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Donne
Le 9021 poesie pubblicate sull'argomento 'Donne' Poesie sulle donne |
Mentre fuori nevica,
dal vetro frantumato
della finestra ad est,
il vento lascia entrare
fiocchi ribelli.
Parole come coltelli
Intinti nel nero veleno,
graffiano allegri pensieri.
Amore giurato,
per tutta la vita,
si era detto!
Mentre fuori
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Nessuno più taccia
del calvario di una donna
che ogni giorno traccia!
Sentire le urla del mare
minacciare burrasca
e, poi, nel cuore paura d’amare.
Non versar lagrime donna
per quel tunnel di violenza,
abbi fede in te donna,
vissuta e per
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Basta
sempre a lei basta
nulla chiede nulla cerca
lei solo dá
lesta al sonar del primo rintocco di vecchia campana
li
quando tutto ancor dorme e neppur il gallo ha cantato
corre alla prima messa
corre
indaffarata torna
pulisce scalda
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Tienimi la mano,
mentre le lacrime
solcano il viso.
Sei specchio del mio cuore
sorrisi nel mio dolore.
Tienimi la mano,
come da bambine,
quando sole
costruivamo il nostro mondo.
Se guardo oltre i miei confini,
se un piede cade in fallo,
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Profondi occhi ambra
di gufo della Virginia
mi sfiorano
negli attimi
d’un pensiero impertinente.
Acchiappo,
suggestioni di cioccolata
dei tuoi diciotto anni,
dalle labbra
tentazione di crumble di mele.
Quiete del meriggio
ti rileggo
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Mi sento fiera d’essere una donna,
non ho bisogno di mostrarmi nuda
per esibire tutto il mio valore
che non si basa
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Conosciamo le parole per dipingere il momento
con un battito di ciglia che tramonta sulla neve
e indossiamo sempre i guanti per accarezzare il vento
così fragile e immortale sulle rime più longeve.
Non abbiamo alcun timore di un riflesso bianco e
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Occhi che si spengono
nel buio di promesse infrante
rimangono i segni delle dita
a suggellare un’unione di sangue
pugni impressi
sul volto di nuvole al carbone.
Ora tutti raccontano la tua storia
pronunciano il tuo nome
portano fiori
al tuo
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E c’è chi semina nella bruna terra
e chi nel vento. Chi raccoglie
chi guarda in alto e dice
è acerbo il frutto e per come
ho ragion di credere
non sarà mai buono
Tu sei l’anima viva che tiene unite
membra seppure stanche
che modula la voce ed
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lei non è sudata per nessuno
ha votato, chiesto scusa
i suoi documenti ora
vagano
su un tavolo
dove i corpi si scommettono
e la fine è il mero centro
di una raffineria:
lei è petrolio sfumante incenso
il cognome di colonia
ha un accento
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Quell’acerbo frutto, anzitempo,
colto da mani ansimanti,
attende pallido la futura sorte.
La prematura sposa,
come bocciolo da poco sbocciato,
viene strappata dal giardino delle fate
dove maturava l’infanzia fatata.
I verd’anni della sposa
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Vidi la bellezza farsi carne,
mordere quella immagine, a saziare
le emozioni del cuore
che con grazia
lasciavano quei
caldi
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Schiocchi baci
al cardamomo,
sul limite dei tuoi dubbi,
riflettendo a voce roca,
i pensieri singhiozzati
nuovo swing.
Divori sorrisi agrumati
e vitamine,
con la medesima disinvoltura;
mentre il sole bussa
all’uscio d’un progetto
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Si nascondono dietro una staccionata e in silenzio
aspettano di veder passare le ragazze in minigonna
spiano e pregano affinché uno svolazzo di vento
mostri ai miranti le mutandine vagheggiate delle belle
le ragazze sanno di essere origliate e
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Senti, guarda
te lo dico
apertisverbis
chissenefrega, amore.
M’appari il sabatosera
da un’imprevista solitudine
ma non ho chiodi
alle pareti
per appendere i tuoi
silenzi
nel boudoir di casa.
Fior di holiday planner
su facebook
ti
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Mi basta che sia il tempo a consolarti
con questa fiamma antica del piacere
e dentro i voli stanchi
mi attardo a scavicchiare come posso
col sangue nero addosso
e il tuo respiro umido di sesso
ben senza un compromesso
avanza in questo cielo di
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Il tuo viso nero
ha una pelle profumata,
i tuoi occhi brillano
alla visione di un futuro,
cullato nella tua mente.
Il bianco dei tuoi denti
rispecchia il candore del tuo animo.
Sei semplice nel tuo dire
quanto il cuore contiene.
Ti seguo nel
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Perché, arrivi a quel bivio dove cade il sole
al calar dell’ombre prime della sera
ti senti tranquilla sicura
È un sol battito quello di troppo
che non è cuore,è schiaffo è pugno
Rinfreschi con acqua di gelo lo squallido emanciato viso
corri
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Vive un tempo sospeso
medley di memoria e futuro,
di sogno e realtà-
è una guerriera della parola
mai schiava di
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Voluttuosa ed arcana asimmetria
trascende il reale
si ferma,
se ne va via.
È derma,
suono gutturale,
epidermide di
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Imbroglio di luci ed ombre
a celare tagli dentro l’anima
tracce di sangue e lividi
a marchiare la pelle.
Non si dimentica
il volto della violenza
e quelle mani ansiose
di spezzarti le ossa
seppellendo la dignitá
nella fossa della
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Non è vero che non sento dolore quando
le mie mani ti cercano e non ti trovano...
Inganno l’attesa del tuo ritorno nel fiume
della tua mente,
riempiendo i miei dubbi con linfa
distillata dal tuo cuore ...
Esplodi illuminando il sole,
disegnando
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All’ombra nella corte
parlavano le donne
dei loro uomini,
io non capivo il perché,
piangevano,
poi si raccontavano
dei loro, tanti, figli,
e cantavano felici
con gli occhi di luce pieni.
La madre mia che c’era
finiva sempre il tutto
con una
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Se solo lo avessi potuto intuire
questo destino scortese e scontento,
forse in questo splendido sentimento
non avrei avuto fretta di gioire.
L’ inganno è saperla lontana;
portando con me il timor di perderla
cado nel silenzio di non viverla
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C’è una interpunzione
in questo viaggio che corre
sui binari di ‘sto foglio
quel Oh! Tua interiezione
stupore gioia che soccorre
la pianta al suo germoglio
m’ avvolge la Tua essenza
dei passi l’eco ascolto
mi appari quando scrivo
prêt á
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T’arrampicasti sposa nel suo cuore rovente
fuoco innamorato della tua smorfia dolente
o Giovanna dagli impavidi sogni di fanciulla
in mezzo al buio cavalcavi desta nella tua croce accecante
figlia della terra di Francia che vestivi libertà
fosti
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Non oziare come foglia inutile
sull’orlo della strada,
alzati, muovi le gambe
a eliche impazzite.
Corri, Donna, corri
e insegui l’euforia di vita.
Con braccia d’acciaio fedeli al cuore
apri nei muri la tua porta,
viaggia verso ciò che
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S’allontanò
con pesanti catene,
fruscio d’ali
e vento profumato di nardo,
per mano un bimbo
nel deserto di sabbia
increspato dal vento
con suono di cembali
e una luna bianca.
Sul seno l’ombra
di colorate farfalle
come su fiori
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 | Fortuna che il viaggio non ha imparato le lingue
è una cromia mossa dai sensi
per altre composizioni
slaccio di sabbie,
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 | Anche se il vento tira forte,
vento gelido di maestrale
ci ha forgiate,
dure come la roccia,
che si staglia imponente
e sovrasta il mare
come una regina.
Non ci pieghiamo
nella tempesta,
come giunchi balliamo
e ci chiniamo
con radici ben
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9021 poesie pubblicate sull'argomento Donne.
In questa pagina dal n° 1051 al n° 1080.
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