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Impressioni
Le 31179 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
| Sono fermo ora
frangimare
tra piume in volo
[roccia costante nell’H2O]
E tuttora tramo quei cent’anni
in cui rapinavo maree
in cui azzeravo distanze
Sono statico ora
tanto che sembra liquida la terra
che tutto, sgrani via
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EnzoL |
22/05/2014 10:19| 1844 |
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| Ora
radicata ai minuti
segna luoghi
spazi di cielo
mondo di ovattata illusione
e là dove
il secondo ricama il silenzio
un brivido oltrepassa la vita.
Si aspetta
tra i rami di un albero
incessante passa la vita
curiosa veste
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| Scorre tra scaglie e schegge,
chiodi di ruggine e lo scrosciare delle mucose
la mia pelle lacera, ché non si libera
della fatica organica del vivere
del corpo liso dal passare di mille e un'anima.
È lì, sul fondo del
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| mi persi lungo i corsi
illuminati dalle prolisse ombre
e camminai frastornato com'ero
nell'esplorare gli sconosciuti cieli
ricolmi di percezioni spirituali
l'asfalto bagnato, levigava ogni sofferenza
specchiandosi nell'intima afflizione
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Quei mattini vagavano lenti
sugli incensi ingannati ad ore
da tante cose grigie nel ricordo
di un velo tradito dal suo sogno
Solo rimorsi, delitti andati
per far la guerra ai morti antichi
ed al disprezzo dei pochi torti
ancora da tagliare a
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Tu vola a Barberino nel Mugello,
terra d'infanzia mia e giovinezza,
sul rialzo salutami il castello
ed al torrione fagli una carezza.
E guarda se c'è ancora l'orticello
(se lo rammento viene la tristezza)
di casa mia, dove giocai
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Dentro tutto l'amore che posso
sarei tornato indietro a rivederla
la mia vita con lei
nel verso, nel caldo, nella polvere e in un lindo di acque magiche.
Ricordai
l'improvviso impulso su di lei
e pensai
che dovevo cercare di mettere insieme
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E se cerchi l’ombra di un albero
dove far riposare le tue fatiche
nessuno risponde alle tue chiamate
come una preghiera mai esaudita
E se i tuoi piedi stanchi e piagati
cercano il conforto della leggerezza
e invece trovano ancora strada da
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India |
21/05/2014 11:29| 1789 |
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Siedo ansioso e agitato, e alla finestra
vedo gli sterpi, i muschi e la ginestra,
lontano ascolto d’un tuono il fragore,
e v’è un tremore.
Papaveri rubini stanno e all’aria mossi
sulle pendìci dei vicini fossi,
e son splendenti oltre
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Lieve fluire la carezza sulle spighe
Nella qual mano niente rimane
In quest'attimo di primavera adamantina.
Vanno ritirandosi i pensieri
E tuttavia si dilata il ricordo
Degli apicali fusticini tra le dita.
Sembra d'essere desti ancora
Oppure in
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| Luna
stasera hai scritto un sogno
graffiato
e sol paura
corri sempre nell'universo
abbracci affanni
eppur sei viva
nei filamenti delle nuvole
porti con te a volte il sole
di un tempo senza più parole.
Luna
gli occhi sono
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| Dime Morfeo, qué he soñado
que siento esté dolor dentro del pecho
comiendo leucocitos con barbitúrico
dejándome cansada por el piso
.
¿Dime? Es acaso aberración ésta condena
o es lisonja que
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| calpestando chiacchiericci inutili
fulmineo frastuono irrompe;
nella quiete
impavido barcolla,
arranca dentro macchie di nero,
tace e s'adombra
mentre confuso
il silenzio urla,
tra le righe
gli occhi restano
a scrutare il bianco
in
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| Ingurgito pillole
per non sentir dolore
mentre fuori piove
senza tregua né soluzione,
mi basterebbe pensare
d’esser viva ancora
per rosicchiar ben bene
anche gli ultimi baccelli.
Invece resto qui
accovacciata, appollaiata
sull’ultimo
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| S’immerge un cormorano per predare
tra i flutti in burrasca,
ombre lunghe disegnano
ghirigori sulla sabbia,
scivola una vela in lontananza.
Il sole abbaglia
un pugno di case
arroccate in collina;
volteggia sugli scogli
una rondine di
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| Rianima le mani
Questa primavera,
S' adornano fiorite
Scolpite come statue
In commiato al buio.
Come eserciti della pace
Evaporano gioiose al cielo
Assistendo al loro riscatto.
Sembrano danzare col vento
Quando modellano la parvenza
Nel
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| Problemi come piattoline invadono
carbone nero da tagliare a fette
lasciano sul selciato
quanto nel cuore batte
tentennano grappoli d’uva
ogni chicco
saturo d’amore si diverte
facendo l’occhiolino
uno due tre
non finisci di contare
come i
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| Scrivo
in questo buio del tempo
avvolto di pensieri
cuciti di silenzio
sono carezze in un sentiero
della mente, segreti fili
prima che il sole brilli.
Insistono su note d'amore
precipitano in stanche ore
nell'oscura ombra della
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Ha un’anima
quel dare di chi
Ama.
Nasce nel respiro
e solo sul cuore
delicatamente
si protende
come una poesia,
si ciba di emozioni
e vola,
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| nella crudeltà delle gocce dei pianti
il tempo mercenario lambisce
lo spirito delle persone silenziose
nascoste nell'ombra di tenere presenze
illuminate dalle timide assenze
colme di chiaroscuri che fan illividire
come Veermer tratteggiava
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| la preghiera dei vostri corpi aggrovigliati ha sciolto il sacrario del mare
poesia d'occhi socchiusi che tremano morte
il cielo v'ha cantato la nenia degli addormentati
bellezza rigata del pianto di Dio
sono freddi i crisantemi di quest'azzurro
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E sordo bofonchia
quel livido cielo
e sorprende
con guizzo e boato...
poi picchietta sul cotto
e s'annuncia in sordina
e solerte tramuta
quel tocco argentino
al riparo...
poi goccia quel tonfo
attutito
e in rivoli scorre
alla
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Vivì |
05/05/2013 17:00| 7227 |
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Addormenta quest’aria
agonica
occultata agli sguardi
senescenza silenziosa
patita
di echi ribelli senza suono
Accarezza, delicata
il fruscio mormorante dei pioppi
misterioso linguaggio
che li unisce in preghiera
Inginocchiata al
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Ho visto Primavera, fra colonne
ridisegnare archi e volte a crociera,
accostar beltà fragile all'insonne
facendo
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Brezza, fresca, lieve.
Ondeggia su ali
larghe, pronte.
Radici fuse in zolle.
Plasmano statue,
tozze, grigie.
Luci spiano in
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| Sboccio come primavera
e appassisco come autunno.
Umore dove sei andato in quelle giornate allegre...?
Sono quattro gocce
che aumentano la serotonina
con due dita di brandy che m'accentuano l'effetto.
Saranno giorni che non vedo la
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| La Terra indugia assorta
raccogliendosi in ombre
che tutto sommergono.
Piove su quest’abisso e noi
oltraggiamo le nostre paure,
resti di ossa dissepolte,
orme di un passato feroce.
Ataviche ferite
hanno bruciato grandezze e fulgori
storie di
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| Impotente, osservo le acerbe teste glabre,
sottratte al gioco, costrette a bruciare prezioso tempo
in squallide corsie,
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| E' uno specchio che cambia colore,
riflette ogni umore e bisbiglia
non è uno specchio che abbaglia
ma tremola in ombra.
Sussurra alla luce fioca della candela,
mormora,
ma non ascolta.
E' uno specchio di immagini confezionate,
frasi
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| Avendo possibilità d’una parola
ariosa di misura, un’impronta di me, d’un tale,
d’euristica cura, sospesa in
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31179 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 11131 al n° 11160.
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