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♦ Giuseppe Vullo | |
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Aprile 2025 |
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Le 70046 poesie con accompagnamento multimediale
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la vita è adesso nei mattini leggeri e ciechi smarginati di speranza
mi sorprenderò ad ascoltare la storia del silenzio che parla alle notti senza cuore
sento l’ emozione che si curva di nuovo sul mondo accoccolato nel vuoto
sono io che porterò avanti
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il mistero di una notte
unico indizio il volto delle stelle
gli occhi come un fiore
brividi nell’anima scendono
come gocce di rugiada
il tempo che dilata
un’emozione sottopelle
timida abbandona
una luce che svanisce
mentre un’altra bussa
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Riscopro il freddo stamattina nel mio letto
dove tu eri solita dormire sul mio petto
tra i cuscini non sento più il tuo odore
chiudo gli occhi e ripenso al tuo amore
Mi alzo lentamente con l’anima moggia
dalle finestre salutando la pioggia
ma
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il cielo è un mare perduto
dove si fanno più fitti i pensieri
ombra di luce
che gravita
polo di
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Sono Poeta
del sole
del mare e del cielo
mentre scivola la rugiada
dalla corolla d’un fiore
allo stesso modo
colgo fra le mani
il respiro della vita
e il battito del cuore
Sono Poeta nell’acqua
pura e tersa
un gioco d’api e
libellule
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C’è un buio
che diventa madre,
che diviene abbraccio,
che fagocita silenzi...
C’è un buio
che osa baciare la luce.
C’è un buio
che sa aprire gli occhi...
E quei laghi così scuri,
increspando le onde,
scoprono la lucentezza
dei fondali
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chiudo gli occhi e penso a te dolce Enrico
piccolo uomo che lottava contro le ingiustizie più vere
vero sorriso e vero abbraccio a chi non ce la faceva
hai dato fino all’ultimo sorso di vita per un idea di eguaglianza
tu fiero comunista che hai
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Scegliere
quello che soddisfa l’egoismo,
e nascondersi
senza memoria e inquietudine,
sarà mai possibile?
Poi lentamente muoversi
perché è lenta la saggezza,
e a volte ha la faccia
dell’indifferenza.
Invece di correre, fermarsi
essere sincera
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al mattino presto sotto la doccia cantavo brividi nella solitudine giocosa dello spirito
ho visto poi il sole che penetrava caldo tra le persiane semichiuse del salotto
ascolto il cuore che batte fortissimo nella folla stuprata di silenzi
eccomi in
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sento la furiosissima calma rompere gli argini della mia malattia in secca
io piccolo bocciolo che fiorisce con i colori pallidi che urlano silenzio
mi alzerò impolverato dalla terra sanguinante di cadute
ascolto le fitte del mio sacrificio d’uomo che
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Mentre il dì sfuma nelle ali dell’angelo
della notte, e nuvole variopinte
tramano anime lucenti nel cielo,
s’accende una stella, tremula e sola;
riflesso estremo di un sole che vive.
Non più oscuro, ma fervente di luce,
l’immenso si tinge di un
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voglio parlare al tuo cuore leggero come la neve
dopo la pioggia ed il gelo dopo il silenzio e i nevai sento fiorire il profumo del buono
ascolto la voce del miele risalire i confini strappati dei marinai
il tic toc del ghiaccio che uccide la dolce
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 | Gli occhi persi nel mare,
a scrutarne il palpito,
ubriaco del sole
ch’è ai piedi rifratto
in mille granelli roventi.
Altrove i sussulti,
l’animo ora
è in deliquio
mentre da lì lontano
guizzano
scintille di luce
sull’acqua.
E
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| promettimi prima di dormire qualche volta e sognare il mare
voci di miele da risalire per confinare il silenzio vero
credo che sia questo amore
credo che sia questo amore
sento il mondo della verità genuflettersi nelle pagine squadernate
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Acqua per respirare vita nei polmoni
liquidi i pensieri
più profondi nel profondo
la libertà
un’isola da raggiungere
nel cuore di un’onda
riflessi di luna
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 | Wanda dagli occhi ridenti
quando si ha la tua età
le cose hanno un altro colore
i prati sono più verdi
e il cielo più azzurro,
il mondo una meraviglia da gustare.
E i giovani,
come te,
riluccicano ansiosi
di scoprire le cose,
modificarle e
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 | Gli occhi le luccicano
e un sorriso,
sognante,
la illumina,
di sè compresa,
spingendo la carrozzina
al tepore della primavera.
E’ tutta sua la luce
e dolce il giorno
mentre la gente intorno
scivola via
come a farle ala.
Si è chinata ogni
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Aria, ti elevi dove il firmamento,
di mistica magia si tinge, e palpita
nella tua luce in cui risplendi, il soffio
eterno della creazione divina.
Irrompi, impetuosa, ti sento: il vento
è l’alito della tua diffusa anima,
porti con te la vita, da
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 | D’estate,
era inondata di luce.
D’inverno,
percorsa dal vento.
Una collina d’argento,
colma di ulivi,
la sovrastava.
Pietre vive a gradoni,
una cupola piccola
e macchie di vita,
colorate,
diroccate,
raggiunte col fiatone.
In
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Mentre stavo sospesa nell’abisso
dei miei dubbi
sei arrivato a sollevarmi
ascoltando i miei silenzi
e prima che potessi accorgermi
ti ho donato le mie speranze.
Il silenzio si fa parola,
i miei occhi ti abbracciano
nell’aurora che rende
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In quel roseo crepuscolo dei sensi,
dove l’anima danza con la luce,
ogni profonda illusione riluce
nell’incantesimo dai guizzi intensi.
Tutte le verità, come lancette
d’orologio, hanno origine assodata,
e noi, certi dell’effigie trovata,
a occhi
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Lo sguardo sul lontano orizzonte,
scruto il cielo,
adocchio il mare,
mi parla con le sue onde,
ascolto la sua voce.
Mi distrae un leggero fruscio,
è il suono del vento
che cerco di stringere fra le mani,
è sfuggente al mio gesto,
non posso
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le parole leggere come nuvole
ornavano un cielo colorato di silenzi
i tuoi occhi nuotavano ormai a riva
in un mare il cuore
nello sguardo polvere di stelle
vestita solo di un respiro
briciole di un tempo passato
da donare in pasto alla
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Ma come può un’onda arrendersi a qualche granello di sabbia
quando ha conosciuto il mare
ma come può un’onda piangere
semplice goccia di qualcosa più grande
ma come può un’onda spegnersi e poi inabissarsi
quando il sole negli occhi la guarda
ma come
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Presso il bosco, sotto il cielo stellato,
col tratto leggero e il cuore incantato,
i fior dell’elleboro sparsi al vento
brillano come occhi nel firmamento.
La luna gioca col raggio d’aurora
e uno sguardo l’alba adesso decora.
Le farfalle son voli
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sento la ferita purulenta della mia malattia scuotermi la base del cervello
pesantezza di un vuoto afono di bellezza che trema di tristi notti
ho paura di uccidere il silenzio con l’oscura chiusa delle medicine
ascolto la perduta tranquillità vissuta
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Senza te è tutto un po’ più grigio,
lontano il tempo felice di lunghe corse e passeggiate in riva al mare.
In ogni onda cristallina riflesso è il ricordo di giorni che tornano, lievi e tempestosi,
nei ridondanti passi in cui ritrovo le tue orme
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Alba di una stagione nuova
ti ho pensato come primavera
negli occhi e ancora di più nel
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dolcissima ruvida mamma io camminerò tra gli schiaffi gli sbagli e l’amore verso me stesso
cadrò piangerò riderò a modo mio verso l’anima che solleva il silenzio difficile che tuona
piano piano io mi allontanerò da te e mi alzerò sulle punte delle
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 | Si, facciamoci felici
perché la felicità è vicina,
è dentro di noi e non lo sappiamo.
Esiliamo l’amarezza, la tristezza,
che a tratti ci cattura,
e l’amica malinconia
che mai ci abbandona.
Forse non conosciamo bene
e non sappiamo come sia
la vera
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