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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’065Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Impressioni
Le 31184 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Giace l'atmosfera ov'essa appare
senza nessun strepito e nessun suono,
senza alcun profumo:
co lo sguardo inerme al firmamento,
vesto il silenzio del cielo elegante;
Né il vento soffia,
in esta giornata calda,
né un pensier
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È solo vento da confondere al respiro
la trama di un cielo che non conosce luce,
il soffio caldo ad invocare nuvole
ed il dono di un ricamo ancora scuro
Promesse a notte queste gocce accese
per chi conosce il sentiero dei sogni
e le tracce
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Identificati da un cartello di speranze
partenze e saluti ondeggiano
tra corpi vibranti e volti incerti
mani si toccano fondendosi per l’ultima volta.
In viaggio con la fame d’aria
dentro lo scomparto chiuso
ansimando
abbassando finestrini e
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| Ti ho visto strascicare
arquati tronchi disubbidienti,
un bradipo canuto
curvo su bastone gobbo
Ti fermasti con soffio arrancante
appoggiato a fetido bidone
per ritrovare inquinato fiato,
mani tremolanti senza controllo
vene violacee in rilievo
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| Mi vesto di grani di pane e leggo
il lievito che nel corpo mi parla
di palpiti lontani di rose e germogli
Ripeto nel crepuscolo il nome di te
scolorito nei ricordi del mare d'agosto
e accarezzo le guance della solitudine.
Ti vedo nel sole che
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Faccio ancora i segni
nell'acqua sporcando
i pensieri di quel colore
che ha nell'invisibile
l'idea di un amore
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Serata, senza dire una parola,
con le labbra attaccate ad un respiro
che gocciala, da solo, poesia,
e quant’ è vero Iddio
s’attacca come un balsamo, alla ferita.
Serata, come vuole il cuore,
danzando fra le ombre, già sospese,
di un
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Si spogliano lenti
gli alberi d'autunno
e nulla infrange
il loro mutare
al brusire degli inverni
e pare di sentirlo il vento
che incide sui lembi delle foglie
nel plenilunio che già inverna
e sfarina la luce di Settembre.
Cadono le
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sono vibrazioni quelle in cui mi sciolgo dopo una lunga giornata di continuo stupore...
navigano sottovetro tra nuvole appena accennate ed un azzurro così sbiadito da sembrare inesistente...
scoccano -sulla valle appoggiata al mio naso in
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| Desolate pianure,
silenziosi concerti
spigando in taciturne colture,
gemmano dorate
sbalzate dal sole.
Docili
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Argo |
19/09/2013 20:35| 647 |
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| inverno di una notte che struggi i miei soli d'amarezza
piango e piango i miei silenzi di morte
buio marchiato di occhi strappati di lacrime
bevimi Morfeo
blues d'un ansia urlata d'oscurità
vecchia d'una notte
vecchio d'una vita
uomo di
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| Lentamente il giorno
fa il suo streap quotidiano
Dolcemente il crepuscolo
libera il suo seno
Profumata e discinta
compare la sera
Seducente piena
ammicca la luna
Fanno l'occhietto
le stelle nel cielo
Si sveste la notte
dell'ultimo
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Domani sarà un altro giorno
dove quel vento quieto rifuggirà l'attimo,
dove il misero incontro di speranze e realtà
lenirà concrete vite in libertà.
Quel futuro riprendere a volo
senza paura, né sconcerto
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Andiamo, su, andiamo...
È quasi pronta la sua lingua rossa
per baciare in bocca
la sua amante terra.
Andiamo, andiamo...
Ha già destato il sangue.
Il talamo è pronto per un tramonto
dove dormiranno foglie e piante,
accanto a
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Arezzo, quale gemma incastonata
tra Tevere, Arno, Chiana e Casentino
rifulgi d'arte, tu, del Pier divino,
ma non ti esalti e resti un po' appartata.
San Francesco dall'umile facciata
nasconde i bei colori di un "giardino“,
dov’Elena,
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Antico portico s’illumina
Nel passaggio lento,
Sensuale controluce s’avvicina
L’immaginario in tormento
Appare improvvisa
Nel dolce transitar,
In movenza armoniosa
Avvolta di seta l’indossar
Timide curve danzano,
Di linee sinuose
La leggera
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| Si chiude l'anello del tempo
avvizziscono le more
s'allunga la ruga dell'alba
e si fa denso il tramonto
che attende
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| Tutto si fa ricordo:
come la foglia del ramo
che vola lontano,
il viso di un bambino
che sorride birichino,
il mare che
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| Presi il volo come un'angelo
volando via e allargando le ali
come farfalla dipinta di sogno
Respirai il canto delle
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Stanotte il sonno tarda ad arrivare,
mi giro e mi rigiro nella mia inquietudine.
Poi muovo passi silenziosi verso il mare
in cerca di beata solitudine.
Alzo lo sguardo, mi apro all’Universo
E là tu sei, placida e lucente.
Sorella Luna
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Neve, ascolta la terra più fredda
da qualche parte il silenzio
esiste nel nome
ascolta terra il lento fioccare
in quella pace danzante, marchio nel suolo
abito bianco che avvolge le forme
fior di panna zingaro, carezzevole
poggiato, in chiave
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Da quanto tempo
non accendiamo nella notte
più un falò,
per illuderci
che le scintille siano stelle.?
Da quanto
non bruciamo parole disseccate,
parlate da lingue di legno?
Da quanto tempo
non sentiamo
sul g
fondo dei
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Mavec |
17/09/2013 18:51| 627 |
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Si fa profumo
l'ombra fuggente
nelle stanze dei miei assilli.
Ti cerco lo stupore dei ricordi
nelle linee delle mani,
candide di grazia.
Sospendo l'afflato
per fermare il moto
delle pompose lune.
Che le maree
allaghino il castello
e la sabbia
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M'annullo in questo mare
col volto sferzato dal vento
e assalito dall'onda
dentro il superbo scafo
che sbatte e rolla
come fuscello di paglia
senza governo.
Volo sui flutti
ancora più alto
ove anche i pensieri
sono avvolti dalla spuma
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Radi e ombre intorno
scricchiolano
tra blocchi intrisi di capsule
dove mercanti
e pubblici servigi
clandestini
ancora
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Se tu mi amassi ...
sentirei scorrere il mio sangue
insieme al tuo
senza far differenza.
Se tu mi amassi ...
sentirei il mio sogno
divenir luce nell’infinito buio.
Se tu mi amassi ...
più con l’anima che con il corpo
cancellerei le
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Impressioni di sorrisi accennati,
Sfumati dai riflessi,
Accesi dai sospetti.
Paure emergono
Dal scolpito volto.
Intorno, il nero
Il buio profondo
di un pozzo asciutto.
Il tutto in bianco e nero.
Visione distorta.
Ghigno rabbioso
Nel
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guardarti adesso
escludendo irragionevoli parole
mentre di spalle sei intento al viola delle nuvole
e ti concedi ad un caffè
vorrei nascondermi
nell’aria del tuo fiato
per sentirmi respirare
e attraversare il tuo mistero
separando il
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Vi è una città nel cuore del Salento,
un tempo nei domini degli Orsini,
ove l’arte ha serbato quei confini
e del barocco l’impetuoso vento
il gotico fulgore non ha spento.
Affreschi che pur sembran bizantini,
di dipintori Umbri ed
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E' tutto ghiaccio all'intorno
bianca coltre, neve che ricopre
ed il silenzio greve nell'assurdo
dell'esistente
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31184 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 12811 al n° 12840.
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