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Nata il 29 Ottobre 1989 a Camerino,in provincia di Macerata.
In una lettera del 28 Aprile 1820 all'avvocato Pietro Brighenti,Giacomo Leopardi esprime il seguente giudizio: "Ella non conoscerà Recanati,ma saprà che la Marca è la più ignorante ed incolta provincia dell'Italia". Leopardi,esponente di ciò che era la realtà marchigiana per un uomo colto e di ingegno dell'Ottocento, espone un pensiero che pare risultare irrimediabilmente attuale. Le Marche furono dunque una regione sempre sterile e dedita al lavoro e alla semplicità,le persone sono semplici,da adorare per la loro gran capacità di essere contente con piccolezze. Una vita certamente invidiabile vista dalla loro ottica, una vita invidiabile anche mentre scorgo e osservo le fila e la monotonia della loro rasserenante quotidianità.
Tanto è da desiderare la semplicità,tanto poco di felicità dona l'essere nati con un pizzico di sensibilità in più e con la passione per l'arte,unica fonte di consolazione in una vita altrimenti plausibilmente,per molti versi,priva di senso.
"Fu questo un poeta - colui che distilla
un senso sorprendente da ordinari
significati, essenze così immense
da specie familiari
morte alla nostra porta
che stupore ci assale
perché non fummo noi
a fermarle per primi."
Così definisce la stirpe dei poeti la grande poetessa americana E. Dickinson ed io non posso che convenire con lei. Siamo tutti certi che con i nostri versi dimessi di questo secolo senza corrente che conduca al mare, siamo in grado di distillare la realtà? Siamo certi di non essere,come la maggioranza,nell'ordinario?Siamo certi che con l'arma più potente di questo mondo,la penna,vogliamo essere d'aiuto?O stiamo soltanto soddisfacendo il nostro ego per non sentirci nulla,per sfuggire dalla società di massa che ha annullato ogni individuo?Siamo certi di scrivere Poesia e non pensieri messi in versi? |
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