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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’101Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Erotismo
Le 8537 poesie pubblicate sull'argomento 'Erotismo' Poesie erotiche |
Queste poesie sono di contenuto erotico: se possono turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerle.
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Coprono come rete
i capelli il tuo viso,
per mostrar solo
le labbra nude
che ebbre d'amore
aspettano le mie.
Scivolano le mie mani
cercando il tuo corpo
che si plasma al mio,
bevo avido il il tuo nome,
mangio il tuo respiro,
cerco ogni attimo
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| Istanti fermi
carne distante
idee indecenti come lame aguzze
per questa voglia d' imprimersi
con le mani e stringersi
la tristezza s'espande a mangiarci
voglie ardenti fra questo
profumo animale
dove i verbi mutano animosi
ansimo dei
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| Allor quand' ero giovane e prestante,
nel movimento rapido e scattante,
facevo tante cose in un baleno
con efficienza, ed ero sempre pieno.
Pur ora che l'età vieppiù m'avanza,
perduta non avevo la speranza
di compiere ancor bene
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| All'ombra dei vespri, a quell'ora malsana
camminasti lenta all'esplodere d'un crepuscolo
tu, indemoniata e velata di brume
al caldo della tua alcova il mio corpo invitasti
Anche la tristezza pareva sopirsi
quando i tuoi occhi incastonati
come
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| sale invadente
avvolgendomi completamente
il suo profumo di Uomo
maschio duro che non ha paura
di prendermi per mano
e trascinarmi sotto le lenzuola
non resisto, non posso
sale la mia voglia di essere amata
posseduta disperata
persa dentro
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| Le tue labbra che anelano ad un cielo nero
e portoni senza velo, danzano sul nostro petto.
Arriviamo! Siamo pronti, senza strascichi di occhi
deriviamo verso il colore del mare e del sangue
in quell'amalgama di punte avvelenate e lame.
Diseguali
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| Spogliato dai tuoi occhi,
tutti i sensi, ora confusi,
labbra calde sulla mia pelle,
il corpo in un'onda d'estasi,
hai leccato il mio cuore,
la tua anima mi appartiene,
Il corpo ubriaco solo di te,
sbanda per l'ardore e l'odore,
che hai di
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Dita poggiate su umide labbra
accarezzano frammenti di vogliosità spinte,
occhi socchiusi al bisogno pronti
verso calde sensualità sospirate
Nei silenzi rischiara intenso stimolo,
persiane socchiuse celano ombre
tutto intorno atmosfera
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Quel dì che
il braccio tuo entrommi in core ad estirparmi amor,
coglietti il suo pulsar drento al cervice
el flusso dirigetti verso man
che presto al collo con ardor avventò
cogliendo il tuo respir nella mia bocca.
Passion fremette in
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Brivido sonico
è la tua pelle nuda,
cascata calda
che si scroma
sulla mia
rompendo
vibrati semibrevi
in caldi virtuosismi.
Attriti di
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| Le dita frementi
A scoprire i fianchi
Tu, piacere al centro
E per me immenso
Rimani in me
In muto, parlato silenzio
A placar respiri
Nel modo che s'abbracciano gli amanti
Nel rintoccare dei giorni andati
E di fronte il futuro
Ansimi
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| Aria calda sulla pelle
frizzante nel cuore
lasciami sognare
lasciami scrivere un verso
fammi danzare un tango senza fine...
Vivo su una nuvola rosso passione
non voglio arrendermi alla quiete
immobile armonia del cuore
voglio lottare per
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| Come il rovo sul muro,
nasconde i segreti,
un animale d'amore,
amante nella nebbia.
Il cuore di radici si copre,
il corpo tace, si scopre,
si umilia e grida il suo nome.
Sulle dita di ramo,
frutto aperto, esposto,
alla sua umiliazione,
come
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Vesto la mia nudità con la tua pelle
accolgo il sole del tuo ventre,
nella sorgente mi specchio
guardandoti con le
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I suoi gemiti d’impudichi sollazzi
davano
libero arbitrio
al mio fervor ed istinto animale
che tanta voglia
di sbranarla teneva
finché
decisi
di entrar nelle sue carni
dannatamente
incandescenti e vogliose
Poi...
Tutto finì
in
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sbocciano parole
dal giardino dei tuoi sensi
abbracciami
come fa il tramonto
irretendo il giorno
è come un tango assassino
la tua bocca
che non fa vittime
ma prigionieri
è di lampi
come una notte che rischiara
il tuo
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Midesa |
04/12/2012 18:47 | 5270 |
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| Schiudo labbra nude
balenano bianche dolcezze
mordicchianti risucchi.
Nell’immaginario
la fusione di sguardi,
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| Vado cercando
vaghe certezze tra le gambe aperte
di mai poetiche
allusioni
Entra la vita
e come sangue che
si
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| l'impudico profumo
s'impadronì di noi
gementi di frenesie
cariche d'impulsi
che inebriano il coito
gocciolante di sfrenate
estasi focose
labirinti di corpi
intrecciati come vite del buon vino
succose provocazioni
inumidiscono il letto
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| La notte è scesa
buia e silenziosa
vestita di nero velluto
ingioiellata di stelle dorate
s'appronta a curiosar...
Nella strada del peccato
due amanti si cercano
celati con forza
sprigionano emozioni senza fine.
Diamanti freddi irradiano
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| Dei toni estivi
rammento gli odori,
Dei profumi le essenze
differenti.
Il calore avvolgente
delle strette afose
il contatto
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| Cerulei sguardi
incompiuto nome
mi chiami
Effige nascosta
da gioco all'inganno
la scoprii
Lento e invadente
su me chino
diventai per te fiore
Desto
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| Prendi spazio
- tra le mie voglie -
quando scivoli tra il monte
e la foce - ha voce
saziando il mai ascoltato
- dalle mie labbra -
che custodiscono il tuo possesso
inondando gli angoli del mento
degli umori nell'attesa
a pennellare il tuo
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| Oh sconosciuta,
con uno sguardo t'ho imparata,
e sei stupenda
e m'ecciti al sol guardo...
Sento in me una sensazione
di sesso, un'emozione
che m'avvinghia ed io t'avvinghio
e con la lingua t'assaporo...
Cosce seminude e strette
a carne da
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Sette
sono i veli della notte,
sette
le sue crune
che svelano
e che pungono in amplessi,
sette
le sue lune.
Sette
le tue ombre su di me,
sette
le tue danze
che muovi ballerina sul mio ventre,
sette
le distanze.
Sette
le mie lingue
che
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Quella bocca...
parte giù e risale
lenta
lenta...
la punta tintilla
un tocco
di striscio...
rugiada agra
mi copre
dietro a te
un ondeggiare ci sospinge
e ti sento
mi senti
mai basta
GODERE
senza "ma"
senza
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Rimembrano desideri
come fiamme i corpi ardono,
le membra scalpitano
in deliranti momenti.
La pelle trasuda di piacere,
gli animi s'incendiano
insinuandosi tra cavità carnali.
E' un godimento
che scorre lento, lento,
tra gocce
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Scivoli tra brividi
con soffi ansimanti
scuoti onde di pelle
inebriando le vene
sfacciata purezza d'uomo
finisce il pudore
imbianca quadri scarlatti
sorprende il gusto
di dare vita all'istinto
sinfonia che valica i muri
la forza
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morena |
26/11/2012 15:43 | 5432 |
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| M'incamminerò solitario.
Abitato dal mio lascivo peccato
Colpevole fu
il tuo spingermi al muro più scuro
con il favore della tenebre
Attaccami alla parete
baciami con furore il viso
le spalle il corpo
poi azzanna la bocca
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| Seducente è il veleno!
Scivola e paralizza i miei sospiri!
Trattenuti nell'avida spugna
di un folle e sommesso movimento.
Risale al ventre
come scheggia brusca e schiava...
innaffiando germogli di placida lussuria.
Ubriaca i pori!
Si miscela a
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8537 poesie pubblicate sull'argomento Erotismo.
In questa pagina dal n° 2641 al n° 2670.
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