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Le 69837 poesie con accompagnamento multimediale
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Qualche goccia
è morta da sola
in un posto segreto
nel nostro cuore
e le nuvole scure
portate dal mare
non hanno ricordo
del nostro amore.
Tutto è lontano
anche le stelle
dei mattini spenti
da un sole pallido
che non scaldava
la pelle
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Sento una piccola goccia
scorrere sulla pelle
e non ho che il tuo sguardo
da perdere ancora
fra le poche cose
che ho disegnato nella polvere
di questa stanza vuota
dove i ricordi muoiono
di nostalgia
senza emettere un suono
né
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Quando passa
la Nera Signora
resta solo il silenzio
e il dolore
si ferma nell’aria
per lunghi istanti
come in un tramonto
privo del sole.
Quando ogni cosa
sembra finire
solo i ricordi
rimangono vivi
e niente importa
più di una
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Ho letto di qualche male
che colpisce
il cuore degli amanti
e forse nel buio
non c’è traccia
di altre nubi
appena sconfitte
dai cieli senza pioggia.
Ho sentito di un dolore
che avanza
nella tenebra fra i sogni
e di una goccia
che scava
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 | Il senso della vita io non capisco
ma tutto intorno a me miro
e delle meraviglie mi stupisco,
questo immenso io respiro.
Il suo senso cerco dentro
il pianto di un bambino,
nel sole che ogni mattino
spunta tra i fiori d’un giardino,
in quel cielo
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Ho ricordi di sere
spese a fermare il pianto,
quando il grido
di un gabbiano
annunciava la tempesta.
Ho ricordi così forti
che spezzano gli argini
di mille e mille pensieri
persi nel rincorrersi
notte dopo notte,
quando a chiamarti,
nel
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Aspetto solo
una tua parola nuda
per chiudere
fuori il mondo.
Attendo solo
una lacrima
per non rimpiangere
l’alba più scura
e per non morire
di nostalgia
nelle primavere
piene di dolore.
Esisto solo
negli spazi vuoti
fra due
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Muto osservo spazi amorfi
quello sguardo quasi assente, vuoto
striature di vita incupite e stanche
nell’oblio che circonda
svolazzanti colori coll’incerta veste
che attornia.
Pennellate d’immagine smarrita
lampi di tenera visione
avvolti nelle
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Forse saresti viva
se quella sera
avessi amato il buio
e la voce della sera
Non avresti avuto
gli anni di colore
che il tramonto
sconfigge con la luce
Forse saresti mia
ancora con le notti
tatuate sulla pelle
e con le ali spiegate
Nel
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Abbraccia le Tue ore
che son l’ore di Maria
in questo nuovo giorno
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Se devo finire
in questo silenzio
ditemi almeno
se ci sarà altro
Oltre la pena
e le cose del mondo
questo gelo
immane da capire
Il dolore
e le parole vuote
e il disagio
sulla pelle fredda
La luce troppo
forte dei mattini
prima del
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Chiudo le porte
al mio cielo di luce
e resto al buio
come un’ombra malata
d’amore sconfitto.
Resto nel nulla
e aspetto una parola
o un nuovo segno
che attraversi il tempo
o la terra nuda
del tuo sorriso spento.
Piego le ali
come un
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Sotto il Sole parlare a cosa serve
se intorno non esiste neanche un’ombra
di chi non condivide una parola
seppur semplice e per nulla rischiosa.
Sopra un prato oramai non più verde
come questa tramortita speranza
affondo i passi non pensando alle
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Di un solfeggiar
in un meriggio di tempesta
la calura si fa stanca
e nei giorni al levar
riecheggiano palpiti
nei fienili a far festa
di qualche vocìo argentino
che pian a pian s’alza e fugge
la mia figura
si specchia lenta
e di quel
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Preferivo mentire
una nuvola bianca
o un sogno incompiuto
piuttosto che vedere
le ombre nere
sul tuo viso stanco
anche al mattino
quando la nebbia
sembrava un velo
di cenere sugli occhi
aperti nel dolore
di ogni tetro giorno.
E le notti,
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Toccare dei fiori in questo periodo
accarezzare l’anima del mondo.
La Primavera risveglia
nei cuori sensibili una frenesia
indicibile incomprensibile ai più
soprattutto uomini di maschia formazione.
Ognuno di noi ha delle preferenze
rose gialle
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 | Sul filar del vento
sfiora la premura
nel cammin della sera
e nel mio sillabario
fioca una magica atmosfera
tremula il cucù
di vetusti girar dell’ore
s’addobba la pendola
di mormorii remoti
e le tue labbra
di giovine fanciulla
danzano a
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Ti ho sepolta
dove nascevano le rose
e il bosco era buio
più del cielo al tramonto.
Ho colto i boccioli
più freschi per ricordare
il tuo profumo
e la pelle accarezzata
dal vento che sognava
altre notti
e le stelle del mattino
appena
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Nella notte nera senza luna
silenzio infinito cala leggero come fuliggine di camino,
si ode improvvisamente un urlo agghiacciante.
Il cuore batte dolorosamente
lama tagliente ha penetrato la pelle,
sangue rosso scorre rapidamente su corpo
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Luna
non hai più parlato
da quella notte
eppure io ti amavo
sei tornata da chi
non rispettava
i tuoi passi di cielo
nelle sere d’autunno
Luna
te ne sei andata
via da me che adoravo
ogni luce sulla pelle
e la falce ora taglia
nubi
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Era forte l’emozione
in quel freddo
mattino di dicembre,
quando a guardare
quel treno alla stazione,
mi ferivano i tuoi baci
lasciati in sospeso
sopra binari di solitudine.
Era d’inverno,
dove le mani
dentro gomitoli di lana
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L’inverno è finito
ma tu sei morta a primavera
ed ora il cielo si apre
come una ferita
Di cenere e sangue
e io non voglio più pensare
mi voglio spegnere
come le foglie d’autunno
L’inverno è già andato
ma ancora l’aria è fredda
come i
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Quindi?
Cosa dovrei dire... ho detto tutto
forse anche troppo
lacrime e sorrisi, foglio dopo foglio
hanno lasciato un segno
un segno non proprio visibile, ma percettibile
chiaro per chi vorrà capire
per chi vorrà andare oltre
e per chi deve
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Il calore del sole accompagna
tra i giardini della vita a scaldare
un lungo viaggio portato con amore
con un indissolubile rapporto vissuto in fiore.
Facile cadere in tentazione
quando la mano vacilla nel vuoto
un arcobaleno è lì sempre
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Credo che tu
sia andata via presto
per non vedere
le mie parole fiorire
sulla tua tomba
e le lacrime cadere
sulla terra
mentre sbocciavano
fiori di loto
freschi come i dolori
di una lontana
nuova era di buio.
Credo che noi
avremmo
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 | Bergamo piange i sui figli
e per ognuno di loro pianta tigli...
Andrò a Bergamo
ad abbracciare seimila alberi,
li abbraccerò ad uno ad uno,
perché saltarne anche uno
sarebbe come non
aver abbracciato nessuno.
Griderò in silenzio il mio
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Sono i corvi
che mi portano via
da questo mondo
nel volo di un vento
scuro come l’inferno
freddo dei sogni
di un inverno perduto
nel segno del tempo.
Sono i tuoi baci
che mi tengono qui
aggrappato alla terra
e il loro ricordo
avvolto
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Gaia fiammella s’ accende
brilla il cuore
felicità
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Il vento dell’ovest, sul bassofondo
sabbioso, ha risvegliato i fiori; poi
con un leggero sospiro ne ha sparso
l’essenza come un richiamo di cuori.
Da lontano rintocca una campana
e l’aria modula in un canto arcano.
Soventemente, dalla tela
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Come potrei
sentire le tue ombre
se non fossi morto
anch’io quella notte?
Come farei
a provare il tuo freddo
sulla pelle
se non avessi ricordo
e non fossi già oltre
questo mondo
oltre le porte aperte
di un’altra dimensione?
Non ho che il
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69837 poesie pubblicate nel giorno . In questa pagina dal n° 1951 al n° 1980.
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