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Le 4901 poesie dell'Albo d'oro
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Anelante respiro sullo schermo
eroso e ingiallito dal tempo
tu ch’eri del mio cuor cornice
e fonte delle mie radici
tu che amalgamavi l’ira mia funesta
nel conflitto d’intelletto
modulazione eri
d’irruente mia giovinezza
essiccante al sole della
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Arriveranno parole nuove
e scriverò per te
i miei versi più belli
Avranno il colore
dell'oro più prezioso
la purezza...
degli occhi dei bambini
il profumo dei fiori a primavera
ed un turchese più intenso del
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| Scruto in lontananza
dall'alto d'uno scoglio
inabissato nei pensieri
e confuso nei ricordi
lo sconfinato spazio del mare.
Ammiro l’immensa bellezza
e nel suo continuo moto
l'alternarsi dell’onda.
Osservo l'agonia
del sole al suo
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Ti sento
ti sbagli singulti traballi
Della corsa il battito è greve
Attento al pianto disperato
al dolore lacerato
timoroso di camici bianchi
di uomini insulsi
Delicato
pulsi al giuoco del bimbo
alla mano canuta
al nascer al morir della
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| Come vorrei
immergermi
nel mare dei tuoi occhi
e perdermi nel tuo ventre.
Possedere
la tua bocca di agata
nell’ora che s’innalza la marea,
dormire sul tuo seno
al dolce mormorio di risacca
che mi riporti
nell’estasi d’amore
quando col cuore
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| Di luminose gemme,
una collana a incorniciar
quegli indelebili graffiti.
Incisi da un pennino d’oro,
nella corona spezzata
di un’infuocata sfera,
uno sciame di lapilli
di magma, ancora ribollente,
accompagna una preghiera
incerto
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| A volte mi chiedo
se merito tanto
cosa ho fatto di straordinario
per meritare dolcezze
ogni giorno
s’intrufolano nel mio vivere
amore incontaminato
suggella
parole sguardi tenerezze
scorribanda inusuale
alberi in fiore
tutto
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Ti ricordi
quando eravamo
come foglie nel vento
e la pazzia scorreva
nelle nostre vene?
Il sole splendente
di mille estati
illuminava di gioia
la nostra vita.
Rimarrai per sempre
la follia d’amore,
il vento che buca le nuvole,
il richiamo
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| Si, sento che scivoli
nelle vertebre e nel sangue,
come fuoco vivo
e come acqua che lo spegne.
Ti sento qui nel cuore
sei il battito più forte
ritmi il tempo della vita,
sei nel mezzo della notte
quel sogno che ritorna.
Ti sento nel mormorio
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| Con te ho sibilato d’amor sussurri
nuotando tra la spuma di Venere.
Con te ho volteggiato tra i cieli azzurri
seguendo le traiettorie dei tizzoni sotto la cenere.
Con te ho colmato il calice con lacrime di dolore
e poi da esso abbiam brindato
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Tra noi
e l’orrore abissale
solo il Vostro
sacrificio totale
L’inenarrabile "Shoah"
che tutto include
e ci trattiene
dal ripetere abomini
d’un esecrando
passato
Non trovi assurdità
ai dì presenti
così spaventose
ed
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Sospiro il freddo
che tramuta stille di pioggia
in cristalli di neve.
Poi, fiocco su fiocco, la candida coltre
attenua il frastuono assordante della vita.
Fuori di me.
All’intimo mi induce il suo silenzio.
Dentro di me
E come seme dormiente
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| La prima l’ho nascosta
sai per te
nel bricco grigio chiaro del caffè
e quando la mattina lo preparo
ne sentirai il profumo
e rivivrai
il nostro primo incontro
al vecchio bar
tavolo ventuno
protetti da una tenda
verde giada
là
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Ammassati
nei vagoni dell’assurdo,
come un branco di agnelli
tradotti al macello.
Devastati dalla paura,
che come lama tagliente
falciava la loro misera esistenza
con un destino già designato.
Violati nell’anima e nel corpo
dietro
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Bussarono al mattino di buon’ora,
la ragazzina corse, aprì la porta
e si trovò dinnanzi una
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Questo inverno sotto pelle
è un silenzio
che scortica il giorno e la notte
pensieri attorcigliati
il sentire lieve
le attese nei respiri
lasciano senza fiato
come la sera
la pallida morte del giorno.
L'alba porta il peso dei
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posto che possa soffrirne appena
è ruvida pena il saperti
- nero altrimenti
tosto l'affondo dei denti, rastrella
carne tremula;
bestie da soma gli ammanchi
al traino d'amore -
trema la terra ai passanti
trema la merla, nel
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Sono in quel respiro che vivi,
gli occhi svegliati dai colori di un'alba
che ci cammina accanto.
Seguo orme dei tuoi passi veloci
guardandoti negli occhi
Nel sospiro, fermo il tempo
vivo l'energia del sole che si alza,
capelli dorati al vento
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E mi ritrovo qui
in questa dimensione
dove l'oblio
avanza
persuade e sogghigna
Mi ritrovo qui
dove l'immenso
si circoscrive,
qui che aspetto ancora
che il vento risponda
ai miei perché,
e che il tempo mi sia ancora amico.
Mi
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Che tu sia un bimbo sudicio che razzola
rifiuti, un finanziere grigio
di abito e intenzioni, un membro
di loggia, avvinto a sogni di grandezza,
che tu sia donna china sui dolori
della gente, l’operaia fatta parte
degli ingranaggi della
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| Potessi aprire il cielo
dietro nuvoloni neri
pregni di nostalgia
che nascondono le stelle
ed afferrare l’immensità
...a te la donerei
buio è il cielo
senza la gemma più bella
il sole non riscalda il mio
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Se tu mi parli
mille raggi di sole
saranno oro e mare
su di me
Ogni sospiro
ti dirà ciò che non dico
Ciò che mi fa esplodere
il cuore
Se tu mi ascolti
sarò uomo e bambino
nelle tue mani
Come il mare
diventerò oro
e sole
Ruberò la luna agli
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| M’appresso solingo
per ritornar alla dimora,
oriento la mente
all’adorata prole
bramoso di saper ella dov’è,
Chiesi...
Accennando un sorriso
nell’affermar che era
il solito scorrere del tempo tra noie,
affanni e
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‘O tiempo passa e va
‘ncopp’a sta terra ‘nfame
assieme a chesta vita
ca comme a margarita
se sfronna a poco a
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Parlarti
non è difficile,
Amarti
le amarezze debella,
attornia la vita
di sogni,
illumina
d’immensa luce,
ispira brio
nei baci.
Desiderarti,
leggere negli occhi
il riflesso di bianca stella...
dell’amore
a circondare
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Avvinghiato a piovigginose nebbie, esala
profumo afrodisiaco tra vicoli di mistero,
fluidi emanati d’ampolle di luna
come salsedine sale su tempestosi mari.
Donna del mio passato, dal bacio amaro,
veleno oscuro della mia aurora spenta
anima
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| Dammi il tuo tempo
se ce n’hai in uscita
fammi felice
solo quando è sera
e quando dentro hai
la primavera.
Prenditi il mio
col suo autunno freddo
scaldalo al sole
della tua passione
e che diventi
folle una canzone.
Scoprimi
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| Piango sui tuoi occhi
goccia senza sorgente
una sola lacrima
tra mille baci vuoti
- fammi bere di te -
delle tue parole
dei tuoi giorni
che camminano via
le tue notti a volte
sognano di noi
ma poi l'alba ruba
il nostro mattino
e intanto
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Nel silenzio dell’alba
variopinta
la brina sui bastioni
adorna i fiori,
rendendo armoniosa la mia vita.
A settembre
grappoli di Nuragus
trasformarti in vini
riempiono le cantine,
a Monte Claro
i cigni aspettano poeti
che declamano
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...Come
il tramonto che rincorre
nuova aurora
e il cielo incastonato di stelle
dopo notte scura...
Affacciati alla finestra della tua vita
e guarda:
sul prato della tua esistenza, mille fiori.
Fermalo ora questo momento
che colora il tuo
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Quanto mi sono care
le tue rughe:
quella a lato degli occhi
ad addolcire il tuo sguardo,
quella che ti segna
aggrottando
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Ti ucciderò
per portarti in vita,
spezzando funi
gravitanti il peso,
rigettando in mare
le perle che, meritate,
credevi in dono
per sì donarti l'oceano intero,
la ricchezza di un suolo
ancora vero.
Terra
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| Non cambierò faccia alle nuvole,
il grigio è un tono di cipria
che fa brillare il bianco
e la pioggia è il detergente
che porta via ogni cosa
Non aspetterò che il giorno
faccia il suo ritorno,
il sole è dietro un angolo di cielo,
vuole solo
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LA TUA PELLE VELLUTATA
CHE PROFUMA DI LIBERTÀ
RIESCE A SPEZZARE LE CATENE
DELLE MIE INIBIZIONI.
TI AMO DA MORIRE
PERCHÉ SEI SPUMEGGIANTE
COME LO CHAMPAGNE CHE SORSEGGIO
NELLE TUE SCARPE A SPILLO.
SEI BELLA COME IL SOLE
E NON MI
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Ti ho cercato nella mia follia
il sale delle lacrime
impietrisce le lenzuola
la terra tua lontana
un ponte invalicabile
inutile raccogliere i cocci piegandosi
come un tenero fuscello al vento
Sull'orlo di un baratro
rimango
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| E' un groviglio di sangue
che scivola tra le ossa
distrugge il tempo
ossidando il viso
ferma all'ultima ruga
si
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morena |
07/01/2014 15:00 | 2763 |
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| Cosa sarà del lungo silenzio
quando sarà violato dalle parole
quando saremo in un campo di viole
a morire soli come Soli tra le stelle.
Cosa sarà del furore delle vette
quando il rumore diventerà fragore
quando saremo
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| Viva la donna
che ti fa del danno
che ti sconquassa
con i suoi tranelli
sciogliendo i nodi
della sua avvenenza
a te che sei un compendio
di insipienza.
Viva la donna
tutta casa e chiesa
che soffre e paga
per l'inesperienza
subendo negli
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| Son fermi i miei passi
nell'aria gelida del viale
morte le gialle foglie.
Il complice silenzio
di questa maliziosa sera
prolunga l'attesa
che si fa poesia.
Attimi cheti
d'un preludio d'amore
favoriscono il ritorno
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Sfugge, come il sole ai rami spogli
il solco terroso del cielo ambrato
dove non resterà che il vento
nell’inguaribile dolore tra le zolle
estraneo e vivo, come l’erba
e attendo, l’aratro al sole
che dei semi ne faccia germogliare il senso
in
leggi
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piove
mi piove addosso dentro
leggera di seta
la pelle è vestito
non mi assento mi siedo
dell'acqua son parte
molli i pensieri si lavano
i fuochi si spengono
dal bicchiere suggo il nettare che disseta
che germoglia
accarezzo
leggi
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| Dolci rintocchi in lontananza
si mescolano ai miei passi
nell’incolta brughiera
ove silenzi ovattati e declivi
mitigano l’aria pungente.
L’erba alta sembra un’onda
mossa dal vento che s’avanza.
Nell’imminenza d’un evento,
altro tempo
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| Avvolta di respiri volo
fra un'emozione e il vento.
Mi lascio planare fra i tuoi pensieri
e le mie attese sognate di fiori.
Mi culla l'oceano di carezze
donate in un sorriso di sole.
M'abbandono alla vita
inzuppata di rugiada e
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| Nella fatica dei passi
contro vento e contro rabbia
nei giorni senza colore
muti di armonie e canti
negli inverni senza neve
grigi di solitudine
polverosi di orme cancellate
dimenticati di sorrisi
e notti insonni, di sogni
agitati da tempeste di
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hanno odore di coraggio
le tue mani
un coraggio che ha un nome nuovo
s’aggira tra corsie di sguardi supplici
che non contano salvezza
un semplice sorriso:
la tua medaglia sul cuore
gentilezza d’un gesto
incontro a volti smarriti
e corpi
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| Come Venezia,
che si sveglia di primo mattino,
così è l'anima mia.
Silenziosa
all'alba, ove
si muovono le barche
preparandosi al giorno,
ripiena di luce
quando splende il sole
d'Agosto,
e triste, d'Inverno.
Ma essa ha
in
leggi
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| Ti rendo sussurri
che hanno rami di voce folle
piegato l'orgoglio alle pupille
scalze, per poter annullare lo sguardo.
Io come te conosco sbarre del silenzio
che squartano branchie del fiato
mancanze al petto
come resuscitati rammendi
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| Il tuo sorriso
accarezza la mia anima
e
fa da padrona
al mio volere.
Senza ...
Sarei
come la
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Vidi un'anima sepolta e intrecciata,
come spighe d'oro ai piedi di Madre Natura .
Vidi passare le ore come lo scorrere della sabbia sui miei capelli,
vidi passare i secondi in fretta e mi sentii intrappolata in una pergamena di semi .
Il vento
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julia |
28/12/2013 00:47| 3155 |
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Un sorriso prima di aprirsi al cielo,
un sorriso come passaporto per l'infinito
é il riassunto di tutta una vita
e ci ha insegnato cosa vuol dire amore.
Come ali di colomba distesa
sei sui rami a contemplare il paradiso,
ti fanno
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| Ora e soltanto ora
che il mio sguardo
scruta e si unisce al mare
frantumo quel silenzio
che m’impedisce di sognare
nitidi filari di alberi maestri
e mille miglia marinare
scie di serpenti
gelidi e indifferenti
in una innaturale
processione di
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È Natale tutte ‘e juorne
quanno friddo famme e scuro
nun te mettono paura...
quanno siente ca sta panza
nun te porta
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Conquista il cielo
qua ... sui rami d’argento,
folgorante
tra palcoscenico dei cigni
e radici di vita
ricantando
nei
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Già è -Il buio-
piombato adesso
sulla giornata breve
che mi scorre al fianco
Ho acceso la luce
a
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Aspiro burrascosi passati
dai miei tormentati oceani
ove la polvere del tempo
naufraga negli abissi dell'anima.
Navigo fra le tempeste,
e su impetuose acque
i
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Lasciami qui,
in mezzo alle montagne
del mare,
sul rasoio delle onde
e non andare.
Il vento sfiora
i miei pensieri,
leggi
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Di notte mi arrampico alle stelle,
mi siedo a guardare il mondo mentre dorme.
Spenti i suoi echi, orpelli senza fine
sonnecchia lento... quasi intimidito.
Mi perdo fra mutevoli emozioni
quando la luna insonne,
accesa dal riverbero del sole,
si
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| Gli occhi a intravedere
un altro tempo
e il battito del cuore a registrarlo,
mentre i piedi
riconoscono
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| che non sei solo
un’immagine nel pensiero dell'anima
di una vita vissuta e scordata
sei
lo sguardo di ieri,
il tremore di due foglie alla prima stagione
sei, l’odore del caffè bevuto;
che non bevo più per scordare
Ho da dirti
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Gli ho stretto già la mano
in un patto col destino
quando gli angeli cullandomi
mi portarono alla vita
Tra fiori gialli e prati verdi
sorridevano i miei occhi
mentre la notte troppo tetra
mi gettava dentro al fuoco
scavalcando
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Son mai giunti i giorni di rose e di narcisi?
Dolce speme conducimi a questi,
conducimi all’ardore d’un bimbo giocoso.
Mai vidi tante notti senza luna,
che d’un nero fecero i mari .
mai tanto oblio nell’animo udivo ...
quanto sognavo di colmar
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4901 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1141 al n° 1200.
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