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Le 70048 poesie con accompagnamento multimediale
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Dov’era il nostro perdono
se non fra le ombre
quando la sera scendeva
come un velo fra le cose
e nessuno sguardo
avrebbe potuto rubare
la luce al giorno e tornare
al cielo come amore.
Dov’era la nostra stella
se non nella notte
che splendeva
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C’è solo mezza sigaretta
e poi usciremo
ma prendimi per mano
fra poco pioverà
e voglio sentire
le gocce cadere una ad una
sulla nostra strada
e non essere più solo.
C’è ancora una nuvola
poi verrà la sera
e un po’ di silenzio
ci farà
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Siamo andati
a respirare le nuvole
e tu ti sei fermata
a cogliere margherite
sul bordo del fiume
dove non sempre
arriva la speranza
di una nuova stagione.
Siamo tornati
da un lungo viaggio
ma tu non c’eri più
e qui è rimasta
la tua
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Aveva del lino
trasparente e bianco,
sembrava un velo da sposa,
sui neri capelli.
E al sussurro del vento
ebbe un sussulto,
e si scoprì,
con il collo livido e bianco,
e ghirigori di corvine ciocche
come boccioli carnosi
di scuri ellebori, e
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Per te che hai visto
svanire le stelle al mattino
quando il sole
era troppo debole
per sciogliere la notte
e dire al vento
di spazzare via le nuvole
e la pioggia del cielo.
Per te che eri troppo triste
per dire una parola
se tutto
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Cadrà ancora qualche goccia
prima di sera
se ti ricorderai di cogliere
le prime viole
sbocciate in primavera
quanto tutto sembrava vivere
di un respiro proprio
privo del dolore del mondo.
Soffierà ancora il vento
e porterà via il respiro
il
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Sei mai morto nei tuoi sogni?
O hai volato
come volano le nuvole
nei mattini grigi
quando il vento porta via
ogni pensiero
prima di svanire nella pioggia
e baciare la terra.
Hai mai pianto di nessun dolore?
E non hai potuto sapere
perché
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Raccontami delle stelle
di quelle notti
più scure del cielo
che rifletteva giorni
e altre lune
ormai tramontate da anni
dietro ai nostri volti
segnati da un dolore.
Ricordami i nostri baci
e baciami ancora
perché possa svanire
con il
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Accarezzo dolcemente
la pelle vecchia
e faccio quello
che l’estate fa con il cielo
quando la sera
sembra solo un’ombra
disegnata sul tramonto
di tanti respiri.
Accompagno lentamente
il crepuscolo dei giorni
e il tempo concesso
è solo un
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nella stretta storia d’un silenzio baciato dai cannoni
strage d’anime innocenti
fuori da ogni odio singhiozzanti
voi che sputate i vostri bocconi di vita in rivoli di cielo
ritmo dei missili che sventrano palazzi cuciti d’umanità
oh giovani croci
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Metti il vestito nero
stasera saremo soli
fra tutte le pagine aperte
del nostro libro scuro
e non avremo altro
che i nostri nuovi sogni
da cullare fino all’alba
finché soffierà il vento.
Indossa solo un respiro
e il profumo del mattino
sarà
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Siamo sabbia nel vento
polvere che il cielo
dimenticherà presto
fra un dolore e un ricordo.
Siamo luce maledetta
prima del tramonto
un’ombra segnata dal buio
stretta da un patto
con la notte più scura
e con il silenzio
arrivato al
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Una stanca rena
a menzionare il tempo,
a incrociare la solitudine,
una solitudine che attanaglia
che leviga il rimpianto
nel buio giorno della vita
verso un orizzonte lontano,
lontano dalla luce emanata.
Il coraggio di essere,
tra le gocce
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Considerami già svanito
la mia presenza
è solo vento che passa
attraverso le nuvole
di un cielo molto scuro
in attesa di una pioggia
che non può essere vita
che può essere solo morte.
Pensami come un’ombra
che respira il profumo
di fiori mai
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Parla lentamente
pesa ogni parola
e respira la sera
come fosse un’ombra
che nasce, cresce
e poi muore
di un vento malvagio
fatto per illudere.
Sussurra dolcemente
parole d’amore
anche se la verità
suggerisce altro
che non sia oblio
o
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Anima di dicembre
che amava respirare
il dolore dei morti
e dopo sbocciava
di nuove primavere
quando l’inverno
ormai esalava fiati
estinti nei tramonti.
Sorriso di novembre
che mentre ogni cosa
intorno svaniva
nelle ceneri
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Dimmi che lo sapevi
e che sei morta
per un amore già finito
fra le onde del mare
uccisa lentamente
dal sole di primavera
per un errore del vento
distratto dal tuo cuore.
Dimmi che lui
era assente per l’amore
di un’altra stella
già presente
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 | Vitrea e celestiale
di luce fioca e attraente,
tremula e arcana,
ti trasfiguri improvvisa,
sprigionando fiamma scarlatta,
e bruci.
Cingi i lombi
e, a forza,
precipiti nel vuoto;
Estrai la forza;
la richiami,
la prostri,
con petali di
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Io ti aspetterò
come la terra deserta
che attende la pioggia
dopo una lunga estate
e ti abbraccerò
così forte da destare
gli Dei dal loro sonno
che dura da due ere.
Io ti penserò
anche dopo la fine
di questa vita e quando
le ossa saranno
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Era la prima volta
che toccavo il cielo
il tramonto e le stelle
e la tua pelle pallida
che sembrava disegnata
dal Dio delle nebbie
in una mattina di marzo
quando il sole è troppo
lieve per dare il giorno.
Era l’ultima volta
che accarezzavo
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Tu che scavi nell’infinito terremoto di un attimo
vomito di macerie che urlano morte
strepitio di un silenzio squassato di sospiri
bocconi di vite sospese nell’aria
latente sorte che ti nascondi negli anfratti di un cumulo di destini
oh nude e
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Tento di capire
in quale buio
sei finita
e allora riprovo
con le nuvole
dimenticate
da questo cielo
nel vento che soffia
un altro tempo.
Cerco di abbozzare
piccoli disegni
e accerchio
le lune distratte
dalla sera
che in
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Non ti preoccupare
starò bene
io che parlavo coi morti
di sera
e con le loro promesse
ho costruito
collane di luna
nel cielo notturno.
Non essere arrabbiato
qui c’è
chi si occupa di me
presto saremo
insieme di nuovo
tu ed io
che
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l’odore del mattino nei polmoni
c’è una luce che mi cerca
esce dal bosco della notte
umida del risveglio dei pensieri
c’è una luce che mi cerca
ulula al vento
per farsi riconoscere
non vedo i suoi passi
ma cammina dentro me
c’è una luce che mi
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Le piccole ombre
che il cielo non vede
sono dolori segreti
tenuti nascosti
per anni sulla pelle
o fra le pieghe
del cuore malato
di vecchie nostalgie.
Le nuvole sporche
che il vento ignora
sono solo illusioni
uccise dal mare
o fate
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ho denudato gli attimi in piedi contro il muro
cuciti della bellezza strusciata di parole
calice del mio silenzio vestito del tuo nome
rumore di un abbraccio scordato delle note di una favola
bocconi di vite sospese nell’aspro vomito di un
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Restavamo abbracciati per ore
e fuori il fiume del tempo
scorreva senza più parole
fino al tramonto del giorno.
Respiravamo le ombre di sera
come se fossero un vento
di mare in attesa della pioggia
prima di un temporale
e nessuna foglia
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Quel fugace bacio,
rubato al tuo respiro
non conosce più il tempo
si nutre ancora del tuo sospiro
sulle ali di quel pensiero
che sorvola e plana dolcemente.
Quel bacio
che ancor oggi
accarezza il cuore,
sublime momento
circuito dal
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L’aria è quella delle nuvole
che rarefatta arriva alla bocca e prende onirica forma di parole
le immagini giacciono sopra un letto di torrente
gli occhi
e trasbordano come le stelle nella notte
come l’infinito esiste ma non si puo’
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Ci sono cose
semplici promesse
che il buio ricorda
come fossero
ombre da dividere
dal cielo notturno
alla luce dell’alba
in attesa del giorno.
Ci sono mattini
che nascono scuri
con un silenzio
sulla pelle morta
d’amore per anni
passati
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