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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’530Autori attivi: 7’461
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Luglio 2024 |
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Amicizia
Le 5679 poesie pubblicate sull'argomento 'Amicizia' Poesie di amicizia |
Silenziosità in quelle notti spezzate da rumori molesti
che tanto aiutano ad uscire dal tunnel
quel ritrovo ove la vita sembra voler eclissare
solo forza di volontà ed ingegno dell’uomo
riescono ad elargire un volto diverso all’esistenza
creando
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| Chiamarmi pur, se vuoi, ne son ben lieta ...
Ed io lo percepii segno d’intesa:
o addirittura un corrisposto amore ...
pur sostendo lei: “Amica e basta!"
Si manteneva invero un po’ distante
mentr’io già preso a coltivare un sogno,
pensavo: “Se
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| Io che di te ho visto tutto
la gioia e il dolore
la sabbia sulla pelle
e i capelli bagnati sulle guance.
Io che di te ho
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| Non si frantumerà
mai il ricordo di te,
cara amica d’infanzia.
Fosti tu a riempire le mie
più belle ore d’estate.
Non si frantumerà
ciò che di te ricordo.
Non ti vantasti mai
di essere più bella
e più alta di me.
Eri per me la casa,
la
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| A passo lento, fra lapidi amiche
ho scorto il volto tuo che credevo dimenticato,
un’immagine che stona in questo luogo di riposo...
le mani ho giunto in preghiera
per risollevarmi il cuore, te lo devo da tempo
da quando senza un saluto
reputasti
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| Ti vedo, minuta, venirmi incontro
sotto l’ombrello,
in questa giornata uggiosa.
Mi saluti.
Poi mi riconosci
e allora mi parli di tua nuora.
Sei turbata.
Ti senti assediata dal dolore.
Dal tuo giardino fiorito
hanno reciso alcuni fiori,
tra i più
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| Seduti davanti al tuo negozio
raccontiamo il nostro passato
sereni in gaudente ozio
di fronte al muro assolato.
Ieri e l’agostano presente
si fondono, amico mio, nel nostro
narrare accondiscendente
nulla lascia di inchiostro.
Dei nostri figli
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| Uomo d’altri tempi:
al nostro salutarti
la mia mano presa nelle tue
a sfiorare le tue labbra.
Io, della stessa tua carne,
rosso d’imbarazzo,
ho tentato di ritirarla,
ma il dolce tuo sguardo,
ha frenato la mia ritrosia.
In te ho visto mio
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Sapevo che saresti tornata.
Questo strano mondo di parole
non prescinde da te e da noi.
E’ un andirivieni di malinconie
e tristezze indefinite,
un calesse di sfumature intense
intonse e intime.
Un’allegoria dei sogni
che tardano a prendere
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È un sentirsi dentro
come un unico pensiero
è lontananza che s’avvicina, sempre più
è essere noi, amici di un tempo
che mai in realtà si lasciano
trasportare, da quel che chiamiamo vita
è vivere un’esistenza senza mai sentire il bisogno di
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Colori di sole le giornate più nere
con uno sciame d’allegre lampadine
arrivi d’improvviso a illuminare i miei silenzi
così densi d’assenze e compresso dolore
quando un’altra alba muore
e le mani sono fogli bianchi
nell’esistenza che si riempie
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Al bar da Mario ci troviamo i cari
amici a ravvivare la mai spenta
ilarità; l’Emilio ci rammenta
mostrando di saper più di comari.
Remo mi arronza per gli errori vari
a tressette, tuonando mi tormenta:
"Mah! Mizzica compare!" - si lamenta
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Asfalto assolato
silenzio vellutato
in un lembo d’ombra
sosti guardandoti intorno
Povero cane da sempre solo
morbido e chiaro il tuo manto
profondo lo sguardo
spento il tuo cuore
Ehi, ti chiamo dolcemente
il capo subito volgi
ai tuoi occhi
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Più non ricordi quel dire
rimasto sospeso nel vuoto,
cancellato con un colpo di spugna
e gettato nel vento.
Illusa l’anima ferita,
rimane allibita da quella miseria
ben celata
dentro quel duro cuore.
Sentire senza ascoltare
per restare
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Così pareva in ante,
quand’ecco d’incanto un sorriso,
c’accende la vita.
Un raggio di sole intriso di speme,
assume forma vitale e festante.
Un
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Diventano una figura unica,
occhi labbra bocca parole...
Diventano un’unica sembianza,
quella di una nuvola di opacità e latta
e di plastica bruciata...
E il fiume di fumo dalle pupille mi guarda
come i lupi alla ricerca d’acqua
nei boschi
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L’altra sera son stato a una festa
con gli amici di un tempo passato,
dopo un po’ mi girava la testa
per il vino che avevo ... assaggiato!
Sono uscito di fuori al parcheggio
con lo scopo di farmi passare
quella sbornia, ma è stato assai
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(t’esprimo il mio pensiero)
Mai capirò (ed esprimo un mio concetto...)
chi il pensiero costringe dentro strettoie
e dice quel che non pensa ma che più conviene
per apparire bello all’altrui cospetto.
Nato libero, io l’esporrò tal quale, seppure
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un arcobaleno variopinto
fra onde imperfette
e la tua voce divertita
irriverente e attenta
mi giungevano fra coltri e nebbie
a diradare nubi e incertezze
una liana che arrivava
come primo soccorso
ma poi sfuggiva
in una strana rincorsa
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| La sorte non ti è stata benigna,
amico mio dolce,
tenero compagno di viaggi
negli alti regni del pensiero,
nei versi dell’anima e del cuore.
Aspettavi gioia dalla vita
ma ti è stato avverso il destino
e ci hai lasciato prematuramente.
La tua
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| Un’altra donna da portare a letto
e senza provar mai dei sentimenti?
Un altro corpo senza alcun affetto,
soltanto giochi
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| Tace il vento
e il respiro di chi
è nel silenzio del cielo.
Oltre la morte
mutazioni di stelle
e ombre di luce.
Gli
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| Ha rami di ritorno
l’infiorito tuo melograno ed ogni cosa
è inumidita e rossa: l’aquilone, le vele, la pioggia
nell’udire colmo di germogli
del canto che fu tuo: alberi che siamo,
albero tu e tuoi prolungamenti in semi, sui pendii.
Gli astri
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Lia |
02/07/2019 21:36 | 848 |
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Tu mi parli di creativi
e belle donne,
io accenno ad intrighi e amori
del nuovo romanzo,
a certi
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La formica indaffarata
intenta a progettare una crostata
scrive attenta la ricetta:
pere e miele con l’uvetta,
uova fresche di giornata
e gran farina lievitata,
per produrre pastafrolla
che tenga ben come colla.
E poi zucchero in abbondanza
per
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Di te non mi è rimasto niente
neanche una fotografia
delle nostre infinite sfide su un tavolo da ping pong.
Mi è rimasto solo il ricordo
delle contestazioni giovanili
e di come volevamo cambiare il mondo
con le nostre idee rivoluzionarie e
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“Non devi avvicinarti con la bocca,
perché mi viene voglia di baciarla,
lo sai che ti desidero da sempre ...!”
Gli disse
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Tu anima libera di sognare dove andrai
ora che sulle labbra del tempo
sei profumo di ginestre e rose
non smarrirti nei giorni che vivono di malinconia .
Le notti calde d’estate s’infiammano di stelle
e tu sei lacrima di cielo
nel nome che solo
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Sono forti come tenaglie
le mie mani
e l’ascia mi è leggera.
Io sono l’uomo dei boschi,
vipere e serpi mi temono
e mangio pane e cipolle
riparato dalla tramontana
dietro il tronco di un faggio.
Mi nascondo
da briganti e gendarmi
perché io parlo
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Capisco e sento
l’inverno che hai dentro,
è lo stesso che ho vissuto io.
So bene come stai,
con quel gelo di
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5679 poesie pubblicate sull'argomento Amicizia.
In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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