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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’083Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Fantasia
Le 9807 poesie pubblicate sull'argomento 'Fantasia' Poesie di fantasia |
| m'avevano detto ch'ero pazzo
salendo le scale ho incontrato te
in due è più facile barare dissero
è che non avevo un bell'aspetto
*
ci fu un fragore sordo di terremoto
un movimento tellurico repentino
feci la
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Suona l'orchestrina,
gira la giostra
coi cavallini variopinti
Zucchero filato
sulla grande ruota panoramica.
La città sembra un presepe,
illuminata a festa
Tornare al Luna Park
è stato come tornare bambino,
senza
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Era limpida
l'acqua del ruscello
fresca di rugiada
e accostava il cielo alla vita
ed ella si specchiava guardinga
per veder la sua immagine estasiata d'amore
era così bella
col vestito di sogni
che adornava il suo corpo
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| passata la tristezza?
Non ancora?...
Una brezza
di profumo di fata,
a quest' ora
incantata,
del tuo cuore
la stanza
ti riempia
e una danza
di miriadi
di stelle
come tante fiammelle
di svariati colori
siano luceal tuo sogno.
Io ti sono
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| È approdata
al risveglio dell'alba
a zuccherare i tetti,
le chiglie addormentate
e la vita riparata
tra il piumaggio e la riva,
fiocchi distillati
senz'alcuna traccia
d'incenso né di mirra.
Saprò indovinare
tra ignote
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E s'impossessò di me
come una furia
travolgente
come il Simun
nel deserto
E squassò
l'anima mia
rivoltandola
come un calzino
chiudendo al vento
i boccaporti
dello Spirito
Maledizione atavica
Febbre gelata
di rapace
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| La mia casa
è un campo appena seminato
sotto un tetto di cielo
si susseguono giorni di vento e di sole
con la mia zucca vuota
sogno mondi lontani
spaventapasseri senza mani
cuore di paglia
e orbite cieche
vecchi vestiti
e cappelli
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Eirene |
19/12/2010 19:12 | 1323 |
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| Puntuale e fatidica
compare alla porta
la megera
in carne e aghi
Altra dose di morte dipinge
sugli spettri
degli
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| venti di morte.
angolo di mondo
annusa in ogni
e non
che profuma di vita
è solo vita
e solo alla fine nasce,
Perché se prima muore
e solo poi nasce.
che muore
di vita
spifferi
infiltrando
remoti
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E' nitore che manca al mattino
e ch' adombra ogn' alba rosato
leva giorno e non squarcia alcun velo
che conceda mirar oltre fronte.
Dove ciel sposa grigio di mare
scendon fitte le brume notturne
ancor pungola tempo infingardo
in
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Vivì |
18/12/2010 17:31| 6782 |
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| Dove sei mia piccola Alice
amata sirena tiberina
dalla chioma castorina
bella nutria baffuta felice
della stazza di una pernice.
Qualcuno ti chiamava topona
mettevi su un'aria da matrona
rifiutavi persino l'alice
ti tuffavi nell'onda
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E mi abbandonavo
alla carezza del vento
Muschi odorosi e viola
profumavano l'aria
e il sole dispensava
generoso tepore
Era Settembre
uva matura
castagne e melegrane
Favole antiche
cantava la natura,
dolci sussurri
impalpabili
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Inoltre pensavo che di giorno in giorno
Io conosco sempre meglio il mio percorso
Che i batteri daranno una festa nel mio corpo
E di gennaio affonderò nel fiume d'oro
D'improvviso non sarò più con loro
Inoltre pensavo
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Un giorno, un'ora
Un minuto ...
Quanto tempo nel tempo
Quasi per caso
Ti accorgi che tutto è svanito
E che non tornerà ...no non tornerà .
Angeli nel cielo
Gente che muore per le strade ...
Un anno, un secolo
Un
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| credi ad un cielo con tre stelle
di cui due binarie
ti dicessero alzando gli occhi
che si possano ammirare cinque corpi celesti
più grandi o più piccoli del nostro sole
sarebbe come vedere gli asini che volano
o un uomo battere in
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| Povero contadino!
Lasciato da secoli
nella più profonda ignoranza
lui
che bramava
sapere
quant'è buono il kebàb
dopo un clistere.
Invece
con la scusa del cervello fino
l'hanno sempre costretto a portare
scarponi di
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| il suo nome dimenticato nella notte dei tempi
era inciso su uno scoglio liscio e aguzzo
in mezzo ad un mare di un blu
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| Le ciel semble décoloré
et le paysage évanescent.
Un tout petit rayon de soleil
tente de pénétrer
mais la brume s'insinue
urbi et orbi.
Moelleuse et vaporeuse
elle me défend de l'attaque.
Il est
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Impetuosa
coinvolgente melodia
dispensatrice
d'armonie galvanizzanti
che su crescente guizzo
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Dolce quel richiamo
caramella di zucchero che fa male
vola l'immaginazione
approdando su piccole lenzuola
vuoto quel cuscino
s'ode solo il silenzio
dondola il cavallino senza cavaliere
briglie di ghiaccio soffrono
tremenda è
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Vento,
vento e tramonto,
sulla terrazza di qua del mare
il tempo non esiste,
è sogno
contemplazione
presagio.
Lento,
il mio passo è lento,
sulla scala alle spalle del mare
una voce che insiste,
è
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nacque, che il cielo vomitava sangue
in un tramonto infiammato
i raggi del sole
eco di un un vagito
sfioravano l'infinito
nacque che aveva gli occhi
increspati di sonno
dal mare come una dea
si fece cullare
tra le onde
e gli scogli
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Era rossa come un fuoco
Primitivo
E gli animali erano lenti
Li potevi prendere
Era nera di salute e forza
E gli animali erano ciechi
Non sapevano
Di me
Era il primo giorno fuori
Da casa
E la strada era rossa
Come un fuoco primitivo
Era
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sibila il vento
tra i monti innevati
e nella notte fredda
s'addormenta la valle,
solo il lieve bussar
dei ricordi sussurra
al passar del tempo.
danza la fiammella
a quei sospiri
che si perdono nel buio.
il gelo comprime
quelle ossa
che
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Spiegherò le ali
per arrivare a toccare il cielo
e tu sarai lì
ad aspettare me
con le mani tese
per accogliermi in un caloroso abbraccio.
Come farfalla volerò leggera
e tu, come re,
sarai vestito di rosso
e di bianco
e
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Scioglier catenacci all'animo imprigionato
pantano melmosa malinconia
costante il fluir ansante via
a risalir l'erta d'amore e poesia.
Scarabocchio cielo ghirigori d'amore
e con cirri ammanto il canzonar beato
velando ai curiosi l'intraveder
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Vivì |
13/12/2010 11:28| 8481 |
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rovescio i giorni come una clessidra
che sgrana i semi
in un'ampolla senza scampo
noiosa e spettrale direzione
nella pelle di vetro
e di lucidi silenzi
i graffi hanno sposato
i sogni,
come addosso fermagli nelle notti
a decorare incanti
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Un due tre
Terno,
donerei l'anima
all'inferno.
Quattro cinque sei
Bari,
se mi esce
faccio pari.
Sette otto
nove,
che diletto
far le prove!
Quella dozzina
è molto sporca,
Robert Aldrich
non è Garcia
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| Luci in lontananza
Si respira
La violenza della notte
Su uno sfondo scuro
Riccioli di penombra
Gridano il contrasto sui sogni
Fischia nel vento
la paura e i lamenti dei perduti
Odo solamente flebili sottofondi
a scalfire il baccano del
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Dall'Alba al Tramonto
aspettò il suo ritorno
Quando il Sole
declinò all'Orizzonte
anche l'ultima sua Speranza
si fece Cenere
Attese la Luna
con la sua Falce
E alle prime luci dell'Alba
al canto del gallo
lo
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9807 poesie pubblicate sull'argomento Fantasia.
In questa pagina dal n° 5851 al n° 5880.
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