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Le 69833 poesie con accompagnamento multimediale
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Soffrivi il freddo
e io scaldavo le tue mani
gelide di vento
come se fosse inverno.
Ora spero
che la terra abbia pietà
e sia meno dura
delle parole non dette.
Il tuo profumo
sboccerà con i fiori
in questa stagione
che sembra ancora
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Le estati volano sempre
gli inverni camminano
a passo lento
nelle pieghe dei giorni.
Guardo questa luce
volubile di luglio
con il disincanto
di una lucciola smarrita
nel campo di grano
che già non è più.
Annuso l’odore di gelso
nel taglio
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Il gatto del cielo
Ruggisce in silenzio
Dal tetto della terra
Lascia stare i topi del sole
E mi scruta il cuore
E mi nasconde la voce,
La mia voce che miagola
E mi abbraccia la pioggia
Che litiga con l’estate
E le nuvole non ascoltano
Le
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Lei mi direbbe
dei miei occhi
e che ho resistito
troppo a lungo
nella polvere
dei giorni inutili
a cantare sogni
nelle strade vane.
Lei mi bacerebbe
e mi farebbe
sentire il respiro
delle notti oscure
con un solo
sguardo da amare
o da
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Non sei il Dio degli inferi
bestiolina dal pelo setoso e morbido,
nero come la notte senza stelle.
Il tuo padrone, inizialmente
amante di docili animali,
un giorno ti ha portato nella sua casa.
Insieme alla sua sposa
tu, con le tue fusa, li rendevi
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Sei la voce
di vellutata eco
nel profondo,
la libertà,la gioia
nei campi dorati d’un raccolto
sei il sorriso,
a rifiorir di
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 | Siamo granelli di sabbia
rinchiusi nella gabbia
d’un mondo classista
disumano ed egoista.
Foglie, che il vento disperde
porta lontano.
verso lande deserte
ove per la solitudine il vivere è vano.
Siamo follia e ragione
l’inizio e la
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Niente di più
di un filo di luce
il canto del corvo
nell’alba ignara
e la nuvola nera
che riflette
speranza negata
al cielo che trema.
Niente di più
di un’ombra strana
e di un respiro
che langue dolore.
Le lune oscure
non hanno
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Il bambino che c’è in me
vuole scrivere di gioia e di dolcezza,
quando Amore lo accarezza;
di delusione e di amarezza
quando Amore lo tormenta.
Ha sempre voglia di giocare
tutto il mondo desidera abbracciare!
Ha paura della guerra,
pensa al
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Nessuno
mi ha regalato fiori
nemmeno quando
il vento era caldo
e l’estate vagava sogni
fatti per essere amati
prima che la notte
portasse il buio.
Nessuno
ha mai scritto poesie
per me che piangevo
un’ultima alba
nell’attesa della
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Potresti chiudere
le finestre per impedire
al vento di sfiorarti
e tutti ti vedrebbero
soffocare lentamente
di troppo amore
fra queste mura tristi
di nostalgia velata.
Potresti parlare
delle stelle ormai spente
e sperare che le
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Le ombre
mi troveranno da solo
e le stelle morte
non offriranno riparo
nel cielo scuro
degli anni perduti
da tante parole
promesse e abbandonate.
Il buio
mi accarezzerà la pelle
come io facevo
con le tue labbra pallide
e socchiuse
nel
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«A Daniela Donders, amata figlia, sorella e amica.»
Cade senza onori il velo della vita,
e nell’ultimo saluto
il cuore si serra nella solitudine,
lasciando scivolare il dolore
dalla pelle all’anima.
Potessi intrecciare la tempesta
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So che non ti vedrò
mai più
e che la lenta morte
di cui soffro
non avrà speranza
se non nel silenzio
del vento
freddo di dolore.
So che non avrò pace
e che le parole
sono scritte
solo sulla mia pelle
che invano
si corrode nel
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Sono soltanto sogni
dolori vaganti
che la mente rifiuta
anche verso sera.
Sono solo ricordi
tu che mi baciavi
vicino al mare
e io che piangevo
di lacrime grigie
riflesse dal cielo
e dalle sue nubi
cariche di veleno.
Sono soltanto
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Ogni giorno è un pezzetto del nostro tempo.
Può essere a colori o in bianco e nero,
frastuono o melodia,
ma ogni pezzetto costruisce la nostra vita
ed è da amare sempre e comunque.
Perché il nostro tempo,
è l’ unico tempo che abbiamo.
Non
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Seduta,
in una muta preghiera
dinanzi ad una finestra,
sento spegnersi i sogni,
quando la furia del vento
agita un albero indifeso.
Seduta,
dinanzi ad una finestra,
bisbiglio parole stanche...
e sull’asfalto
osservo mozziconi
di sogni
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Da terre lontane...
un sussurro nel silenzio ora giace,
un canto trasportato da onde del pensiero
su striature di vita cercanti il domani
quel domani a sbirciare il lontano sole,
così lontano da occhi non vedenti
lo spiraglio della
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«Guarda, una stella cadente!» Saliamo
ad abbracciarla, più innanzi che sfumi
il desio nell’effimero ricamo,
dal presente sciame sospeso ai lumi.
Così ritorna l’impervio per l’essere...
colma di segreti è la scia che sfioro;
nell’incontro di una
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Sono il mostro
che non avete amato
la lingua che graffiava
la vostra pelle
il vento sognato
sulle nuvole scure
che il cielo ha portato
verso il temporale.
Sono il corpo
che avete accarezzato
quando la notte
vi nascondeva
e nessun
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Col cannonau
Ti hanno ubriacato
Rosso rubino
Sei diventato!
È così che io
Ti ho visto in un piatto,
Non ti ho neanche addentato!
Preferisco vederti
In un prato
Con i tuoi pargoletti
Accoccolato!
Ti piacciono anche i Fiori,
Sei affacendato
A
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Mese di sogno nel cuore ti porto
sole grandioso,
calore e colore intorno.
Nei campi le spighe d’oro cantano in coro
ballano muovendosi nel vento un allegro motivetto,
quanta allegria.
Nel cielo colmo d’azzurro uccelli liberi e felici volano sul
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Hai lasciato le ossa
qui vicino
al cuore che batte
ancora il tempo
e non ho più respiri
intorno al silenzio
che corrode
il fiato della pioggia.
Hai dimenticato
dolore in questo cielo
ed ora guardo
le nuvole scorrere
con il nero
delle
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 | Presi, per te, il mio cuore
agitato nel suo battito, ti regalai il senso
un sentiero discordante che arrancava le ore
far presa a un giorno diverso
e afferrai con note di musica la vita
cresciuta nell’aspettare un foglio di te.
Presi, per me, le
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Ti ho lasciato
fra le ombre
perché la mia luce
era niente
e non ho inverni
da dimenticare
nel buio
che ho dentro.
Ti ho sepolto
con le cose
antiche del cielo
che nascondo
dentro allo sguardo
quando la sera
sembra morire
con i
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Respiro,
all’imbrunire in un giorno d’autunno,
e come luce tra le luci
il sole torna alle sue acque.
Ed in lontananza,
voci indistinte
di relitti arenati,
sopravvivono alle onde.
Basterebbe avere tutto
un po’ più chiaro,
ma c’è del
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 | Presto una donna
delle Ande volerà
accanto a me,
si chiama Nely
e non ha le ali.
Ma lei è come un condor
vola sola in libertà,
è come un sogno
che non sai se si realizzerà,
se t’amerà,
se resterà o ripartirà.
Con lei vivrei per
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Resterò appeso alle ciglia
come il dolore
che non passa per anni
e si riflette nello sguardo
chiaro delle iridi
sfumate di cielo e distacco
quasi il tempo
abbia pregato il perdono.
Sognerò scivolando sul nero
dei tuoi capelli
a metà fra
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Domani queste parole
saranno morte
la terra avrà un colore
diverso nelle note
di malinconia sfumata
ad arte fra le foglie
e le lune distratte
dalle rare stelle nere.
Domani qualche battito
si sarà già spento
e nessuno ricorderà
i momenti
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Aprendo le porte al piacere
l’intrigante pensiero avanza
e con la mente in volo
corre verso il desiderio
pura ed autentica passione
nell’enigmatico sentiero
che cattura labbra e mani
con il brivido che diventa goccia
e dentro un ansimante
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69833 poesie pubblicate nel giorno . In questa pagina dal n° 1711 al n° 1740.
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