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Le 4896 poesie dell'Albo d'oro
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Sul balconcino del piano rialzato
Il cartello " VENDESI " sovrasta
ancora affisso alla ringhiera
per non averlo a vista
passo dall'entrata secondaria
Addio mia cara dimora
un trasferimento ancora
ancora uno
e questa volta ha
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Cento passi sulle stesse nuvole
fra batuffoli teneri di pioggia
tiepida o radianti stelle...
v’invidiavano quelle.
Doccia fredda dalle stesse
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 | Inutile chiedere al sole
filtrare il buio della stanza
dove tendi
le braccia al mattino
Spalanchi la finestra al cuore
sui brividi di freddo nel percorrere del vento
sulla nuda schiena
da tempo privo di carezze
Eterno è un
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 | Giornata unica
anticipata stagione
primavera col dolce tepore
Giornata di nascita
di vita sentita
e gratuitamente
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Pesa il cuore
non può correre da te.
Laccio di sangue.
Non può fuggire da te
prigioniero del fuoco.
Nel cerchio chiuso
d' una mefista* magia
s' incenerisce
...lentamente.
Nodi ingarbugliati
annodati con filo
d'oblio
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Come splendide
antiche dimore
lungo la costa,
da sempre a guardare
e respirare il
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Ho visitato
il giardino dell’Eden
dove sboccia profumato
un fiore,
chiamato desiderio
e ne ho raccolto uno,
per donarlo a te
stasera.
Vestito di luce
profuma di noi,
colora le tue carezze
e beve i miei sorrisi.
Danzano nella notte
gli
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Sospesa a mezz’aria
tra l’inferno e il paradiso,
anelo te.
Calore dissacrante
che brucia la mia anima ribelle.
La smuove,
la incita alla sommossa,
ne spinge l’angolo più estremo
a rispondere al richiamo del bisogno.
Fuoco che attraversa
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 | Mentre mi allontano volgendomi verso il mare,
guardo quel balcone dove la luna si riflette.
Quella fragile mano,
la tua mano, albero di vita,
freme salutando timidamente
tra fili di seta.
Tese corde d'arpa appaiono le sottili dita,
pronte
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| S'addormentò serena
tra le lenzuola bianche,
chiuse gli occhi appena:
le palpebre, stanche,
tremarono per un secondo,
poi fu dolce il dormire
tra le pieghe d'un mondo
dove si può gioire
per un gesto gentile
o per un tenue
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Cercami amore mio,
non smettere di farlo.
Quando le luci saranno spente.
Io ci sarò,ci sono sempre stato.
In quei momenti avrò bisogno di te .
Il tempo non cancellerà nulla.
Vivo d'emozioni e tu, e tu, e tu.
Vivo per te.
Non
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Ho visto nascere qualcosa,
ier l'altro, immerso in polvere
di ricordi; un omino è spuntato
con l'ombrello colorato.
Non aveva proprio un sorriso,
a me più pareva un'illusione,
il premio dei poveri
per la loro
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Arrivano improvvisi
i caldi venti del sud
soffiando leggeri
come a voler consolare
ultimi scampoli di fine estate
Inesorabili e crudeli
alitano aria che sa' di pioggia
e colori d'autunno
su spiagge sabbiose
deserte
dove, tra i granelli
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Preme la gioia,
ancor di più il dolore,
si tinge di sfumature
colorate d'inchiostro
l'aria dei pensieri affannati,
preme la
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Immobile su quel tetto spiovente
nello spazio squilibrante
di imminente oblio
sono a rimuginare
il passato inconsapevole
delle mie azioni
e ora nell'estremo atto di dolore
a scongiurare il perpetrante delitto
sento il bisogno di tanto
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 | Marunnuzza mia!
ca’ n’ta lu munti stai
e ni talii notti e ghiuonnu,
chi c’è duocu supra?
M’aspietti?
Tu cu lu mantu ri stiddi
e i scappuzzi ri rosi,
co’ profumu ri vita
e ri tanti cosi...
talia ca’ sutta e u mali ca’ c’è!
Adduma aurutta
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Dipingo il tuo viso
con i colori del cuore,
lo sfioro con la mente
accarezzandolo
nella tristezza della solitudine,
nel passo del tempo che va,
nel vuoto dei giorni sempre uguali,
nel volo triste di una farfalla
inconsapevole della sua breve
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 | Regalerò il mio sorriso al tuo pianto silenzioso
i miei anni per il tuo riposo
ogni bacio che servirà arriverà da te
non avrai paure, non ci saranno i perchè
sarò, sarai, saremo amore
i nostri battiti saranno un
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Bruci d'amore
rosa rossa di sole
avvampi passionale
commuovi a guardare.
Domani la pelle
avrai come cenere
sfogliata a giacere
là dietro le sbarre.
Ma intanto il tuo ardere
agli occhi è stupore
portento capace
di smuovere il
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 | Con i primi passi della luna
avvicino a questo vuoto
che macchia il profumo
d'una rosa solitaria
che stende i
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 | Lei andava
col vestito corto
i papaveri sopra al ginocchio
e l'erba taciuta
teneva raccolti i sui passi di vento
mi svegliava
l'aurora negli occhi
e sedeva le stagioni la sua mano
in ricamo ai miei giorni
Non so dirti
quanto è
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 | Piango.
Lacrime lieve, ... anche se non voglio,
forse
è l'emozione d'un trauma che s'insinua
al cuore...
per quel che vedo.
A terra,
un uomo sudicio
barba lunga incolta
da schifo
cartone sporco che lo cinge con affetto
serve
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Già vibrano
grovigli di
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come brillano stanotte le stelle
sono parole d'amore
vagabonde d'anima
che errano
tra gli infiniti sentieri del cuore
come brillano stanotte le stelle
una leggera coperta di sogni
per riscaldare la notte
soffici cuscini di nuvole
sul letto
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Midesa |
09/10/2011 11:59 | 9754|  |
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Betulla era il tuo nome
notte e giorno a stender fronde
t'adoperavi
L'usignolo in flebile ramo
la reggia ha
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Morbido soffice, come ventre di madre, m'avvolge
il cuscino regalandomi pace.
E' tempo di lasciarsi andare,
nel mondo dei sogni pian piano scivolare.
Prima d'addormentarmi, ripercorro il mio cammino,
risalgo con fatica il crinale della vita,
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notte infinita,
evanescenti stelle
assente la luna
cielo immenso,
lugubre drappo nero
inconsapevole,
crudele giunge
un alba
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Onore al mio cuore... E sia!
Ché Ab Aeterno fu cotanto disilluso
al cospetto di lurida sembianza
travestita d'opulenza
creatura infame
deridi e sputi inopinabili sentenze!
Sorge spontaneo come l'albore il giudizio
a colui che prima di
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Giorno di primavera risplendeva
scintillante città regale che abbagliava
portici con musici e sinfonie librava
piazze ospitali, serpeggiante umanità.
Ovvero: sofferente e sola
“città stretta” con forme soffocanti
non armonie,
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 | Ricamo parole
raccolte agli angoli del vento
di pensieri rubati al cuore.
E mi affretto nel passo
quando a
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Il tuo riflesso
nell’erba bruciata
a novembre
Domani saranno tre lune da quando te ne sei andata
e se guardo la terra sento il profumo delle cose
che muoiono all’improvviso, di quelle che fioriscono
lentamente fra le albe e le notti mai
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Un uomo per strade deserte
una luce di stelle
un viso triste, malinconico.
Un pensiero corre veloce
un palpito al cuore
un brivido solo, a passi lenti.
Un volto negli occhi stanchi
un sorriso soave di donna
la realtà ritorna, viva
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Macchie gialle i fiori gli occhi del tuberoso
elianto oggi fissi, lo stelo poco mosso, ignorando
il dio sole da cui quello
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Sono irripetibile
sgraziata
in incantevoli cedibili
ali di cenere sfatta
fluttuo in sogni di petalo
olezzo del mondo
irraggiungibile
inquietamente umana
quasi di divina parvenza
l'errore è il mio miracolo
l'ardore
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Quando l'ombra sorrise,
il suo volto non mutò.
Nel vicolo buio della città
solo vapore e solitudine.
Neppure la sirena lontana
avrebbe disturbato il suo pasto,
lauto e abbondante desinare
di dimenticate lacrime altrui.
Niente
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Questa donna
era solo una donna
nasceva di sera
e svaniva al mattino
Era una luce fragile
una di quelle stelle
che regnano
in silenzio
sulle notti e sui cuori
sui ricordi
e sulle lune future
Lei era pallida
aveva seni grandi
e
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Quando le briciole diverranno pane
ci sarà manna per ogni creatura
e chi tanto avrà aspettato
sarà nutrito al seno di una madre
Un gabbiano spargerà nuovi semi
covati da intrecci di braccia di vimini
i nidi non avran
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Scivolo lontano
evitando sassi e pozzanghere
cullata dal vento
che spazza
granuli di pensieri
trascinando lontano
acide ferite
accarezzando ogni muscolo
per sentirmi ancora carne.
Quell'insistente
morso
insegue ogni respiro
come ghiaccio
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 | Respiro i tuoi giorni
vuoti ...
Respiro i tuoi fremiti
legati ad un eterno
rumore,
mentre il vento
soffia sulle nostre
ferite,
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| Dal mio peregrinar c’accoglie,
attimi d’attesa che, da lungi, oramai,
colgo l’ardente gelido morso d’una notte.
Sicché al calar del rossore diurno, avido,
mi specchio, in un increspare d’onda.
Ed eccomi a te, igniudo d’anima
e d’antica speme
leggi
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| Pensier profondo che 'n testa annega,
odore fantastico di ciliegio:
la società invidia per te nega,
dei tuoi fiori candidi toglie pregio.
In aria profumo d'immortalità:
cosparso dal dell'eterno unguento,
avverto presenza di
leggi

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E degustando
Coraggio liquido
Ritrovarsi nel buio
A cadere in fallo.
Seguitando il
Rosso lume per
Violare un accesso,
incurante del rischio,
in quell'erto precipizio.
Solo ed accerchiato
Al convito di Bacco,
s'apron le danze
leggi

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 | Tra le tue spire sogno di annegare, non aver paura, di farmi male.
In un fango di lascivo desiderio mi anniento, avvinghiata
aspetto l'attimo mortale per poi resuscitare.
Passione sublime che in una tempesta di mille colori si perde,
luci
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 | Eppure, sembrava
così facile l'amore:
un gioco, un soffio di
vento malandrino.
Parole sparse,
sillabe preziose,
corolle di fragili
petali stretti nel
tepore dell'attesa.
Sembrava così
facile l'amore
finché non
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| Ricordo, tra i ricordi suoi più belli
mio padre un materasso foglie
di granturco al sol seccate ricordava
povere frasche
leggi

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Seduta sulla sabbia
in riva al mare
a rimirar tramonto.
Vagano i miei pensieri
come le bianche vele
fluttuanti in quell'immenso.
E' pace nell'azzurro, è quiete,
è respiro a braccia aperte,
è dolce culla d'anima e
leggi

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Dove il vento scompiglia le cime dei vecchi cipressi,
il tempo inosservato delinea cupi silenzi.
Di solitudine veste la paura per adagiarsi
fra le mura di questo cimitero.
Il vento spezza le ali e tace,
acre è l'odore che emana
leggi

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 | Non avrai altro dio al di fuori
di te uomo bianco che impallidisci
di fronte alla morte dei tuoi fratelli
abbandonati
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Giunge dal mare
lo strepito lontano
tuonando burrasca
e cupo inquieta.
E crepita quel far
che in un baleno irrompe
in sordo boato
squarciando i nembi
che bigi
e appesi gravano.
E uggia
del vento l'ululo
in quel suo mesto canto
e
leggi

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Vivì |
29/09/2011 09:45| 8946 |
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 | Non credo più in te
mio divino spirito...
Non credo più nei
tuoi fremiti che
accompagnavano
le mie lunghe notti.
Le tue parole eran vitree
frutto del tuo animo furibondo,
meta del mio lamento
eterno rivale,
abissale tormento,
hai
leggi

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| Quel vuoto negli occhi. Sì, proprio quello.
Lì sei, nel non vedere.
In quel luogo immenso ovunque e mai trovato.
Fisso in quel quadro d'incertezza, pure oggi mi ritrovo
Assorto, come morto e forse qualcosa in più.
Non lo so,
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Wilvan |
28/09/2011 20:40 | 4574 |
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E' tornato il
tempo,
di guardare il
mondo,
occhi da bambino,
felice in questo
sogno,
immaginare ancora...
E un orizzonte
che rischiara piano,
dolcemente
tendo a te la mia
tremolante mano...
E immagino
di corre su
un tappeto verde,
di
leggi

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" Ricordando un verso di una canzone di Fabrizio De Andrè "
Lacrime e sangue
distruzione e miseria
morte.
Guerra
gioco di
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Con corde
di lire e bouzouki,
inzuppate
in mediterraneo azzurro
o appena spolverate
di bianco spiaggia,
traccio la linea
all'origine di ipnotiche danze.
Apro allora
i giardini di pietra,
rossi di fico d'india,
sfiorando cardi e
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 | Lungo il viale, al giro di boa
lo sguardo scruta oltre
muovendosi sui colli e montagne
dove la primavera s'affaccia
nei ciechi sorriso di un bimbo
travolgendo ombre
all’assalto della mente.
Lungo il viale, vivo confuso
inseguendo nel cielo
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| L'hanno detto
le voci stanche
che non si attraversa
un istmo chiudendo
gli occhi
tenendo un talismano
in mano
e una voglia nel
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 | Nel parco silente
apparve solitudine,
biancore di mandorlo.
Strascicava i piedi
trascinando brandelli
ombre
ormai lontane.
Un cane la vide
e unico, la seguì.
Avevano la stessa
infinita fame, ancora
piccole stelle fra gli occhi.
Li
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 | Come posso
incatenarmi a te
se non afferro
le tue mani
e come faccio
a catturare i sogni
se l’eco della fantasia
sfugge alla distanza
Sei lontano
ma rumoreggi
come un tuono
nell’immenso cielo
e il lampo ch’emani
mi trafigge il
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| Hai preso il mio cuore e lo hai portato via
attraverso colline dolcissime,
città affollate, vetrine illuminate,
vivaci mercati,
l'hai fatto volare in spazi infiniti,
su monti aridi e spogli
sulle trasparenti onde del mare
su deserti
leggi

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 | In silenzio
sulla riva dell'azzurro infinito
vagabondando tra i pensieri
in balìa della mia irrequietezza
ascolto la mia anima.
Ascolto le voci della natura
il moto ondoso del mare in tempesta.
Trascinata
dalla violenza del vento,
mi
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Danza nella notte
l’anima mia di veli cinta
e di carezze generosa,
indugia
sui volti del tempo,
ad afferrare
mani tese nel vento.
Sento
desideri d’albe nuove
e il cuore
gemere
nel silenzio di quest’aria,
che frizzante,
dall’onda sale
a
leggi
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4896 poesie trovate. In questa pagina dal n° 2281 al n° 2340.
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