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Le 4899 poesie dell'Albo d'oro
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| Pelle oro
trasudò desiderio,
voluttà bruna
sfiorò l’impeto
d’un fremito.
Bocca di miele
baci dispensò
ad occhi chiusi.
Percorsi
di
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Vola farfalla sui prati
vestiti di verde speranza
vola sui fiori sbocciati
sorseggia il dolce elisir.
Zelante un
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Desidero d'averti fin da prima che tu nascessi
non avevi ne nome, ne occhi verdi da sfoggiare
ma una ombra già eri nel cuore e nei suoi recessi
alito di vita da inseguire, pezzo di sole da trovare
e ora che il miracolo è arrivato tutto
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Seduti a scaldarci le mani
nel bianco qualunque di un mattino
ferma è la bellezza
da tempo
sulle pagine di un'agenda
e il nostro vero viso
cercato in un riflesso
è un luccichìo raccolto
Passa la gente
di corpi e
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Sanzi |
20/03/2011 21:43 | 5922 |
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Senza preavviso
ogni tuo arrivo,
un giocare a far male
Nessuna preoccupazione
ti tiene,
impietosamente
sfuggi allo sguardo
Superflua
ogni parola
a fronte dell'indifferenza tua.
Lotta
con tutte le forze sue
Lei.
Nel silenzio
nel
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Era un viale di fine settembre,
me ne andavo disperato nei luoghi ...
ero sempre distratto dal vento,
lo guardavo attraverso le foglie.
Era una sera di fine settembre
e come la poesia non ha mai parole
così l'amore ho potuto solo
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| Smuove.
Fra ombelico e cuore,
singulto.
Nel mare naufragata
non più dolce
stenta ad emergere,
semplicemente a respirare.
Amara e aspra
dama di solitudine
compagna.
Non ne vedi le mani,
stentano dei suoi
i desideri
crogiolati
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A cuore vivo
lascio il segno del mio passaggio
sopra labbra incandescenti
la mia lingua spegne sete d'amore.
Segni di me sulle tue forme
affondano lenti
segnandoti l'intimo
della tua anima.
Segni di me
affiorano dal tuo
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Amada mia,
sei una bugìa,
perché
non resti qui
a farmi compagnia...
Io t'ho voluta
tutta nuda e pura,
ma ora
sto annegando
in un raggio di luna...
Passione mia,
estenuante follia,
perché
ti voglio
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Ruota d'argento
ciclo delle stagioni
inizia il canto
il volo dei grifoni.
Un gufo nel silezio
athame affilato
miele ed assenzio
cerchio fatato.
Esbat di luna
Sabbat di fortuna
coppa e candele
ambrosia ed idromele.
Isis, Isthar, Anahita,
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Dall'Alfieri al Partigiano
incombe sovrano
il sentimento
dell'Italia unita.
Roma per prima
capeggiò la sfida,
nè l'Impero d'Occidente
e gli Ostrogoti
e Giustiniano
che venia d'Oriente
sepper
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Ti ringrazio mio amore
per non sentir ragione
ed accender di te
pur se incombe grigiore.
Ti ringrazio dei battiti
che mi sai accelerare,
del respiro che accorci
anche al solo pensare.
Ti ringrazio mio amore
per le pene che al cuore
senza troppi
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Nessun solo ama restare
che sia uomo oppure cane
ma con chi un po' gli somiglia
s'accompagna e si consiglia.
E coi mezzi che oggi abbiamo
è davvero molto raro
che si manchi un buon rapporto
in un modo oppur un altro.
Venne un giorno
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A lo largo de la trayectoria
elegida por el destino
ritorni ad impigliarmi l'anima
M'hai inventata tu
io sono la tua Musa
Tuo è il potere di farmi sentire
tutti i profumi dell'amore
Tu sei il sole che mi gira intorno
mi avvolgi di
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| Povera rosa
strappata alla sua terra
per colorare il giorno
che rosso all'orizzonte
vedo ancora
sino a sera.
Com'era bella
era luce di un canto
nel cielo infinito.
Ed ora che distesa
la vedo appassita
io piango la terra
tra le
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Afferro l'archetto
mentre la mia mano t' impugna...
Le dita si muovono...
una ad una
sulle corde tese.
Prende colore la musica
accarezzata dal vento.
Frammenti di cielo
scivolano nell'abisso della anima
nel tascapane del tempo.
Ali di
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Non so se sia questione di coraggio
ma ogni volta che sento un'emozione,
se la trascuro e passo a far l'azione,
mi pento di non esser stato saggio.
Di fare i compiti non ne ho intenzione,
io mi comporto sempre tale e quale,
il pomeriggio a
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Persa nell'infinito silenzio...
scruto un dipinto
accarezzata da un gelido vento.
Vedo
la pace autunnale
che sfiora il tempo...
scende lentamente
dove comincia la strada del presente.
Con passi morbidi
su tappeti erbosi rosso rubino,
guardo
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| Torneranno bianche
come bianche sui rami spinosi vanno a fiorire le rose
dove di lei, la notte
portava al mattino il canto
dei fiorenti occhi
Guarderò la pioggia cadere
all'incrocio dei viali,
e ti cercherò
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| ti penso
ti sento
ogni momento
mio dolce tormento
languida sensazione
d'amore
nessun rumore
solo il tuo cuore
batte all'impazzata
rimbomba dentro
di me l'amore per te
mia gardenia
profumata, adorata
di me
ancora innamorata
come io
lo
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Dalle profondità emerge
per sgorgare alla sorgente
arricchita di vitale proprietà.
Limpida, fresca, pura.
Baciata dalla luce
si colora dei colori del mondo,
rivolo ridente scorre,
attraversa increspature,
monti, colline e
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Sono gocce.
Gocce di rugiada del mattino.
Gocce che scivolano leggere
sulla tua pelle.
Gocce di una lacrima amara
che scende lentamente
sul tuo viso.
Gocce di pioggia di metà Marzo
che accompagnano la primavera.
Sono gocce.
Gocce di
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Uomo,
ti ho visto piangere
nelle sere d'inverno
quando il freddo
segnava i confini del tuo volto.
Ho visto lacrime rigare
lo sguardo plumbeo
che di nascosto
cercava approdo in lidi estivi.
Ho riconosciuto il seme del tormento
che si dibatteva
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Siamo qua
cercando un perché
cercando una ragione
scrutando nell'infinito
scrutando nell'ignoto
senza vere risposte
senza certezze.
Siamo qua
soli.
In un mondo, non lontano
un uomo
cammina dentro
nel mondo delle meraviglie
e
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| Vorrei...
toccare il cielo
questo cielo sopra il mio pensiero
con il dito
d'una profumata parola.
Vorrei cantarti
lungo il mio cammino
con la serenità d'una luna che
accarezza i battiti
del tuo amore.
Vorrei disegnarti
nello splendore
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| Amo schiuderti d’ignaro e di gemme,
c’anch’io in te, nell’appagarti,
in un vortice di passione e corpi fusi.
Ch’indomito, giacendo in te,
m’esalto nel volare alto,
per, poi, rifuggiarmi la dove tutto è vita.
Ah! avido Morfeo, c’al levar del
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Ingoio parole
e lingua.
Le spingo giù con forza,
tappandomi il naso,
accompagnandole a una doppia porzione di lasagne
e poi ci bevo su un effervescente digestivo.
Ingoio le ore,
sempre le stesse.
Le ingoio come involtini ripieni e
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| E se saranno
giorni muti
quelli che verranno
raccoglierai i ricordi
che come foglie secche
cadranno
e nei silenzi
urlati nel pianto
udrai le voci
amate tanto
ondeggianti sirene
innanzi agli occhi
suonano arpe
ammaliatrici
indicano
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Mi manchi vorrei dirti
come manca l'aria
ad un respiro
e sento che ti manco
Mi manchi
e ascolto il tuo silenzio
come un boato
nel tempo dei ricordi
Mi manca
il tuo sorriso forte...
non vuole andare via
dai quadri e dagli oggetti
lasciati
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| Morbida seta la pelle di Lei
calda al tatto t'accoglie
e s'apre al piacere
con tocco dolce di cosce tese
e sguardi che
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| Sono figlie dei poeti
le Donne
emozioni d' incanto
Magie di un cielo
che corre affannato alla sera
sorridendo ogni
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| E se la sera
nel buio la notte
avrò paura
mi indicherai
nei profumi
la via dell'ascolto
nel tremare dei
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Ci sarà dunque un tempo
a sorgere e ri- sorgere su tutte le opere
di mani e di stelle?
fermento invisibile accarezzato mollemente
dalle prime luci in chicchi d'argento rimbalzanti
sulla pena assorta del nostro amore.
Rime spaccate che
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Già gonfia gemme, tenere, rosate,
l'albicocco sul fare della sera
che in aria avverte tiepide giornate.
Lo prego, lo invoco di aspettare
il tempo giusto della primavera
ma non mi ascolta, ha fretta di sbocciare.
Cerere incalza e se ne
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Amo la terra mia
i miei muri storti,
la casa
con fatica e con pena
li ho innalzati.
Amo vagar negli orti
Amo sentir dal prato
le voci degli amici,
amo sentirmi amata.
Amo guardar distante
con gli occhi e con la mente
amo e mi sento
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Sento il tuo lamento,
perseguitato dall'ombra
del mio cuore,
che ansima stancante;
sta scrivendo
una musica fatta di palpiti
come violini,
come campana che suona a festa.
Dove arriva il tuo lamento,
lì finisce il mio amore,
e ne
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| Immerso nelle campagne
e sui monti
domina il silenzio.
Fili intrecciati di collane antiche
di pensieri mi cingono il collo.
Ricordi s'intrufolano e scavano
in quel silenzio di un tempo passato
tra lacrime e nostalgie
dolci lamenti
momenti
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Nel mio girovagar vano,
tra i chiostri con le respinte
acque del "canal grande"
alla lurida foce:
ove sorgono gli ostelli più ingrati;
mangiar male e poco
- e ripartire
sulle strade trafficate al mezzodì
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Un desiderio improvviso di te...
Imprigiona le mie braccia
attirami, affinché
il turgore dei miei capezzoli
possa solleticare i tuoi...
Lascia che mi specchi
nel tuo infinito
che respiri del tuo respiro,
che le labbra morbide
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Amore,
parola abusata
parola lacerata
come un giardino calpestato
parola tradita
trasformata in bugia
parola deturpata
come un quadro sfregiato.
Parola sprecata
maschera
per innate passioni
parola violata
della sua verginale bellezza
parola
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| Ha rubato i miei silenzi
ma ha creato le mie urla
son rimasto con gli avanzi
di una frase per sedurla
come piuma vago nel vento
o come foglia nel torrente
ché così forte è il tormento
m'incammino verso il
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| Nell'infinito nulla
trovo l'immenso
cammino
fra i bagliori dell'incognito
e nel giorno
della raccolta
prendo ciò
che non possiedo
nel piccolo
la grandezza dell'essere
assimilo certezza
nella mia incoerenza
Maico (e)
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| Ti amo
poi ti posseggo
tutta ti bacio poi ti parlo
ti capisco
perché ti leggo,
tu non puoi imprigionarlo
questo amore
vola libero
tu m'offri una gabbia d'oro,
non sono come l'albero
se son statico mi addoloro
eppur sai
che mi
leggi
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Argini i miei fianchi
a contener la piena
Erodi terra di golena
che paludosa trema
Corrente ondosa
chiazza oleosa
Incendio
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E' carnevale! esilarante festa delirante,
si dà sfogo alla pazzia con frenesia
geniali, seducenti, divertenti mascherate
tra balli, canti e bevute a spazzar la malinconia.
Per la mia mascherata
due maschere ho costruito,
nella prima un
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L'alba incendia il mattino,
nuovi colori, altre sfumature,
ma pur sempre la stessa luce.
Allungare le mie estremità,
toccare... ecco cosa vorrei fare,
riempirmi le mani di quei colori
vedermeli scorrere fra un dito e l'altro,
lasciarmeli
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Vilma |
04/03/2011 21:44 | 4250 |
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| Com’è diventata stupida sta vita
senza l’amore tuo ... s’è appassita
me sembra amara pure l’aria che respiro
si nun me senti nun te devi da penziero.
Quanno volavo, tenendote pe’ mano
era un ber viaggio ... sempre più lontano
poi ho fatto ‘n
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| Corri sonetto, va', non inciampare!
Vola e raggiungi presto l'amor mio
tu sai perché la penso e non scordare
di dirle tutto come fossi io.
Racconta che non faccio che sognare
il suo ritorno da quel triste addio,
che in ogni volto che
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| Azzurro colore,
un mare di esperienze
e reciproche assenze.
Un genitore e suo figlio,
l'identità degli occhi
non suona
medesimi rintocchi.
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| Chiedo scusa
per una parola non detta
un accento sgarbato
un gesto non compiuto
uno sguardo svogliato
Chiedo
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| sospeso nell'azzurro di due occhi
marcisce nel profumo di mandorle amare
un impossibile amore
nello sguardo che accarezza l'io profondo
si rispecchia il demone
figlio di un desiderio senza forma e voce
tra riccioli d'oro cinge di seta i
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| Ci son voluti anni per dimenticare
le piccole cose:
i tuoi baci, I tuoi occhi, Il tuo addio.
Ed ora
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| Brucia la pelle
nell’assenza d’aria
tra inviluppo di pensieri cerco la luce del giorno
poggio le mani
su pareti di carta vetrata
flagello la carne, nel vivere quotidiano
Incatenata a questo corpo
immobile l’anima
graffia silenziosa le
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| Ciel sereno,
di questo nostro odore innamorato,
due cuori uniti e due mani abbracciate,
quanta completezza mi riempie l'anima.
E questa miniera d'amore,
sussurra codesti diamanti innamorati,
e mente e corpo vivono insieme
sotto questa sinfonia
leggi
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| La notte ritrae il mare sui mattini
in un messaggio, vuoto
come il volto d'amina nascosto
nel perdersi del giorno
nessun inchiostro versato
ha la voce d'un rimpianto
e nessun vento
invocherà più ti amo.
Nel meridiano il capo
leggi
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| Ti spoglio rosa,
ti svesto del tuo rosso colore,
ti bevo profumata regina di ogni giardino.
Bevo da te rugiada,
ingoio petali profumati,
mi cibo ...
Mi nutro del tuo corpo.
E’ tripudio,
zampillo ...
Cresce l’amore,
pallido il tuo viso,
cereo il
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| Tenerissime s'affacciano
due perle al balcone della vita
brividi per quel vagito
tremenda dolcezza
incute timore sfiorandola
pietra preziosa risplende
virgola d'oro
richiama l'attenzione
piccolo occhio nascosto sorride
frammenti di
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| Questa è una novella cantata
da un poeta maledetto,
che nell'amore ha trovato il suo dolore.
Vivo la vita come un ventaglio chiuso,
nei suoi sbalzi,
storie disegnate,
mai raccontate al vento.
Vivo la notte nel piacere di sospiri
che
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| Dans la brève lumière
du petit matin
contemplatif...
mon regard se va perdre
vers le portraît
d'une douce créature.
-Je me souviens de l'hier
lorsqu' impatient,
l'hiver attendait l'été
pour
leggi
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Sono nato da qualcuno son certo,
disperso nel leggi
L'autore non ha inserito la nota che collega la poesia al fatto di cronaca.
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| Rapiti da un percuotere continuo di onde di un mare inappagato in tempesta
come fiorente rugiada su aggraziate corolle che sbocciano prospere in festa.
Boccioli delicati tra lampi di fuoco al limitar dell'alba su cuscini di raso
oltre la soglia dei
leggi
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4899 poesie trovate. In questa pagina dal n° 2641 al n° 2700.
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