mura appiccicate con sguardi gelati
rimasti nel limbo del tempo
intrappolati
a tratti sembran parlargli,
gli sguardi,
ma l'illusione dei sensi
riporta subito a casa gli
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Altrove sono come mondo parallelo
ove i fiori hanno il profumo d’aria
e gli alberi sono pennelli che tingono il cielo.
Altrove ho percorso le plaghe del fiume
che distende le acque in placido ristagno
ed il trillo è campanello che
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| Nel mezzo c’è il mio mondo
lunga cartavelina sfiancata di trasparenze
Di cosa mi vesto oggi?
non so i colori
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Come fosse l’ebbro respiro d’ogni
pagina rossa, l’aria inonda -ovunque
i cancelli spogliano le vene del loro silenzio.
Mutando negli occhi di delicate gesta,
preziose quanto la voce incastrata tra i
fianchi della più timorosa strada.
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vuoto
intorno
di pesanti tonfi i passi
e lo scricchiolar di sassi disturba il sentire
pesante
cavar il respiro
e l'alito in caldo vento secca umor di labbra ebbre d'arsura
è corto il cammino
ma
indistinto appar il miraggio d'una
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Gialle, profuma il vento di steli riarsi,
smosse dalle folate ondeggiano
frutti al cielo protendono
cariche d'oro le
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staccare i sogni
parlare tacendo
vivere mentendo
invocare gli astri
ascoltare il vento
ridere piangendo
incastonare i sogni
dentro attese di sordi
solcare l'aria
con stille di sale
gemere ardendo
strappare le nuvole
illuminare le tenebre
con
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Da stretti anfratti
fondi come concetti
che offuscano il mio nome,
mi libero svolazzando
nella bruna coltre
verso nuove dimore.
In stridenti concerti
manifesto
il mio emblema di resurrezione
ed inoltre
come mio figlio nel
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| Mi vesto d'aurora
come indumento
di merletto fine
Dannato nella sua delicatezza
improvviso come melodia
senza risonanza
Il verso stride le mani ordiscono
al centro di chiazze di sonno
Una trama del tempo
eluso sottratto
nel muto di fiati
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| S'incatenano le ore
il tempo è una prigione
che si tende
si distende
che si fonde
offende i giorni
nelle notti si diffonde
e mi confonde.
Confusione senza senso:
prima e dopo
forse adesso
forse mai.
E mentre immobile rimango
il tempo
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| Non è mio
Non lo conosco
Aspetto il tempo e gli odori di lei
I giochi di fumo
Si fermano al soffitto
Disegna la
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| Crescerà in me il fuoco tuo,
o dolce nettare,
scuro e vaporoso vino!
E come la giovinezza che s'arrampica alla vita
così io decanto la tua pianta
che dalla terra alza i suoi germogli
nei mattini freschi ed incantati
Ora la mia
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La brezza soffia
nel riverbero rosso
sugli scogli lei
l'infrangersi
delle onde
osservava
sognava
aspettava
il
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Quando sogno di volare
volo via leggera
supero il mare
oltre gli scogli
padrona della mia libertà
dietro ali di cristallo
vibra l'anima che non teme
il gelo dell'aria
da lassù sfido il mattino
un pulviscolo blu mi
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Questo non è silenzio.
E’ uno sbadiglio di creta
dal greto ovattato d’antico,
sale l'aspro odore di gramigna
penetrando vele di vento.
Questo non è silenzio.
Il cielo afferra i ricami gialli
e nascono silenziosi orli
come spighe
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E’ gravoso lo sguardo
un po’ spento
che osserva i dintorni
e marcate le ombre
con quei solchi sul viso
sul far della
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Vivì |
17/01/2012 00:12 | 5049 |
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31185 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 13231 al n° 13260.
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