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Donne
Le 9026 poesie pubblicate sull'argomento 'Donne' Poesie sulle donne |
Occhi persi, dietro vetri di solitudine
guardano giorni vuoti di speranza
rannicchiati nell'anima i silenzi
assordanti convulsi momenti
E ti rivedi sposa un'altra volta
sopra l'altare un disperato pianto
perché chi quella mano volle in
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quanti amori di carta ho consumato
ghirigori di penna incastrati tra svolazzi di rime,
volti accennati dei colori del cuore
a prestarmi versi e calore;
quanti amori di inchiostro imprigionati
nella carta assorbente della mia vanità
odalische
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Quel chiassoso mio caro rione milanese
dove il parlar mio lombardo di paese
cedeva al vociar forte loro del pugliese,
io
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Mai dire mai, tu mi dicevi,
mai dire mai e ci credevi,
anima mia innamorata,
già tante volte abbandonata.
Ti illudevi di frantumi,
profum di rosa e agrumi,
di miele dolce- amaro,
dal color rosso chiaro.
Ti aggrappavi a fili fragili di
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No, non guardare più il mio volto
non cercare di donarmi quel bacio
che ha tutto fuorché l'amore.
Non cercar di graffiare ancora la mia anima
dopo avermi usata come oggetto da buttare .
Strappati le mani che mi hanno carezzata,
di
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 | Nell'alcova delle tue pene
ti stai decomponendo,
come un ventre sgualcito dai graffi del vissuto.
L'amore violento, non è amore,
l'amore non è capace di dare pugni,
l'amore non conosce l'oppressione.
La violenza è
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Doron |
14/10/2014 23:02| 1577 |
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 | il bacio prese il posto di una smorfia
la carezza fece male
i sussurri furono urli
i gesti delicati trasformati
fu violenza sul corpo
sulla mente... amore malato
ha preso possesso tutto diverso
nel cuore svuotato è entrata la follia
fine
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Solo spine sono rimaste
di quell’amore sbocciato
tra rose rosse
e fuoco di passione.
Ombre nere sfilacciate da lacrime
volteggiano sulla cenere d’un sogno,
lo sguardo è spento,
la bocca un fiore appassito.
Non c’è alba a donare
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Dal soffitto di vetro
della stazione centrale
si scorgevano i lampi
d’un temporale,
confusa tra gente
che arriva e che parte
un’esile donna
attendeva in disparte
Occhi smarriti
brillavano tristi
provati da eventi
che non eran
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Respira
la notte sul cuscino
dove attende
il dire silenzioso
nei richiami sconosciuti d' allodole
si fa chiaro
tra ombre di foglie
che richiamano mille volte ancora
come eco di un niente
guarda
oltre l'io
la presenza che mai
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 | Con le loro sporche mani
hanno scavato nel tuo seno,
insanguinato il tuo corpo
in un prato buio e senza verde.
Adesso la tua carne è lacera
con granella di lacrime e di sangue.
Orrore ferisce e trafigge la tua anima.
Ti sei lavata l’onta
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| Folate di vento
m'agitano l'anima
disordine
nei capelli nel corpo
nel clima
nell'umore
solo due cose hanno il giusto posto
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Il coraggio di parlare
è soffocato
dalla vergogna.
...Lacrime intrappolate
nel cuore
sogni di fanciulla
infranti
per sempre
...Quelle carezze
divenute spade
ferite sanguinanti
sulla pelle
lividi invisibili
sguardi
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Pelle a brandelli
sotto le unghie i segni
e rigoli di sangue caldo
condiscono il dolore,
ch’io possa risalir la china
defibrillando
lapide violacea e marmorea
di un’anima presa a graffi.
Lungo il sentiero caduco
foglie accasciate al
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Silenziosa
in preghiera assorta
sta la donna
dell'ultima fila
della chiesa
dell'apostolo Tommaso.
Un velo bianco
sui capelli
un vestito verde
corto sopra al ginocchio
e un rosario di conchiglie
tra le mani
bianche e sottili.
Ogni tanto
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Livida appari
nelle iridi stremate di pianto
così consumate d'infelicità
cangiano in rosso sangue
l'azzurro sguardo
che tinse il cielo.
Flebile ricordo
le carezze sulle dolci scie del tempo
abili dita giuravano sogni
per tacere
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 | Nobile gentil sesso colmo di segreti
oltre quei brandelli velati,
le tue grazie e le bellezze del tuo corpo
sono carezze della natura;
Connubio di senso e pazzia,
la tua passionalità è melodia arpeggiata
con amore sulle corde di un
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 | Trapassava la bocca serrata
l'unghia uncinata
sotto ruvida mano
Senza capacità di volare,
dilaniata, promontori doppiai
Stupivo ad andare avanti
sui fili sbilanciati
trovai conti rovesciati.
Adesso un singhiozzo
compare ogni
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Gli occhi dell’anima guardan le stelle cercando
conforto tra le più belle, sussurrano ad un cielo scarlatto
il loro tormento, nel cercare un ultimo conforto .
Ruga di dolore, nembo grigio solca il viso, a ricoprire
lenti scure che non
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Stralci d’anima
nei sinuosi borghi del cuore
mentre affoghi tra le piaghe
di un silenzio assassino
non nutri vendetta
ma provi vergogna per quelle
ferite aperte sul mondo
difficili da guarire.
Importanti come tenerezze
senza
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Il buio era senza nome
un'oscurità quasi annunciata
da Ecate e dal suo rito
tessuto da un cielo di veleno
L'alba era già spenta
quando te ne sei andata
e qualche nuvola pronunciava stelle
nel tuo respiro di rovina
Nessuno
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Non era un gioco
Ombre la rincorrono
maledettamente veloci,
si copriva tutta
la devastava la paura.
"Spiegami, mamma
la favola dell’orrore"
No, non era un gioco.
Lascivo odor di fiato
come torrente in
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e, al fine tu chi eri? essere
che mi giravi intorno prendendomi l'anima,
fanciulla- bambina con il corpo di donna,
flessuoso, invitante, meravigliosamente eccitante,
che nella mia tarda fanciullezza mi venisti incontro
come pasto famelico incoraggia
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Dormiva la primavera
nel profumato cesto di viole
la salutò un colibrì suonando
con la sua cetra un inno alla gloria
danzò sulle scorze d’arancio e limoni
le facevan festa la ghirlandella
di oleandri gelsomini e lavanda
e lei ne fu ancor più
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Ogni fatto
lo stesso coro
retorico gioco
di parole vuote
fino a risorger
d'identico fuoco
rabbia gelosia
noia e
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Inseguo un fiore
un amorevole fiore
e non riesco a prenderlo.
Qualcuno lo ha calpestato
deriso
defraudato del suo essere Donna!
Ma io... lo inseguo ancora
lo voglio
lo desidero e non lo trovo.
E' racchiuso nel pianto... intimidito
e fragile
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 | Raggio di sole
contempla l’azzurro infinito,
arcobaleno di sogni inonda la vita,
canta la luna voce soave,
sfiora i piedi l’acqua del mare.
Ignora l’orrenda violenza...
branco famelico afferra la preda,
sfregia il volto lama sottile,
del
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Non calpestare i fiori
Non farlo
Lascia che il vento li accarezzi
che il primo sole
li baci e li riscaldi
che la brina
gli dia freschezza
Non toccarli
Le tue mani impure
sbiadiscono il loro colore
il tuo alito annoso
sfuma il
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Forse non sai,
che dietro l’aurora
di un sogno smarrito
c’è il fremito freddo
di un respiro sgualcito,
che la speranza
invano accende amorevoli raggi
sui lividi del cuore
Forse non sai che le stelle
Struggenti brillano
nello
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Nudo
accompagnerà i tuoi sogni
poggiando il collo
su spalle di memoria ferita,
senza parole
troverà il giaciglio
e morirà
danzando,
donando oblio
a labbra di luna
che lenta
respirando
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9026 poesie pubblicate sull'argomento Donne.
In questa pagina dal n° 3301 al n° 3330.
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