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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’056Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Marcella Usai | |
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Impressioni
Le 31183 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
un viaggio oceanico per la notte d'un calcio impresso sul volto, d'un ricciolo torto
il silenzio ha un ritmo costante monotono mentre d'un giallarancio le foglie si cullano
testa in giù, abbracciando le ginocchia ormai consunte
un palpito
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Quando tutto sarà
pallida promessa
il gelo dell'anima
non scioglierà la sua pena
sarà fredda corsa
verso l'ignoto
sarà amena risorsa
a cui non potrò ricorrere
pazzia del cuore
che dovrò
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piccola sei tornata
pensavo fossi scomparsa
laggiù dietro la curva
delle paure
ma le paure sono come le foglie
e la voce del vento in autunno
è così calda
che le svela
le apre, le stende
e poi le porta talmente
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Mela |
29/10/2013 10:54| 925 |
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| Je traîne mes pas
ainsi que mes pensées
dans un sentier
où divine règne la paix.
Les pins combles
d'épines rouillées
semblent s’affaisser
sous le poids d’un ciel plombé.
Hypnotisée
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| era un alito nel silenzio dell'azzurro scuro di questa notte anomala e sfacciata
mentre in piazza antichi tornei giravano e rigiravano improbabili arcieri e bandiere di colori sfavillanti
onirico il viaggio virtuale e sfrontato della vita che scorre
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Immagini a contrasto
fanno scoprire
nuove sensazioni,
i suoni emessi
appartengono
al divenire
d’ogni essenza,
fragile
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M’inchino
al tramonto sulla sabbia bianca
col vento sulla pelle
arsa di calore
e un brivido percorre il corpo
al seducente tocco dell’azzurro mare
che bagna e scuote mille pensieri
come un’amante che dà fermento al cuore
e quanta pace
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Vieni, andiamo. Ma ascolta, ti chiamo
con le parole di sempre, che adesso
sono intessute di lungo silenzio:
tanto ti sembrano queste parole
cambiate? La mia voce non ha più
risonanza d'una campana sommersa,
che parla solo la notte alle
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| Forse è un vento antico
che porta via i sorrisi
e lambisce i cuori
vaneggiano le foglie
tra gli alberi impazziti
e il giorno sembra notte
la vita sembra morte
forse è un vento antico
che smuove le coscienze
che soffia senza
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| Il nido caduto
un pigolo sempre più lieve
uno strano rumore nell'aria
sembra primavera,
ma, la fronda abbattuta
desta tristezza.
Grande il respiro
del legno reciso,
grande la paura
del ramo spezzato.
Resta lo sguardo
di un esile
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| Foglie planando
in dondolio si accasciano:
cumuli presagio di una stagione
ormai vissuta.
Sguardo di addio
il sole grigio
ricordo estivo esausto.
All'orizzonte
laguna d'acqua
tendente al fumo
su "bricole" sparse .
Un
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| Guardo ancora quella strada
il tuo non arrivar mai
ha riempito le notti di sogni.
La vedo sempre fissa
come se fosse stata abbandonata
un venerdì d’autunno.
Sì! Di novembre
con i suoi ciottoli e le sue miserie,
con le sue coperte
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| Immagini, voci
rasente
linee geometriche
prendono
direzione diversa
nel blu- vermiglio.
Verità mistiche
si celano eterne
dentro lo
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| Tuona denso e cupo
senza strappi di crepe
un lupo -che ulula basso
lontano
girando per dirti che è lì
È suo il buio -non resta che aspettare:
potrà avocare la paura nello schiocco
delle mascelle
o a denti aperti
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Amara |
26/10/2013 21:26| 2990 |
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| Così che quando il giorno si scolora
e già s'avverte l'ansito della luna,
un dondolo s'adagia alla memoria
e culla quei ricordi a me più cari...
I bei ricordi, tal son dei frettolosi amanti clandestini
che vagano tra tenebre
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| La palla rossa per la vergogna
si nasconde dietro giganti di pietra
Si chiude così la prima parte
della performance di un giorno
annegato nell’andirivieni di passi
e frastornato da voci usate
La cupa seconda parte
è gonfia di facce
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Sciogli le ore liquide
in piccoli sassi di strada
da raccogliere uno ad uno
e ritrovare il senso capovolto
lanciali nel mare dove non è confine:
grido di speranza
che s’espande nei liquidi cerchi
MAGNIFICAT
cielo e terra stringeranno
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Imperversa la tempesta
scuote la paura per quel grigiore
mentre frusta il vento
spingendomi
e forti spruzzi bagnano ogni cosa.
Trascina i ciottoli con se
la marea
rotolandoli sulla sabbia
e schiumoso il mare
si tinge
dei colori
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| Onda morbida
a sedurre il vento
che la infiamma.
Chioma spumeggiante
che profuma l'aria
di una slanciata
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| piango e piango i miei miseri angeli uccisi di notti senza fine
disumano feto recluso di silenzi feriti d'aurora
sete di deserti che violentate i miei giorni
cadaveri d'uomo sfiorato di vita
non io
follia di notti disperate di preghiere
follia di
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| Accarezzo
le corde strimpellate
del mio cuore,
vibranti
si accendono le note
s'infiamma la luce
che di gioia riscalda
l'anima.
Vorrei appagare i sensi
e prolungare
l'effimero istante
che di pienezza primaverile
m'inonda,
vanesia
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| L'eco di un richiamo
sovente
non è così lontano
guarda una stella
e il suo sguardo è perplesso.
L'osservo,
mi osserva,
non sa di essere
un piccolo amico
che m'incute conforto.
E' pace sui colli.
Una
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| Camminano l'orizzonte
a muri di marionette i volti
slabbrati e contorti
dalla stessa loro differenza,
un dettagliato monologo
d'intermezzi inseparabili
tra follia o reale;
monotone e prevedibili
le casse dei morti
si sdraiano e tuonano
per
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Who |
25/10/2013 22:22| 622 |
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gocce rimosse
dalle albe sconosciute
al cielo nero (D)
La luna quel giorno ti ha guardata
e non ha capito il freno alle risposte
nè lo sguardo vuoto a cielo fermo
che donavi a chi sognava il mare
Squallide gocce quelle rive
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Identità da rispettare, da proteggere ed
amare, ricucire parti d’anima lise, riempire
rughe di malinconia in vibrati di letizia
ed armonia.
Incurante all’apparire si confonde in essenze
profumate aspre, e suadenti, ammaliando al
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Avrei cantato
il desiderio
d’averti ora,
toccando i tuoi seni nudi
in serate
con fusa luna.
Avrei sentito
il cuore inondato di miele
avvolto
nei gioco delle stelle.
Gioirsi
il verso d’oro
in pagine del futuro
abbracciandosi
nei tuoi
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| Odore di pioggia
ed è notte
addolcendo il crinale montuoso
accompagnano le stelle.
Pensiero
vagando silenziosa
potrei lasciare cadere una scia
bruciare
nell’effimera traccia
la luce del giorno
in lacrime e voce
silenzio
nel suono
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| Era buio nella casa
la notte incombeva
una luce seppur soffice squagliò le tenebre
stupita
il pensiero s’immedesimò in quel tocco
dubbi speranze vacillarono
ubriaca
assorta nel desiderio
ponderavi la situazione
convinta
l’impossibile per
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Nella marina da Reggio a Gaeta
vi è una costa guardante sopra il mare,
per i mercanti un giorno ambita meta...
Era Amalfi un tempo a dominare
quella terra gentile, ricca e lieta.
Or vi son bei paesetti d’ammirare,
giardini qual visioni di un
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Un “non sense”
il tuo sentire
dettato dal momento.
Come l'onda del mare
che affluisce alla spiaggia
subito ritraendosi
così è il tuo pensare.
Se l'immagine fermi
quando l'onda
fluente arriva
godi del tuo
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31183 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 12451 al n° 12480.
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