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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’063Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Impressioni
Le 31184 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
O elegantissima torre di Siena,
con la tua ombra su Piazza del Campo
scandisci il lento fluire del tempo:
qui ogni ora trascorre serena.
Dalla collina del Valdimontone,
quando oramai il giorno volge al declino,
tu svetti bruna nel ciel di
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Stasera la mezzaluna
è poggiata nel cielo
come una barca,
il vento sussurra incompreso
il dialogo breve
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| avvolge il suono delle foglie d'acero -ormai giallognole- che si portano sotto passi leggeri e sognanti
alza lo sguardo al cielo d'una Varsavia ancora color panna, respira profumi di tempi andati...
alla vista di questo lago, acqua sorgente e
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L'autunno è alle porte,
lieve il suo vento accarezza
foglie ormai morte
il giorno ancor non muore,
ma si cosparge di buio
ciò che resta delle sue ore
incalzante è la sera,
mite atmosfera
surreale silenzio
in un angolo
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prime nostalgie
tremate a foglia nera
di bosco antico (D)
Gli ultimi colori di settembre
erano abbandonati sulla roccia
ma qualche trama d'estate
fuggiva al vento ancora breve
Di questi giorni portati a sera
resteranno lievi tracce di
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S'ammutolisce la voce dove lo sguardo si ferma,
su quella linea che non interrompe
la continuità fra cielo e mare.
Nuvole scivolano subdole scrivendo
su di un cielo slavato note autunnali
e veloci voli si disperdono senza scie
rincorsi da
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Si nasconde pallida la luna
dietro silenzi intrisi d'amarezza
e fiocchi di nuvole
che velano ogni ricordo.
Non rischiara la luna
il buio d'una notte
ed i colori pallidi della malinconia.
Si nasconde, ferita
nell'oblio
e si perde nel
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Pietra
tu che reggi il muro
di questa antica casa
dove la lucertola
lascia la sua bava
e l'erba
ostinata si asciuta,
dimmi pietra
quante vite hai visto
in quella casa?
Io mille vite ho vissuto
e mille volte
sono morto
colto di sorpresa
da
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L’emozione è l’essenza.
Il corpo di un ramo smarrito.
Un filo d’erba
fra un canneto reciso
per farlo sorridere ancora.
E’ una bolla di luce.
Un gioco inatteso di brina
sui salti della luna
che fonde pensieri sonnambuli.
Ho pensato:
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| Si scolpisce nel incavo dei palmi
e l'incrocio delle dita
una strato di verbi acuti
pronunciati e non consumati
Come nelle ipocrite finzioni
in giornate scarmigliate
fra un supporre ed un non farlo
Ogni cosa è fragorosamente
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O Palatino, colle imperïoso...
Narran i solchi sui tuoi decumani
di carri e di quadrighe dei Romani.
Sul tuo declivio, un tempo frondoso,
la lupa trovò agevole il riposo.
Ivi allattando i due infanti germani,
poté serbar per
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da acque amniotiche
gettato dentro il mare- mondo
l’io: tanti io diversi
io sospeso spasimo
fatto vertigine e
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| Affondo nel terreno arato
l’hanno scavato unghie dure:
istinti
orme di cinghiale
decisi affondi.
Segni di sferza sui polpacci
taglia l’erba secca
di nuovo brucia la pelle calda
nel ricalco d’orme
ombre scure.
Ma dove sono nascosti gli
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Muto egoismo
sale alle soglie
del tranquillo vivere
gelose tradizioni
si estinguono mentre
prende corpo la solitudine
scivola tra le braccia
un silenzio
che narra le sue parole
immobile ascolto la pace
nuvole stringono un cielo
che non
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Sasso in controluce,
macchia scura
dell’indefinita forma
del cuore,
lascia libertà
all’immaginazione
il nullo
brullo colore.
Neppure ci prova
a cambiar di sé
la prospettiva,
neppure respira quando
il nero vestito
lo sguardo
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Come farfalle innamorate
leggere svolazzano,
le foglie d'autunno ingiallite
dal tempo e dal sole cocente
di una calda estate.
Trasportate dal vento,
sono come lacrime che
scivolano giù silenziose e
nulla chiedono.
Profumano di
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Como tinieblas recorres
impalpable espacio
de está alma abandonada.
Grito, lloro, sin poder parar
en esté silencio que oprime,
mientras dejas entrar
abstractos pensamientos...
Lagrimas ruedan
atosigando la mente,
cansada de
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A volte distratti si posano
sulla prima nube che passa
e tu con occhi sognanti
la insegui fino al suo dileguarsi.
Inconsistenza d’aria
i sogni
E ritorni a guardare ad occhi bassi
mentre l’anima
si spalma densa ai tuoi piedi.
Accade
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Anna62 |
26/03/2012 12:36 | 4850 |
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Oltre il vetro
macchiato e polveroso
di macchine grandi come dinosauri in corsa
su strade fredde, argentate da bagliori del sole,
egli camminava alla vista di tutti
senza scarpe,
vecchie calze penzolavano dai piedi vuoti
il viso, coperto dalla
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luci soffuse
nascondono
sguardi rapiti
la musica penetra
nelle corazze
-di giorno
scintillano al sole
ma nel buio si sciolgono-
negli abbracci
si incastrano respiri
solleticano la pelle
che sotto l'armatura freme
- è difficile
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Come mosaico, ricomporre l’anima in
pietre preziose, incastrandole tra loro
in abbracci d’amanti vogliosi.
Rimuovere opacità, restaurare con cura
e premura lamine di sentimento, portare
in superficie sprazzi di luce silente.
Scegliere
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Dai poggi ai ripidi pendii
scivolava il filo dell'aquilone
tra le tue dita,
disegnava danze, impennate
ascensioni nell'aria tersa
fresca di primavera
e tu correvi
dietro ai tuoi sogni bambini
trasportati su ali fragili di carta
adornati da
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Aspettare con ansia il giorno della pace
rifugiarsi in esso
onde depennare quei mali
ogni giorno scricchiolano
lasciando una scia di microrganismi
difficile la sopravvivenza
tenore di vita influisce
in un gioco alquanto particolare
mietendo le
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Assaggio il limite nei battenti
astratti
antro allibito
scardinato
in stoppie arse
amante distratto
è il giorno
ritmo
assente
pioggia muta;
le radici del presente
son mani nodose
legno
inciso nel cuore
L’ età
non ci
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| Grigie nuvole catturano lo sguardo
fradicia d’acqua la terra
imprigiona le mie scarpe
E’ Autunno!
Contemplo immobile
un paesaggio muto
...e un Uomo
Calmi, statici
tutti e due immortali
Per un istante vuoto
la memoria
il vociare
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Jibi |
21/09/2013 11:03 | 1404 |
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| Lontano,
tra altalene e caramelle
di una giocosa infanzia,
ci fu un inizio
Vidi i giorni tormentati
di una giovane donna
dal sorriso fresco
e gli occhi dolci
Entusiasmi svaniti
perle che scivolarono
...mute...
come il silenzio
Non
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India |
21/09/2013 09:59 | 2182 |
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| Lasciamo stare le mimose...,
di ben altre tinte
la vita si inorgoglisce.
È leggero il tocco di rosa
ma le sue verdi spine
aprono scie di rossi rivoli.
Ah, fatua immaginazione
l'amore coglie attimi
ma non può fuggire il
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Velate malinconie diradano
su cieli incerti
soffi di veli sparsi
ove ombre s'intersecano
e si accavallano
a guisa di spettrali danze.
E ruggisce il
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| E guardo l’impietosire delle foglie
in quel lento movimento dei rami
accaldati e stanchi.
Ed ascolto l’insofferente ronzio d’una mosca
soccombere all’acre puzzo dell'ardente sigaro
che mai assopita rabbia brucia.
Sottile è il silenzio
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31184 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 12781 al n° 12810.
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