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Impressioni
Le 31182 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
il cuore ingombro
nelle aurore di follia
negata al sole (D)
Aliti di cielo a cuore ingombro,
il vuoto non è indenne dal peccato
e stride vento per non cadere ancora
fra tante gocce di pioggia già malata
Segni nella terra da
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li sentivo armeggiare sul mio corpo
- inerme residuo che svuota il senso-
in un campo senza spazio
mentre m'inoltravo fra sentieri di buio
fu al risveglio che scorsi un gigante
chiamava il mio nome senza contatto
ed io
-disturbata anima
che
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Spero
Era tutto cosi' semplice, tutto cosi' semplice
Confido
E pensavo fosse tutto semplice, tutto semplice
Ma sospetto
L'ora di allora e il movimento dei pensieri oggettivi
E intanto
Mi espongo l'immagine di quando andrò dentro
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Gemea trapunta a salce la ghirlanda,
e in sulla tomba urlò,
e in sulle pietre meste la posò
il vento; ed or la landa
piangeva a Morte tratta e in sul Destino,
e lagnò un freddo canto,
e l’usignuol notturno fu ‘l becchino
che
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Se dici che d’inverno il mare è triste,
non hai sentito mai la voce del silenzio
rotta solo dal mugolio del vento
che bizzoso si tuffa in mezzo ai flutti
e li rincorre fino a riva e poi li infrange
con capriole e con movenze rare.
Ebbra
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| Le ombre dei sogni
distese sul selciato
urlano vendetta
sudate d'umido
aggrappate
a quell'assurdo destino
di seguire quel corpo vago
ciondolante e senza meta.
Questa è la vita?
L'immagine di quell'uomo
riflessa nell'incoscienza
e
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| Non è un silenzio di vergogna
Per una storia antica
Tessuta dalle trame
Della storia.
Novecento.
L’indovino non aveva predetto
La fine del suo insegnamento.
Bandiera Rossa lisa dal vento
Di antiche battaglie
Per traguardare il
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| potessi io, di questo oggi
cupo, decantare poi serbare
ossi
lungimirante, potessi...
dei limoni il brullo
giallo delle stagioni, o fiordo
ch'eremo appiglia;
senza tuba,
scintilla e pura
umiltà, dipanassero brogli
dai gorgoglii - oh
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| Echi antichi
rumore di parole
che s’infrangono
nelle barriere del tempo
dove sosta la malinconia
e il ricordo innato
subentra al giorno...
Vivere per poi morire
superare l’ostacolo
cogliere l’attimo
Vivere sempre
il momento,
per
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| He tocado el silencio
si, lo he tocado
cuerpo intangible
que ensalza mi mente
alma de mis tibios deseos
.
Lo he arrullado
con acordes de éxtasis
sintiéndome nota
que enclaustra su ritmo
manos que apresan su forma
.
Lo he
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| Un'infinità di ricordi
bollono e ribollono
nella tua mente stanca.
Ogni attimo di questo tempo
ha avuto il suo raggio di sole
ma invano.
Segnate da una vita stancante
vi sono momenti
che la tristezza
la fa da padrona
e i tuoi sussulti
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| scricchiola ma tace non raccoglie più mais
non è tempo
ora tocca solo rimboccarsi la lingua
tacere
affonda tra la neve la menzogna
non era nero
nemmeno pazzo quel mito
svanito
non c'è tempo per evaporare
nemmeno
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| Profuma di foglie la bruma.
Veloce nel vuoto
in molteplici tratti
si assottiglia nell’immensità.
Un vischio rimasto fuori
curva pensoso le sue ciglia.
Penose sono tutte le distanze.
Un gatto si liscia la coda
forse ha già intuito
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| Vetri,
finestre rigate di sguardi
affondano pensieri
distolgono l'ieri,
in un mare,
effluvi di solitari andare,
restando veri
in parole soffiate a vento,
cristalli infrangibili,
occhi persi in ore inutili
segnano il tempo,
un
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| Ritratto l'ultimo sole
soffiando sui tuoi occhi
li ho visti
chiusi per sempre
non più reattivi
alla luce d'orizzonte
li ho visti
spegnersi
di notte celati...
Urlando
come un leone di Savana
ho corso i lunghi prati
ma ho perso la
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| Gente
sospesa
su una bolla
mentre
sferragliante metro
taglia la nuda terra.
Gente
allegra invero
torma di colori
animando
vaga.
Gente
in questa meraviglia
tra pioggia
e ciotoli
tra orienti lontani
sotto querce possenti.
L'alito di
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| Mi appassiona
il soffio di malinconia
quando feroce mi attraversa
sparigliando certezze e pensieri
Mi appassiona
il paradosso e l'alchimia
che mi fan nascere sulla bocca
quel sorriso ironico
timida luce ai miei stati d'animo
e
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| le scarpe bianche ancor lucide un fiocco inatteso sul davanzale poggia ed osserva si sposta piano controvento poi si ferma guarda negli occhi il gatto che come d'abitudine si destreggia tra la finestra e il baratro abbassa il muso vezzeggia sembra
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Da un costone irregolare e roccioso,
in un disordine assai impressionante,
su pareti di argilla e tufo eroso,
si stagliano in modo digradante
case e grotte del sasso Caveoso,
con finestre che mai ebber le ante.
Per millenni in modo faticoso
qui si
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Dondola il vento la cima
degli alberi più robusti
curva la schiena ai rami
e denuda le radici
il terribile grido
che piega ogni cosa
non impaurisce l'anima
così tenera all'amore
che ha il sole sulle labbra
bacia ogni
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nero
come di corvo su rami secchi
cola resina dai calzoni
saluta
sventolando la bandierina
sporco in viso da zucchero filato
passa la sera col vestito lungo
con il colbacco la rugiada del mattino
si
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Oh inquieto verno e pallido,
oh nebbie, oh fredde nevi,
oh bei e innevati termini
de’ lungi monti, oh lievi
fiori di ghiaccio e belli,
oh immoti e pii ruscelli
che gemon spenti al ciel!
V’ammiro, e tanto e tremulo
m’affanno al vostro
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Basta un niente:
L’equilibrio è spezzato
Ala diafana accecata
Dal sole ardente.
Un altro errore di Icaro?
Incontro l’abisso
Coniugandomi con l’onda
Per risalire nella nebbia,
Il solo velo che con il tuo viso
Mi cela anche i tuoi baci
E
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il sangue nero
che dimentica notte
nelle ore tese (D)
Sono notti da dimenticare,
sangue e pietra preludio della luna,
roccia che non batte al petto
se non nelle prime ore del tramonto
Colori che il vento ha disegnato male
per non morire di
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poi un giorno ti scopri
con un dito di polvere sui sogni
e il sorriso nascosto nelle scarpe
colori in fuga impallidiscono
flette sul grafico la grazia dell’esistere
il senso non trova un appiglio
arranca nell’aria incoerente
il disincanto
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Mi son fermata ad ascoltare il vento,
la sua cadenza scandisce
i suoi mille tormenti:
amarezze infinite e sogni infranti,
gemiti e spaventi e pianti
sono il suo argomento:
<<Il mondo si stringe nel suo dolore.
Prostrata è la
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| Semplice l’imbrunire
resterà adagiato
sul callo ruvido di una pietra
Avvolgendone il centro
come pura simmetria calda
E di noi, ciottoli levigati:
solo veloce fluire
d’acque mortali
Quello stridere forzoso
lungo vie e
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EnzoL |
12/01/2014 16:02| 1549 |
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| Veggo che ‘l ciel sen giace mesto, e ‘l verno
orba di nebbie i venti,
e spira un lugubre istinto, e una brezza
fredda ne fa tormenti,
e l’alba neve a ischerno
fere le selve, e terribile olezza,
e dolce e inquieta mi par sua bellezza.
Or mi
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| Nella valle più scoscesa
Vi si trova una sorpresa,
Tutto quanto sembra bello
Dall’umidità ci vuol l’ombrello.
Indossati gli stivali
Ci si avvia con gran lena
Dove il fungo è in attesa
Di esser colto e cucinato
Per la delizia
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Si chiude la voce nella foschia del mattino
dove si fissa il tempo ai rami spogli
filtrando, uno sguardo perso nei profili immobili
grigi di stupore mentre la vita va
su quelle imposte chiuse al sole
in una felpa uditiva di foglie ormai
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31182 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 11911 al n° 11940.
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