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nient'altro che la sintesi dei complicati simboli di un CREPUSCOLARE labirinto interiore.
||| Dannata-mente Apollinea che brama il Dionisiaco |||
vorrei fermarmi sulla linea di confine, sul limite tra immanente e metafisico, nel non-luogo tra mondo e iperuranio e camminare funambola sul confine... senza cadere in un eccesso o nell'altro...
Ho letto "i Fiori Del Male" a 15 anni. Quel libro mi ha cambiato l'anima.
Mi ispiro ai Parnassiani, ai Maudit, ai Decadentisti e ai Romantici.
I miei poeti preferiti sono: Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Leopardi, Byron, Mallarmé, Foscolo, Shelley etc...
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I suoi occhi profondi son fatti di vuoto e di tenebre,
e il suo cranio, artisticamente acconciato di fiori,
oscilla mollemente sulle gracili vertebre.
Oh, fascino di un nulla follemente acconciato!
[Baudelaire]
Mi si accusa d'avere gusti incostanti, di non poter gioire a lungo della medesima chimera, di essere preda di un'immaginazione che si sforza di arrivare al fondo dei miei piaceri, come se fosse sopraffatta dalla loro durata; mi si accusa di oltrepassare ogni volta il fine che posso raggiungere: ahimè! Cerco solamente un bene sconosciuto, del quale l'istinto mi perseguita. È colpa mia, se trovo dappertutto dei limiti, se ciò che è finito non ha per me alcun valore? Pure io sento che amo la monotonia dei sentimenti della vita e se avessi ancora la follia di credere nella felicità, la cercherei nell'abitudine...La solitudine malinconica, lo spettacolo della natura, mi fecero piombare in uno stato pressoché impossibile a descriversi.
(F.R. DE CHATEAUBRIAND) |
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