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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’049Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Impressioni
Le 31182 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Sulla voragine del mio ventre,
corroso da mille tempeste
si spalancheranno giorni d’amore.
Con le mani
inizierò una danza
a ritmo del mio cuore.
Mi ascolterò suonare
nei versi miei - imperfetti.
Mi custodirò, come
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Psiche |
15/12/2013 17:57| 1092| |
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| c'è un mondo che si muove al di là del Reno
simbolizza ancora la ricerca del bello
traducendolo nel complesso d'un immaginario
è un muro quello, che si costruisce
non chiude, non rinchiunde
oppone al brutto tutta la
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Il fiume scorre
lento e placido
stanotte.
Un olio nero
che accarezza
la città.
Sopra le sue acque
luccicano
come perle,
le mille anime
che hanno
abbracciato
il silenzio,
trovando rifugio
sui suoi fondali
e negli estuari,
ove si
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| Soffia sul collo
un’arsura
tremenda
sete condivisa
di un sapere
remoto.
Silenzio negli spalti,
ne di glorie ne di arti
solo crolli
che alimentano inganni...
Tutto marcio lasciato
e irrisolto
e la sete non si quieta
con la truffa.
Le spalle
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| Sentore d’insaziabile nostalgia in lampi
di scrosci inattesi, in echi racchiusi in
ampolle di vetro soffiato.
Sentore che inciampa in radici di pensieri
oggi come ieri, a rimembrar notti da sogni
abitate, in sapori involati.
Notte illune che
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| Mi schiaccia questa sete
sulle spalle
mentre scivolo lenta
su questo mare di specchi
accecata di riverberi
di sfilacciata luce
le labbra riarse
di sale rappreso
-oh, folle desiderio di baci-
riempiono l'aria
di polvere
che prosciuga la
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| Stanno li
lungo l'Appia
le prostitute di giorno
A sinistra quelle di colore
a destra le bianche
come file di pomodori nel campo
Hanno la sete sulle spalle
che scivola sotto le gonne
gonne corte e stivali
e sguardi ammiccanti.
Hanno tutte
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Sul velo di un'acqua
avara di speranza
m'ispira questa luna
dal viso senza tempo
rileggo balbettando
il mio passato
tra scivoli e scale
della mia esistenza
Un disco d'argento
riposa nello specchio
lascia che l'onda
le accarezzi
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Passeggiano le mura
del tempio sacro dei silenzi
sordità,
strumento eclettico dei sensi
ripara il nudo passo
sotto le vesti immaginarie di parole
Tesa
la vela del tempo si curva
al peso lordo del cuore impronunciato
nell'arido
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Gusci argentati brillano al buio
conchiglie leggere trasportate dal mare
imprevedibili viaggi terrestri percorsi
la storia
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| Fra le tue parole non dette
raccolgo
attimi di istanti consumati di memoria
ed inseguo
voli di gabbiani sul mare d'inverno.
La tua voce si staglia nei dubbi e
il sorriso
catturato all'ombra del cielo di ieri.
Nelle mani
solo acqua e terra
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Hanno sete le mie spalle
di quell’avvolgersi
a un abbraccio,
al tepore incontrollato
d’un respiro in fiamme,
tornato
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Al di là dell’orizzonte guardo,
vedo infinite coltri
di ondulate nebbie,
dopo le quali, il silenzio.
Fugge l’anima,
crocicchi intensi popolano strade
di mal celato dissenso,
di mal celate lotte.
Qui il buio,
imprigionato fra catene di
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| Stanchi passi avvolti da offuscata nebbia
giro di volti senza frontiere.
Corre il pensiero verso tramonti di idee
mentre il cielo si copre di niente.
Accerchiati da vita di tormenti
urla il cuore di quel peso enorme.
Sete di ricevere ciò che
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| Sirene ululanti fagocitano
Lo scintillio dei Brillanti
Nei cieli rimasti vacanti.
Occhi negli occhi,
Socchiudono serrature
In una mente pregna d'arsure.
Anziani, vuoti a rendere,
Bisticciano tra lamenti otturati,
Radiosi Soli brillano
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Scelgo d'essere ponte
sull'acqua del trascorrere le ore
cosicché le allodole
non cantino invano
Scelgo
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| Enigma racchiuso,
in un nodo aggrovigliato,
appiattito nello scricchiolio
di scarpe da lucidare
sulla porta della pelle.
Chiuso in un bacio,
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| Spacchi su labbra color del silenzio
assaporano il quotidiano fiele
E' un'arsura senza regole
sconfinata e imbarazzante.
Greve sulle spalle il dilemma
sospeso se come o se dove.
La fonte, il mio regno per la fonte
gioco a carte col delirio e
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L'ignoto vuoto al di là della porta
cela silenzi che guidano
solo le stelle
tra indugi e affanni
riaffiorano frammenti di vita
incandescente
e frantumi d'ebbrezze
per liberare il mio cuore
prigioniero in gabbia
busso all'uscio
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Marial |
15/12/2013 00:00| 2175| |
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Da troppi anni ormai
mi par di portare un grosso fardello
un'anfora piena d'amore
per dissetar l'arsura
di chi ha arido il cuore
invano ho girato per il mondo
offrendo la mia acqua
fin nei deserti arsi dal sole
o tra le alte cime di desolate
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Beviamo tutti il vino della follia,
Nel calice dell’esultanza che la contiene.
Miscelando alle vene,
La saggezza alla
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| Campanelli di tram
echi veloci alle spalle
fanno le veci della musica
Il rumore delle ossa
macina sabbia,
cammino
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Un pezzo di strada insieme...
La strada è come gli altri
Ed è questo che l'uomo dovrebbe intendere e non volere
La mia e la tua strada è un racconto
Nessuno conosce il suo destino ma si identifica con le sue scelte...
L'uomo
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S’alzò il vento e iniziò
a cullar le fronde, e con
soffio minaccioso, lanciò
una sfida verso il cielo.
I rami si staccarono
dagli alberi e caddero
a terra con un tonfo.
Poi vi fu il lampo e subito
giunse il rumoroso
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| E poi
scende la sera
a masturbarti un pensiero
arrugginito nella mente.
E poi
ti stringi forte in un abbraccio
come a riscaldarti
da un antico gelo,
ma le vene sono aride
come fiume in secca,
prosciugate,
Di anima circoncisa
è
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Nulla teme l'animo mio
un passare ininterotto
un sospiro continuo al domani
che giunge e tramonta
un'alternarsi di freddo e caldo
d'ombre e di luce
se pongo nei miei occhi l'amore
mentre il cuore trattiene il fiato
sulla strada che
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Julie |
14/12/2013 18:05 | 2129| |
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Avverto,
là dove ruba il fiato la stanchezza,
spigolose ombre attardarsi
nel ricomporsi,
orme sul
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Leggera e mite l’aria m’avvolge
di presagi che incantano i sensi
sortilegi conosciuti
impalpabili ritorni dall’oblio
pietre preziose che peso non hanno
levitano sfumando di colore
afferro un suono lontano, lo faccio mio
catturandomi circonda
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| Prima ancora dell’anno domini
sulle spalle grava l’umanità
sete d’Adamo ed Eva
il frutto proibito dell’inganno
zanne d’un Dio malefico
il serpente che ancora morde
come pure chi nacque re
che il reame sul dorso aveva
a discapito del
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| Arde legna, sprizza scintille
avvampano fiamme, scaldano
l'angolo buio accendono
gialli topazi dietro le palpebre che
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31182 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 12151 al n° 12180.
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