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Donne
Le 9027 poesie pubblicate sull'argomento 'Donne' Poesie sulle donne |
Nel calle bullo
dissestato
la speranza non ride
aspetta
dorme...
risi sfioriti
muti nei visi
pallidi,
gli oggi
i
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Musica, sfiorati pensieri, spenta lacrima,
sorgente d’amore, l’immensità assorta nel silenzio
accarezza il tempo la vanità di riflettente anima,
esula distante, nei meandri di vagito ospizio.
Scaglie di vetri sognano, trafiggono il
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Scrosci d’attese in parole riottose lasciano vuoti
silenti, pesanti, parole da obliare in aridi deserti
da attraversare, in dune scoscese, smosse da
serpi velenose.
Parole in vesti discinte inneggiano falso amore,
parole sofferte trafiggono il
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Ricami un riflesso
un accenno di luce
appeso e labile
alla linea degli sguardi
Un po di te, ora
il sapore strano
dell’aria pura
Infinito è
questo perdersi di luci
di baci, riflessi
sulle inquietudini, increspate
Dei nostri, lontani
e
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 | Riflessi d'ambra adornan
i tratti tuoi leggiadri, quanta
letizia sparsa nel sospirar
tuo lieve...
Donna che amor espandi
immersa nell'aria dolce
d'una fiorita primavera
felice solo d'esser tornata
a viver nuovamente, al bacio
del primo
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| Non sono Cenerentola
e voglio anche le rose.
Di cancro e fame
di guerra e strada muoio
ma tu e tu solo
sbrani ed
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| Hai movenze da regina
ogni cosa sparisce
se ti sta vicina.
Occhi di gatta,
il solo guardarli
t'inchioda e ti
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| Germoglio aureo
di prezioso fior
sbocciando
eterno rigoglio di vita
Il primo sguardo al mondo
e sfiori il cielo,
bellezza e respiro di luce
Tenace virgulto
custode di intimi segreti,
non ti pieghi al vento
e in salde radici,
affronti nevi
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Io donna
con il mio istinto
gridato appena
sempre appeso ad un soffio di felicità
troppo spesso reciso
divorato
io con il mio essere
mai restio
al pulsare esigente della vita
io
con il mio dire scandito
stretto nelle riserve
che
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S’abbandona al mondo
volando via
quell’alito di vita
senza più compassione o rimorso
solo una donna, diceva
il suo nome
e parole, per chi sapeva ascoltare
mille stelle negli occhi
nella notte
di un sogno
Pavoneggiando il
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Si codificava nell'incanto
di saper rinascere ad ogni ora.
Moriva!
Negli struggimenti appartati
tra il peso delle sue inquietudini.
Si eclissava negli interni dell'inconfessato profilo.
Poi timbrava la sua fine!
Con la promessa di far ritorno
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Ti ho guardato sotto l'albero fiorito,
leggeri petali volavano intorno.
Tu sorridevi e cercavi di acchiapparli.
Com'eri piccola e innocente!
Com'eri bella!
Mietevano il grano, era sole,
un bel cestino di ciliege tu portavi.
Rubino lucido
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 | Occhieggia verso l’infinito
nell’abbraccio di un tiepido sole
tingendo di luce
la campagna intorno.
Fresca di rugiada,
olezza al vento
tra candidi trulli e forsizie in fiore,
seminando rosari di stelle
sul verde dei campi.
Nel roseo cielo
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| Sovente nell’osservar
genti d’attorno
s’arrovellano pensieri
di strana forgia
e mi chiedo:
“Ma se fossi un Uomo?”
Di certo non sarei più donna,
indi, smarrirei
la me stessa ch’è in me?
M’è inutile il cruccio,
uomo non
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 | Madre, madre, madre mia
dove sei anima mia?
Dov'è il tuo dolce sorriso sulla pelle
di quando mi riscaldavi nella notte
in fetale posizione dormivo
ascoltando le mani piccole
che mi accarezzavano
donandomi serenità
nell'intimo
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| Ingoio la riga ironica
di una misura inesistente.
Opulenta e fertile
divengo frantumatrice di schemi.
Io, il codice rotto di un dramma
dal contenuto alchemico...
Mi divulgo indisciplinata e stupefacente
lungo l'asfalto di esistenze
esattrici di fervide
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Povoados de muito amor
Eram os sonhos da menina
Longas tranças, olhos verdes
E um mundo por descobrir
Quis lhe dar o bom destino
Inteligência, doçura e tino
A pequena se destacava
Desde as primeiras letras
Sentia- se
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Il pensiero che corre
tra ricordi svaniti,
avviliti dal tempo
che ora sembra sfuggire.
Intravvedi figure
dagli oscuri
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Il letto è vuoto, sopra il tuo cuscino
ci sono ricamate le iniziali,
...la ruota deleteria del destino
ha spento
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Mamma, sorella, sposa
vita degli anni
donna,
timida face
contro l’abbarbagliare
che si staglia
smodato in mezzo al
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No, non voglio più il tuo sguardo
mai più il tuo respiro. Tu, che parevi “ciatu ri lu mè ciatu”
no, non voglio più le tue mani... le tue mani,
quelle mani luride... quelle mani che hanno squassato la mia anima.
Ah,
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Glorificazione estrema
di un centro reale, in concerto di forme
destando stupore
schivo lo sguardo
in candido canto di glicini e spade
fragranza al passaggio, in tripudio
L’INCHINO
rafforzata nei chiodi nell’università del cuore
un viaggio
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Emerge dalla grazia, dallo stile,
l’attraente bellezza femminile,
da una parola detta in modo giusto,
e dai particolari di buon gusto.
Da una movenza dolce, assai garbata,
da una risposta morbida, adeguata,
nascono le scintille che
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 | Non esiste festività invocata
meglio dalla volontà di cambiare
e restare sempre uguale, velata
nella donna,
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 | Pensosa e taciturna procedendo,
austera, guarda solo a sé davanti;
non so cosa contempla, tutto, o niente,
con spirito che sembra assai distante.
Quel dì che declamò ben lo rammento
brillanti versi in accorato accento:
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| Gli uomini son simbolo di storia,
di forza, di talento, di conquista,
si senton designati alla vittoria
col piglio del
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 | Fin dai tempi delle nonne
storie di tante donne
troppo spesso defraudate
di dignità private
pronte a
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Si respira nelle strade
odore di lotta,
per riprendersi la vita.
E' nel giusto
chi non vuole restare al palo.
Non piangere, ragazza,
il tuo è solo disagio esistenziale,
prendi la mia mano
e sorvoliamo ancora la terra dei sogni:
non li
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Mavec |
21/02/2014 10:06 | 2654 |
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Confluiva lungo vertiginose pendenze di luci e ombre.
Ogni tanto si celava tra le remote note di un altrove.
La duplicità della sua natura non era dovuta ad una strategia!
Era istinto di conservazione!
Lì, in fondo agli angoli della
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Julie era lì,
il suo docile corpo
a lui offriva
mentre accarezzava lieve i piccoli petali
delle sue giovani rose
sfiorate dal placido vento d'Oriente
che le conduceva a sé.
Rosso di candida seta
era il suo vestito
e bianche
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9027 poesie pubblicate sull'argomento Donne.
In questa pagina dal n° 3751 al n° 3780.
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