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Impressioni
Le 31182 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
| La sento che sbatte
la vasca è allagata
e ancora ribatte
diventa cascata
Ma sono assonnato
non posso reagire
mi sento spossato
non riesco a dormire
Rintoccano le tre
penso a tante cose
ne conto trentatré
tutte fastidiose
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| Ascolta!
E’ nella voce del silenzio
che si trova pace.
Quando l’umana voce tace
io mi ritrovo ricettiva
a riscoprire i
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| me embistes sin moverme con imágenes
despertándome instintos adormilados
que me enrumban embelesada a tu presencia
como si fuera bocadillo a tu extasiarme
Y me acoplo a ti, como lápiz a su página
integrándome al
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| corre veloce tacchi battenti sull'asfalto
gonna al vento e cappello tra le mani
le strade sembravano deserte
un sorriso era nascosto tra le pieghe
al cinema danno l'ultimo film
l'ultimo grido, l'ultima moda
sui gradini attende lui - sorriso
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Cigni candidi in cielo
sfilano le nuvolette
sopra il placido lago
che ammirato riflette
i cirri nel suo specchio.
Paesaggio da pittore
regala il
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Dal crater del Vesuvio coronata,
con il golfo che la orla davanti,
è al Tirreno Partenope abbracciata
con tre isole mitiche e sognanti.
Tal sirena sulla riva arenata,
seppe incantar gli antichi naviganti:
Ulisse nell’impervia traversata
la
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| Sotto la pioggia
chiudo gli occhi,
scivola fredda sulla pelle,
penetra fino alle ossa
lavando i miei peccati.
Lacrime
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| È lieve ‘l calle che oltre i tetti sale
e in tra le nebbie s’ergon le sue cime,
ed è cotanto che pel borgo vale
che n’appar poscia un portento sublime.
Ivi - ai suoi margini - un chiostro spettrale,
un casolar, sen giace e verso
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| Ho sussurrato un urlo
Nel mio cuore, nudi battiti.
Lascio il mio tocco decantare,
Piumose dita vogliono intuire
Il ticchettio del vento sulla pelle.
Una mano può dire e fare
Ed è più quello che dice
Sia in guerra come in
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| Il palmizio ha l'espressione fissa
del lieto disappunto
dopo la rivoluzione del vento passato
le fronde nascondono il
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Nelle baracche di Mauthausen
ho fatto ammenda dei miei errori
di tutte le notti insonni
seguite a giorni sprecati
di tante lacrime versate
dei molti aneliti di morte.
E' là che dimora
il Dolore.
L'ho visto sedere muto
tra cumuli di
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Solitario e
un po'ritroso
è questo cielo
che fa affondare
il mio pensieroso
sguardo nel profondo
del suo
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| Neve
e beato silenzio di forme sconosciute
dai lievi calzari e nessuna macchia
attesa
fasciata in ceneri bianche
sui
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Sono giovane,
un bambino
con la barba rossa,
orecchino da pirata,
naso da "Exodus"
accudito dalle attenzioni di un altro naso,
meno invadente,
e gli occhi nocciola,
color "White- russian",
e poi un ideale politico
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Forse stavamo giocando ancora
quando mi stringevi la mano
e mi dicevi che non era nulla,
che la neve avrebbe atteso il giorno
Poi contavamo le stelle della notte
ma il cielo era troppo stretto
per vedere l'orizzonte ed il nero
sembrava
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Scontornare fondi d'attese
condensati d'assenza
fino a colmarli
nel varco di un respiro
tra i sotterfugi
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Ai piè d’un stagno l’autunnal fogliame
si ghiaccia, e placido e morente dorme,
e la ninfea che di nevi n’ha fame
ghiacciata stringe gli stel, le sue forme,
e ‘l pioppo spoglio al ciel - tramonto in rame -
e l’orno ansioso e le silvestri
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| Svestita di grazia
al crepuscolo di lucciole infatuate
ti donai gioia
e petali di scarlatte rose.
TI baciai nel rosso tramonto
disceso tra i capelli,
rischiarati da tempeste ingemmate,
cingendoti il capo di rara bellezza
Adagiata sul mio
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| Ombre nella notte
la luna tutto cosparge
finestra che si apre
al gracchiare di un
clacson
ragazza allegra
“scendooo!”
desiderio di arrivare
e finire al più presto
Il viale è semilluminato
la porta
il chiarore dei
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| E agito l'ormai furore lento
sull'onda bruma
dove s'inarca
ogni plausibile motivo.
Surreali ore dopo
si tanto
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| I bambini ti hanno preso per mano,
e piantato le strisce sul diario
sformato.
Non c'è chi ti fa da mangiare
attraverso lo spettro di luci che
assorbe ritagli invenduti.
E' ancora una nuvoletta stanca
quella che sfronda sul capo di
Herb,
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pensieri scuri
coltivati a lamento
per non svanire (D)
Temo i miei pensieri oscuri
ed è fragile strada sul percorso
che ha ucciso la tela a mezzo inverno.
Le chele che ghermiscono il coraggio
Tremo i miei destrieri senza notte
e deboli
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Dentro i vagoni è sempre notte fonda
poche fessure fan passare l'aria
gravida di dolore e di sudore.
Pigiati come bestie mamme e bimbi
anziani e baldi giovani, occhi bassi
pensano al futuro ma non avran domani.
Non ferma il treno che a
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| Non c’era neanche un cerino
per il buio
voluto dal caso,
erano anime acerbe
come le mele d’estate
E turgidi i cuori
come l’erba d’autunno
E le stelle
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| Avverto un senso di pace
in questa vallata che tace
l’unico suono
la neve che adagia al suolo
è una gioia per gli occhi
la ballata soave dei fiocchi
discendono senza fretta alcuna
e nello sguardo alzato alla luna
miro le piccole gemme
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| Avrei detto
che la pelle ha spazi
dati in abiti alle mani
e gli occhi tuoi
sono sempre stati le stanze del mio
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| Miserabile espressione
di un Io che non esiste,
frantumato per necessità
Ti aspettavo al chiarore
...la decadenza alle spalle
Ti aspettavo inutilmente
in quel varco dove non riuscivi a passare
demolivi ogni ragione
In fondo trovavi
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India |
24/01/2014 09:50 | 2569 |
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| Affreschi di colori
eliminano dolori,
tavolozza tra le dita,
dai pensieri sarà dipinta
la tela della vita.
E va l'artista
sprofonda nello sguardo,
dettagli immersi nei pennelli
al vento, sente, così belli,
solo,
nel suo
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ombre dipinte
i giochi delle stelle
senza tramonto (D)
Sempre che queste poche albe
non siano la risposta che conviene
ai pochi rimorsi abbandonati
dentro ad una favola di fiele
Sempre che due nuvole oltre il mare
non siano la vendetta del
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| è china sull'asfalto intenta a raccogliere spine e santi
l'hanno presa per mano ieri, dietro l'angolo
accompagnata alla prima fermata, sembrava una bimba
così infioccata e barcollante
ci sono ricordi che rimangono semplicemente
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31182 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 11821 al n° 11850.
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