| Si scontran nel cielo
le nuvole nere,
l'acqua che han dentro
comincia a cadere...
La piccola goccia
di strada ne ha fatta,
viaggiava col gruppo
ma poi s'è distratta.
Cadendo veloce
si è un po' spaventata,
col freddo
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| Do un calcio, sorrido,
mi giro e sbadiglio
poi bevo, singhiozzo,
non dormo, sto sveglio.
Mi sfiora una mano,
che bella emozione...
è quella di mamma,
accarezza il pancione.
Mi allungo, sto stretto,
qui cresco parecchio...
un suono, lo
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| C'era una volta in fondo al mare
una minuscola conchiglia
che con sua grande meraviglia
con un pesce iniziò a parlare.
La sua voce di terra e mare
molto roca ma divertente
il pesciolino intelligente
fece subito innamorare.
Ed ambedue
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| Non é in disordine la cameretta
ma é tra tutte, la stanza più ordinata...
ogni gioco si ferma li e m'aspetta
ed ogni cosa puó esser ritrovata.
Ci son libri che fanno la spaccata,
vestiti che rimangono abbracciati,
la
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| Il principe Ortensio
sfrecciava a cavallo,
con giacca, cappello
e due scarpe da ballo.
Cravatta volante
e camicia di fuori,
giunse alla festa
con un mazzo di fiori.
La sala era colma
di gente in attesa,
la bella fanciulla
era molto
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| Telle une nymphe mélodieuse,
apparut la tisseuse d’amour,
a la bobine heureuse,
aux si beaux discours.
Tel un oiseau bleu,
apparut l'innocent volatile,
aux plumes bien subtiles,
au sifflotement mystérieux
Tel un félin de
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| la pioggia lavò la sua anima
...acqua e sale
lacrime scendevano copiose
la notte scorreva sulla pelle
danzavano
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| Fin da piccolo capì una cosa molto importante:
-la regola della concorrenza-
Si andava per discoteche fumando paglioni a nastro
e ingollando gin lemon a fiotti si aguzzava lo sguardo.
Tra i padiglioni si puntava la preda:
la regina
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| Si appannano apposta,
lo sai i finestrini,
per far disegnare
le facce ai bambini.
E quando si incrocian,
le auto e le facce,
si scambian sorrisi
e a volte linguacce.
Da un treno veloce
volò via una faccia,
sparì tra le
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| Lagrime, pianti, scoppiano a dirotto:
son sconsolati; idriche le guance;
l'acqua, dagli occhi, scende al suolo, e
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| Nevespina
era una bambina, bianca
del candore
della neve.
Tutti la deridevan
perché ella diceva
che gli angeli
esistevano
e lei la sera
da loro riceveva
la carezza
sulle guance...
Nevespina
amava il cielo.
Ma il cielo
le fece un
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Nel villaggio l'aurora sorge,
uno sfilar di carri carichi di giovani,
vanno briosi, nei campi a lavorar.
Scampanio allieta cammino,
mentre allodole volano in cielo,
giocano nel cortile schiera di bimbi.
Trottolar di cavalli
rimbomba
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Fufi... il gattino dal pelo arancione,
dormiva tranquillo scaldato dal sole,
sognava felice Gigante Girasole,
nel cielo volar come... aquilone.
S'apron petali al nascer del dì,
un petalo strano nell'aria sparì,
trasformato in
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C’era una volta una sicula fanciulla
dalla pelle coccolata dai raggi
d’un sole più dorato
di limoni e zagara profumato.
Ella amava nuotar tra i flutti
del mar da molti solcato,
fenici, greci e uomini tutti,
schivando la falce di Crono
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| Un fiume annoiato,
appena fu pieno,
decise di uscire
a bagnare il terreno.
La fertile valle,
ben presto abitata,
con dighe e canali
fu poi coltivata.
Ma c’eran parecchie,
parecchie persone,
serviva qualcuno,
chessò, un faraone...
e
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| un lupetto che sapeva amare
s'innamorò di bella lupacchiotta,
sempre insieme contenti a scorazzare
per boschi e monti, e fu in una grotta
che nacquero lupetti da sfamare;
il lupo che sapeva amare allotta
scese la valle e vide due
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| C’era una volta una fiaba,
no (anzi) una favola blu,
aveva sonni di camomilla
e sorrisi di pan di zucchero filato.
Non c’erano mostri, né orchi, né draghi,
solo foreste di farfalle, gnomi e margherite
distese ad abbronzarsi nel
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C’era una volta...
...Un cilindro stregato,
come palla
balzava sul verde prato,
una foglia birichina
nel ciel volava, sulle ali del vento...
...felice sognava.
In un batter di ciglia... perse
Il colore,
in fondo al mar,
chiuse il suo
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| Ti do il benvenuto,
mio piccolo amico,
ho scelto il tuo nome,
tra un po' te lo dico.
Lo so che sei muto,
non posso sentirti,
non chiedermi come
ma riesco a capirti.
Per tutta la vita
sarò qui vicino,
per questo ti ho messo
sul mio
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| Dormi bambina, dormi
tra coltri di neve infangata,
libera essenza
libri illusioni
in volo enigmatico
oltre aurora e crepuscolo
d’inconsistente colore
Ma tu dormi
a dimenticare sogni,
acquiescenza di grigio torpore
ristorando energie di
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| Oltre le stelle c’è subito il cielo,
dopo del cielo c’è un altro pianeta,
da qualche parte la stella cometa,
poi molte cose che adesso vi svelo...
bolle rotonde di acqua e sapone,
piume leggere e sei palloncini,
fatti volare da
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| Son solo le cinque
eppure è già sveglio,
sistema la cresta,
fa un altro sbadiglio.
In punta di zampe
nessuno lo sente,
passeggia nel buio,
non vede un bel niente.
Inizia a intonare
canzoni un po' vecchie,
sua moglie, Gallina,
si
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| La sera, invitava la luna.
Un vecchio e stanco grillo
solo se ne stava là seduto,
senza voce, lui, più non trillava.
I giovanni grilli, a salti
salivano la piccola collina,
in coro, aspettavano le stelle
nascosti nell'erba
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| E che mistero c’è
in questo nostro amore
in questo viaggio a due
sessanta e ancor di più.
Io figlio della guerra
più fredda che non c’era
e tu pulcino russo
che ho conosciuto a Minsk
febbraio quarantadue
soldato e
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| C'era una volta...
...una vecchia nonnina,
amava viaggiar sopra la scopina,
era la Befana!
magra e bruttina,
un'immensa calza sul bastone portava.
Spinta dal vento pel ciel cammina,
non ricorda il posto
la poverina,
gira lo spazio di stelle
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| Mirate, questa notte, alfin le stelle
ch'allegramente danzan con la luna
ed ai bimbi dicono ad una ad una:
prendetevi, o bambini, le più belle.
Ed esse, come tante sentinelle,
fian da guida sul mar della laguna,
dove, se pur a volte
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| E vivo in colori d'arcobaleno
che mi dona i baci di muta pioggia,
canto l'universo da vestire
e ventaglio dei ricordi
perché se scrivo col cuore,
come i bambini innocenti d'anima,
amore fiorirà ogni giorno
insieme a noi
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| Cadde una calza dal passeggino,
passò la notte e passò il mattino,
passò una moto senza toccarla,
passò ignorandola un netturbino.
Passò altra gente senza notarla,
passò la pioggia senza
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C’era una quercia
in uno splendido giardino.
Molte volte vi toccai la cima
sognando di poter volare.
Da lassù aprivo una scatola magica
e appariva un carosello di giochi.
Molto tempo è passato,
il cielo è diventato basso e scuro,
le mie ali
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Alle pendici d’una collina fatata
una cara fanciulla giaceva addormentata,
da malefico filtro, ahimè,
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